Le colline hanno i BlochDylan, Groucho e Bloch, si mettono in viaggio verso Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, dove Groucho aveva un bel ricordo della locandaia di Aracne e quando dopo anni ne ha parlato a Dylan e Bloch, entrambi allupati, son corsi verso Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch proprio per incontrarla... ma a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch non la trovano e i suoi concittadini raccontano ai Nostri che qualche giorno prima lei era uscita con la sua auto da Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch e non è più tornata... i Nostri, affranti da cotanta triste notizia, fan ritorno a Londra, ma una volta fuori da Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch rimangono a corto di benzina. Per fortuna, trovano una stazione di servizio e vi si fermano per fare il pieno. Mentre uno strano benzinaio li serve, Dylan va in bagno e si sente osservato...
una strana inquietudine sopraggiunge il nostro eroe, ma non se ne cura e decide di uscire dal bagno e una volta fuori si ritrova a terra, dinanzi a lui, la testa di una donna. Groucho che giunge in quel momento per richiamarlo, si accorge che quella è proprio la testa della locandaia di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch... i due escono e si accorgono che Bloch e il benzinaio sono scomparsi.
Si mettono alla ricerca dell'ex-ispettore e una volta intrapresa la strada principale si imbattono subito su un cartello fatto a mano dove da un lato indica Londra = Vita e dall'altra Bloch = Scorciatoia = Morte ... Dylan attiva il suo quinto senso e mezzo (decisamente arrugginito) e pensa che la cosa più sicura è andare nel cartello che indica Bloch (anche perché deve aiutare l'amico).
Una volta intrapresa la scorciatoia finiranno in un incubo inenarrabile... e infatti non lo narro... sappiate, però, che finiscono i due in una vecchia casa dove all'interno vi sono degli essere deformi, crudeli, sanguinolenti e puzzosi... solo osservandoli da vicino, Dylan comincia a capire l'orrore che si presenta davanti ai suoi increduli occhi: sono tanti Bloch... esseri che nelle loro fattezze ricordano il caro ispettore... e quel punto Dylan capisce... capisce tutto... sono figli non riconosciuti di Sherlock Holmes... e hanno sequestrato il loro caro papà... Bloch sarà per forza da qualche parte... Dylan pertanto, con la forza della disperazione, si libera e riesce a mettere fuori uso i suoi carcerieri. Libera Groucho e cercano nella casa S.H. Bloch... finché non sentono le sue urla dalla cantina... Dylan si immola verso l'oscurità e riessce a scorgere il vecchio amico e lo libera... ma Groucho dall'alto della scala urla di sbrigarsi perché i proprietari della casa si stanno riprendendo dalle botte prese da Dylan... tutti e tre scappano, riescono ad uscire della casa... e nel frattempo vedono altri esseri che li assalgono dal giardino, dal retro della casa, dal pozzo... tanti piccoli Bloch... quando finalmente Dylan vede proprio vicino alla catapecchia degli orrori, un camion cisterna carico di benzina... pertanto sale sopra il camion, mette un tubo, ciuccia il tubo e fa partire la benzina... e punta il tubo che sgorga di liquido infiammabile verso i mostri che dietro ormai li avevano raggiunti e si erano fermati osservando la minaccia del fuoco che ora incombeva su di loro... Dylan si fa dare il sigaro acceso di Groucho e lo avvicina alla benzina... ma ecco il colpo di scena... Bloch lo ferma... e con una lacrima gli dice: "No Dylan... non lo fare... sono trent'anni che infoiato vengo a sfogarmi in questo posto dimenticato di Dio... non devono pagare loro per i miei errori... ti prego... non li uccidere... ho già perso Virgil per causa tua... non mi dare quest'altro dispiacere".
Dylan osserva il suo padre putativo, lo abbraccia e mestamente se ne va verso il tramonto con i suoi due amici accanto. Bloch, prima di scomparire dalla scena, nell'ultima vignetta, si gira con un sorriso e saluta i suoi tanti figlioli di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch.