alemans123 ha scritto:
In generale è una lettura da 20/30 minuti. (...) Ora è vero che non è il tempo di lettura a rendere più o meno interessante il fumetto ma io penso che un fumetto o una opera di narrativa debba essere tanto più corta tanto più riesce a non dire lasciando al lettore qualcosa di altro oltre alla brevità alla storia. Una storia lunga può giocare sulla trama, sui colpi di scena, sulla caratterizzazione dei personaggi e su tanto altro.
(...)
Sono d'accordo soprattutto con i due passaggi quotati.
La rapidità di lettura in generale non è un difetto, ma lo diventa quanto, come in questo caso, impedisce alla storia di ingranare e ai personaggi di acquisire il dovuto spessore. La scelta di alternare splash page a pagine di solo testo non aiuta, perché rende la narrazione singhiozzante e talvolta troppo didascalica.
Concordo anche con chi ha scritto che quest'opera è e vuole essere un sano schiaffone contro i no vax. RRobe sembra, in effetti, interessato più a mostrare le conseguenze delle attuali derive antiscientifiche che a indagare sulle loro cause e sulle possibili contromisure da adottare.
Il messaggio politico di RRobe è ovviamente condivisibile, ma il brutale manicheismo con il quale è espresso rischia di essere controproducente.
Chiunque abbia un minimo di buon senso non ha bisogno di dimostrazioni pratiche per capire che le teorie antivacciniste, complottiste e decrescitiste sono campate in aria e pericolose.
Viceversa, gli sprovveduti che si lasciano sedurre da quelle teorie difficilmente cambieranno idea dopo aver letto opere come questa (sempre che sappiano leggere), anzi, si irriteranno e radicalizzeranno ancora di più.
Dal '94 e per più di vent'anni gli intellettuali di centrosinistra, ossessionati da Berlusconi, hanno ridicolizzato con spocchia i suoi elettori senza sforzarsi di capire le loro ragioni. Il risultato è che oggi Berlusconi è ancora lì a dare le carte.
L'odierna classe intellettuale a mio avviso sta commettendo lo stesso errore con gli elettori grillini: insultarli e deriderli temo non sia la strada giusta per sgonfiare i consensi dei 5 Stelle.
La fine della ragione è, comunque, un'opera interessante e attualissima. Nel linguaggio, mi pare sia fra i fumetti più "autoriali" e meno bonelliani di RRobe.
Consiglio la lettura non solo ai fan di Recchioni, ma anche ai tanti che, pur trovandosi spesso in disaccordo con lui, non riescono a fare a meno di seguire quotidianamente i suoi post su Facebook.