Come sempre la (pseudo)verità non sta nel mezzo, ma nella moltiplicazione esponenziale dei fattori.
Non si tratta di una semplice diatriba
Redazione fetente Vs Autori cani per stabilire chi ha il triste primato delle responsabilità per il crollo verticale della qualità (media) negli ultimi 3 o 4 anni. Ci sono con-cause e fattori strettamente legati tra loro, ormai difficili da dirimere/risolvere nel pozzo nerissimo in cui siamo sprofondati.
1) Quotone per Mirco
.
Per quanto gli autori possano godere di una (supposta) autonomia...alla fine è sempre la
redazione/supervisione/editore che deve approvare il loro progetto e dargli modo di vedere le stampe. Senza il benestare di questa "parola ultima/assenso definitivo" non si fa nulla, e tutto rimane in cantiere in attesa di tempi migliori, o di altre idee. Scartare e filtrare - non sto dicendo "imporre" nè "pilotare" altrimenti si scatena un pandeforum e risorge persino Ferrandino per dire la sua sul complotto di CR7
- è il loro primo lavoro: senza sfoltimento o selezione non si va da nessuna parte, come è giusto che sia.
Il problema è che (neanche tanto) ultimamente questi criteri di selezione sono diventati imbarazzanti e le scelte tracollano nello scandaloso. Non parlo di paletti, norme anti-splatter, nè sviste di proofreading: dico soltanto che la qualità delle storie varate, nella media, è obbiettivamente da ricovero immediato. Le ragioni di questa linea editoriale sono svariate, ed alcune mi sfuggono
, ma non si possono coprire soltanto con motivazioni di soft-marketing, reimpostazione della testata su nuovi generi (commedia surreale, thriller appena sovrannaturale, etc...) o inseguimento dei presunti gusti dei cciovani "di adesso" - che tanto stupidi non sono, e con storie simili me li vedo poco propensi ad avventurarsi nel mondo dylaniano, quando in fumetteria c'è solo l'imbarazzo della scelta, hard trucul-horror compreso
.
2) Dall'altra parte dello stesso piano - questa la capisce solo Escher - ci sono
gli autori, croce e delizia di noi lettori, perchè hanno un nome, una firma, e possono essere associati a qualcosa di concreto - anche una stretta di mano nelle fiere
. L'emoraggia di autori le cui storie riuscivano a suscitare entusiasmi è evidentissima. Per quale motivo siano stati tutti dirottati o riciclati su altre testate non è sempre dato sapere
. A molti sono stati concessi progetti a più ampio resprio (v. Ambrosini) ad altri probabilmente non è stato concesso di lavorare su DD secondo le loro esigenze, e hanno preferito loro
sponte sloggiare. Resta il fatto che le assenze di gente come Medda, Enna e Recchioni, solo per citare gli ultimi "fuoriusciti", peseranno eccome sulla qualità generale, ed il tracollo diventerà carpiato .
La scuderia si è ormai ridotta all'osso in quanto a soggettisti/sceneggiatori validi , e quelli rimasti lasciano spesso l'amaro in bocca
. 22 storie lunghe all'anno evidentamente sono troppe da gestire ...a scapito della qualità, specie se non si rinnova la scuderia puntando sui soliti noti alle prese con crisi creative da una vita. Non conosco i meccanismi di assegnazione
slot per la pubblicazione, ma - senza offesa - gente come Marzano e Di Gregorio, palesemente in difficoltà anche nell'offrire un prodotto "medio", quando ha esaurito la vena deve avere l'onestà di prendersi una pausa di riflessione/ispirazione...per poi tornare con nuovo smalto (si spera)
. Oppure deve essere la redazione - e torniamo sulle co-responsabilità - a fermarli coscienziosamente prima che sfornino aborti peggiori. Non gli deve essere consentito di tartassarci con fesserie soltanto perchè gli altri autori latitano, e loro per qualche tristo arabesco del destino si sono ritrovati a vestire i panni logori dei pilastri (pericolanti/-osi) della serie. Solo il buon Marzano, da Febbrajo a questa parte, ci ha subissato con ben 5 storie che avrebbero fiaccato anche la pazienza del più ottimista e bonario tra i lettori. Deve riposare come tutti quei vecchietti che infestano le sue storie, sta sperimentando disastrosamente sottogeneri che non gli competono, e le idee scarseggiano.
Ma questo è un dialogo tra sordi, e le scelte finali, dall'alto, dal basso, di traverso che siano...alla fine, per ora, ricadono solo sui lettori che hanno la sfortuna di rendersi conto di questo decadimento. Per gli altri tutto scivola, come il rullo degli scontrini
.
ALOHA