Cravenroad7

Quale preferite?

Il più retorico (nel senso buono del termine), onirico (leggasi voli pindarici dovuti a sostanze stupefacenti ) e splatteroso Sclavi pre-cento, o la sua versione meno grandguignolesca e più matura vertente alla commedia nera alla arsenicoevecchimerletti del post 100?

è dura....
Pre 100: Il lungo addio,Cagliostro,Memorie dall'invisibile
Post 100: Lassù qualcuno ci chiama ,Tre per zero
Io direi tutti e due
si tratta dell'evoluzione di Sclavi che come tutti gli scrittori,cambia,ma ciò che ha conquistato il lettore rimane anche se è espresso in un modo diverso

In effetti è molto difficile...nel pre 100 capisci cosa è Sclavi...nel post 100 lo stesso si diletta a fare e stupire...

Voto, non senza remore, per lo Sclavi post 100....

quello che mi sbalordisce con Phoenix, e il Sorriso dell'Oscura Signora....
che mi lascia a bocca aperta con Lassù qualcuno ci chiama e Tre per zero
che mi intristisce con Finchè morte non vi separi e Ghost Hotel
e che mi fa divertire in Con un Pugno di sterline

ma io stesso non sono convinto

Ci sono ottime storie da entrambi i lati, del post 100 c'e' il volo dello struzzo, 3x0, il sorriso dell'oscura signora, phoenix, l'occhio del gatto. Pero' se penso a Accadde domani, Storia di nessuno, Memorie dall'invisibile, La bellezza del demonio, Grand guignol e via dicendo, mi viene di dire che preferisco il pre 100, fermo restando che e' una bella gatta da pelare.
Io pero' sposterei il perno dal 100 all'81, includendo Johnny Freak e Doctor Terror nel gruppo "post".

edit: leggendo il commento precedente di david mi rendo conto di non aver pensato a Finchè morte non vi separi, Ghost Hotel, Per un Pugno di sterline, albi che rendono la scelta ancora piu' difficile

Sono perfettamente d'accordo con Raffa sul punto dello spartiacque : secondo me il modus scribendi di Sclavi cambia da Killex in poi...le variazioni sul tema si fanno sempre più paradossali e vagheggiate, i virtuosismi sensibilizzanti incalzano, mentre l'appeal cinematografico/letterario dei primi sette anni (come la densità delle fonti/ispirazioni accumulate) si fa via via meno intenso, ma sempre più personale (v. libri scritti in seguito).

Scegliere tra pre/post 100 mi costa fatica...però, se la mettiamo in modo pìù spietato/salomonico, quanto al sondaggio, modicandolo in : A COSA RINUNCERESTE, SCLAVI PRE O POST 100 allora lì vado sul sicuro... e mi tengo strette Inverary, Mala, Nessuno, Dopo Mezzanotte, Memorie Dall'Invisibile, Uomini Perduti, Anime Dannate, Rambyln, (he was)Mehis, Inquilini vari, GrandGuignol, Jeckyll & co, mettendo da parte con qualche rimpiantuccio tutto il resto... - tranne che per roba tipo Il cane infernale, Il ritorno di Killex, Il Lago nel cielo o Lassù qualcuno ci chiama...di cui non sentirò mai la mancanza .

Vorrei tanto un giorno poter parlare dello Sclavi post 300, ma non credo che le mie ossa reggeranno tanti anni sul groppone fino ad allora...

ALOHA

Sclavi pre 100: Scrive capolavori assoluti e storie che hanno lo scopo di far ingranare il fumetto. Qualità quasi sempre (ahimè c'è quel numero 32 che non sopporto) altissima.
Voto medio: 9
Sclavi post 100: Sembra che ogni tanto voglia giocare con il suo personaggio creando storie assurde, divertenti, particolari.
Tre per zero, l'occhio del gatto, il cane infernale, il sorriso dell'oscura signora. Alcune volte sfocia nell'idiozia (parlando in modo parzialmente positivo): Per un pugno di sterline, altre scrive genialate: Il progetto.
Voto medio: 8,5
L'ultimo sclavi: Ottimo sceneggiatore, ma i soggetti dove sono finiti? Soltano Ucronìa (capolavoro) è tutta sua, in "L'assassino è tra noi" si ispira molto ad un film, in "Marty" il soggetto è della consorte, "Ascensore per l'inferno" è una serie di tavole stupende fatte da un pittore per il su indicazioni del committente
Voto medio: 7+

Per me il dubbio non si pone proprio. Anche se Sclavi ci ha regalato capolavori e ottime storie anche dopo il 100, il "mio" Dylan è quello pre100, con la sua malinconia, lo splatter, il sesso, il disperato attaccamento ai sogni e alla fantasia come antidoto alla banalità della vita, le storie oniriche, surreali, i finali da interpretare. Post-100 è migliorato tantissimo l'autore Sclavi, affinando la sua abilità di sceneggiatore, ma le cose migliori che aveva da dire ce le ha raccontate nei primi 5-6 anni di vita del personaggio.

Capolavori anche dopo il 100, ma anche varie storie non troppo riuscite. Nel pre 100 o sono capolavori assoluti o almeno sono divertenti, splatter e hanno tutto quello che amo nella narrazione sclaviana .

Mi sa che è più vicino al mio gusto il Dylan più filosofo e meno frattaglioso post 100... anche se molti degli albi migliori sono indubbiamente pre 100.

Direi a metà....i primi numeri sono troppo gore (anche se bellissimi)...

Tra il 70 e il 120....quelli sono i numeri più "maturi" di Dyd

La penso esattamente come te.
Basti pensare a Ghost Hotel, Phoenix e Il Sorriso dell' Oscura Signora.

non mi è difficile scegliere lo sclavi pre

-perchè è perfetto di suo
-perchè lo sclavi post è da una parte ottimo derivato e dall'altra un residuo pessimo
-perchè se per "più filosofico" lorsignori intendono lassù qualcuno ci chiama famose una risata