Cravenroad7

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# 255 - La stanza numero 63
Insufficiente (1-4) 16%  16%  [ 5 ]
Mediocre (5) 28%  28%  [ 9 ]
Accettabile (6) 19%  19%  [ 6 ]
Buono (7-8) 34%  34%  [ 11 ]
Ottimo (9-10) 3%  3%  [ 1 ]
Voti totali : 32
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MessaggioInviato: lun apr 13, 2009 10:31 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylan7679</i>
Non capisco cosa si voglia di piu'da un fumetto.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Potrei farti un luuuuungo elenco, ma ho già espresso i motivi per i quali trovo quest'albo inconsistente e insufficiente nelle pagine scorse, quindi evito di ripetermi. [;)]


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 1:41 pm 
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Tanto per cominciare.... un lucano!


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 4:57 pm 
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Iscritto il: mar lug 22, 2003 10:40 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylan7679</i>
Non capisco cosa si voglia di piu'da un fumetto.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Potrei farti un luuuuungo elenco, ma ho già espresso i motivi per i quali trovo quest'albo inconsistente e insufficiente nelle pagine scorse, quindi evito di ripetermi. [;)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Il topic l'ho letto tutto e onestamente, senza alcuna vis polemicha, non mi pare che le tue motivazioni siano state consistenti e sufficenti. [:)]


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 5:35 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
E allora provo a ripeterle (senza andarmele a rileggere, andando a memoria): la storia è inconsistente perché non ha una trama che si sviluppa e si dirama in modo convincente. Tutto l'albo è "sorretto" da <b>una sola</b> idea di sceneggiatura, pure piuttosto esile, che forse - forse, eh - sarebbe potuta servire da base per un episodio di 32 pagine. Ma 94? L'albo è tutto un susseguirsi ciclico di accadimenti che (e questo è il vero problema) non sono nemmeno interessanti. Si spera in un finale col botto, che risollevi tutto quel che si è letto fino a quel momento, dandogli un senso... E invece la storia si conclude con un colossale nulla di fatto, che chiude (in)degnamente 94 pagine di noia. Già, perché la storia mi ha tremendamente annoiato. Sul modo in cui è costruito l'albo, comunque, si è già soffermato anche il buon Triss.


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 9:38 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
In generale la scrittura di Di Gregorio mi piace, ma su quest'albo la penso esattamente come rimatt_


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 7:32 pm 
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Iscritto il: mar lug 22, 2003 10:40 pm
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Purtroppo il grosso limite di discussioni come questa e' quello di nn riuscire quasi mai a sviluppare un discorso che quantomeno tenti di ergersi al di la' della limitatezza delle nostre soggettività.
E' proprio per tal motivo che rintego le ultime e le precedenti critiche all'albo ne' sufficenti ne' consistenti.

La noia presunta suscitata dalla lettura delle prime 90 pagine e' impressione personale non condovisa da molti come abbiamo visto. Per quanto mi concerne e' avvenuto l'esatto opposto,tanto per dirne una. E allora dove sta la verita' ? Ovviamente non si puo' sapere e proprio per questo tal parametro non andrebbe preso in cosiderazione se non assumendo come base cio' che oggettivamente significa " non annoiare". Stabiliamolo e allora si che se ne potra' discutere seriamente.
Ad esempio, per quanto mi riguarda, "non annoiarsi" in un storia di Dylan e' leggere un albo che per lunghi tratti mi spiazzi e mi confonda tanto da voler leggerne il finale presto per poter capire.Questa e' la mia definzione,magari non l'oggettivita',proponete le vostre e troviamo un punto di incontro in manmiera tale da partire da una base di discussione condivisa e quindi costruttiva.

Ci sarebbero tante altre cose da dire ma ho la febbre e non ce la faccio a proseguire....


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 7:51 pm 
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Iscritto il: dom ott 02, 2005 2:00 am
Messaggi: 3485
Località: ancona
il tuo discorso non fa una piega però non si può pretendere che ci siano pareri,costruttivi si,condivisibili.
Il motivo sta nel fatto che qua ognuno da un'opinione personale ad una storia,quindi del tutto soggettiva.Poi, che tali opinioni siano condivisibili o meno,questo è un altro discorso...l'importante è rispettare (non che tu non l'abbia fatto eh) le idee altrui.
Alla fin della fiera quello che volevo dire è: l'oggettività non esiste. ;)


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 8:41 pm 
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Iscritto il: mer nov 24, 2004 10:02 pm
Messaggi: 4401
Località: Provincia di Taranto
sulla tua ultima frase potrebbe aprirsi una discussione infinita (con triss al centro!).
nel caso, fatela in un'altro posto!

questo è il primo caso di moderazioone preventiva.


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 9:46 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
In ogni caso direi che di commenti che sviscerano l'albo fino a catturarne caratteristiche oggettive ce ne son stati parecchi... poi sta alla sensibilità di ognuno valutare quanto le varie caratteristiche pesino nel giudizio complessivo.

Nel caso in questione, devo dire di aver moderato un pò l'entusiasmo dei miei precedenti commenti... per cui pur non disprezzandola, neanche rivoterei buono, ma mi terrei su un più prudente accettabile.


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 10:19 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Ovviamente, l'oggettività esiste. [:)]

Tu, dylan7679, prendi come dato significativo la noia che la lettura mi ha suscitato: ma questa è solo una conseguenza del fatto che la trama sia esile (e questo, a parer mio, <b>è</b> un dato oggettivo), e che, inevitabilmente, detta trama risulti inutilmente stiracchiata e mal calibrata sulla lunghezza dell'albo (altro dato oggettivo). Poi, come ripeto ogni due per due, una storia <b>oggettivamente</b> bella può non piacere, e una storia <b>oggettivamente</b> brutta può piacere; ci si deve però rendere conto che la qualità effettiva di una sceneggiatura e il grado di apprezzamento che suscita in noi sono cose distinte.


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 11:32 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11093
Mi avete chiamato in causa mentre io buono buono girovagavo per il forum in cerca di un po' di pace? [:)]
Sulla storia in questione ho detto già, anche se ad oggi ho esteso la mia analisi ulteriormente e quindi il mio parere sarebbe ancor più negativo. Tanto per dirne una, la retorica sui videogiochi è appunto retorica, né è resa degnamente nella sua ingenuità.
Non vado a cavillare oltre e a ripetere le stesse cose.
Di Gregorio, per me, resta un artigiano.
In quanto all'oggettività, spauracchio tanto temuto dal buon Sky per un OT, non ho nulla da dire: The Imp e Rimatt hanno risposto molto bene.[;)]


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MessaggioInviato: ven apr 17, 2009 8:48 pm 
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Iscritto il: mar lug 22, 2003 10:40 pm
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Ancora febbricitante e pertanto non al meglio delle mie capacità discorsive e di valutazione sottolineo come le considerazioni sovraesplicate manchino, come in precedenza e a differenza di quanto gli autori credano di alcuna oggettivita' critica. La trama e' esile,leggo. E perche'? Secondo quali parametri ?
Io vedo una storia che si sviluppa attorno ad un soggetto tanto semplice quanto originale in maniera estremamente coerente ed in linea con i propositi che si manifestano fattualmente come precostituiti e non formalizzati a margine,a fine albo, a giustificare ( come qualcuno ha scritto). I dialoghi e le vicende narrate si intrecciano pertanto in maniera disarticolata e standardizzata come doveva essere e come era stato progettato che fosse.Del resto una storia nata dalla fantasia di un dodicenne e basata sull'approssimazione di chi intorno ad un tavolo si sforza di dare coerenza a 4 o 5 pedine che saltellano da una casella all'altra di un gioco da tavolo non poteva non essere appunto approssimata,ingarbugliata,arzigogolata ai limiti della decenza narrativa . Lo scopo era proprio questo e l'obbiettivo centrato. La risultate finale poi, il fulcro intorno al quale tutto l'albo ruota dalla prima all'ultima pagina, non e' certo l'aberrazione del videogame quanto il ricordare al giovane lettore degli anni 2000 di quanto la fantasia sia importante per la nostra crescita emotiva ed intellettuale, concetto oggettivamente molto importante che assume ancor piu' rilievo rileggendo l'albo seguendo quest'ottica che ad una prima e poco cosciente lettura non puo' apparire in tutta la sua evidenza.

Detto questo il mio scopo non e' convincere nessuno tantomeno confutare l'esatto assunto secondo cui a volte le storie piu' belle possono non piacere e quelle piu' brutte magari colpire l'immaginario collettivo chissa per quale strano fenomeno astrale.

Quello che e' inaccettabile e' l'estremismo di chi non coglie l'essenza evidente di un'opera accusandola di incoerenza proprio laddove l'autore raggiunge il massimo delle proprie precostituite finalita' palesando la colpa di una lettura superficiale e disattenta.
Un prodotto puo' piacere come non piacere, rientrare nei nostri gusti o non farlo,per carita', ma quando si esprime un giudizio cio' che rientra esclusivamente nel campo delle nostre indimostrate presunzioni/deduzioni andrebbe, per correttezza , mitigato dall'oggettivita' di cio' di cui si fruisce.Per fare un esempio tralasciando tutte le precedenti valutazioni, se in una riconosciuta e globale scala di valori volta a giudicare piu' o meno attendibilmente un opera d'arte il paramentro dell'originalita' ha un suo peso specifico, e sappiamo tutti quanto lo abbia, ci piaccia o meno,allora solo per questo " La stanza numero 63" per ragioni oserei dire scientifico/matematiche non puo' essere giudicata da alcuno come storia scarsa o peggio disastrosa. Chi si avventurasse in giudizi di questo contenuto non dovrebbe sorprendersi in caso venisse tacciato di scarsa credibililta' critico-intellettuale. ;)


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MessaggioInviato: sab apr 18, 2009 10:45 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylan7679</i>
I dialoghi e le vicende narrate si intrecciano pertanto in maniera disarticolata e standardizzata come doveva essere e come era stato progettato che fosse.Del resto una storia nata dalla fantasia di un dodicenne e basata sull'approssimazione di chi intorno ad un tavolo si sforza di dare coerenza a 4 o 5 pedine che saltellano da una casella all'altra di un gioco da tavolo non poteva non essere appunto approssimata,ingarbugliata,arzigogolata ai limiti della decenza narrativa . <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

See, vabbé, allora io immagino che una storia di Dylan venga narrata da un idiota e la scrivo in modo che sia incoerente, illeggibile, senza capo né coda. E poi, quando qualcuno me lo fa notare, io gli dico: "Ma era proprio quella la mia intenzione!". Troppo comodo. [:D]

Oddio, a dire il vero una cosa simile l'ha già fatta Faulkner, il quale, però, ha almeno avuto il buon senso di non scrivere un intero libero così, ma solo una parte.


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MessaggioInviato: sab apr 18, 2009 10:48 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Mah, intanto però, caro dylan7679, non risparmi opinioni sui dati oggettivi, nonostante ne neghi la possibilità.[;)]


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MessaggioInviato: sab apr 18, 2009 11:07 am 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
Messaggi: 1466
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Mah, intanto però, caro dylan7679, non risparmi <b><font size="3">opinioni</font id="size3"></b> sui dati oggettivi, nonostante ne neghi la possibilità.[;)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E' proprio questo il punto. [;)]


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