Per gentile concessione di mio padre, che m'ha spedito l'albo in Germania, mi sono ficcato anch'io nello spazio profondo...
E adesso capisco cosa intendesse Recchioni quando disse che
I raminghi dell'autunno era la storia che meglio rappresentava gli albi che sarebbero stati pubblicati durante la fase 2. C'è effettivamente (in quello e in questo) tutta la volontà di fare di Dylan Dog qualcosa di estremamente autonomo dal suo originale creatore e qualcosa di nuovamente attuale. E, beh, i due albi si somigliano un po'. Più di un po'.
Spazio profondo è la storia di Recchioni per DYD più
à la Recchioni di tutte - e questo può essere visto come un buon segnale, il segnale di una ritrovata libertà stilistica (artistica?) degli autori. In realtà, però, è forse la sua storia meno buona sulla serie regolare (
). Meno buona non vuol dir brutta, naturalmente (
). Ma senza dubbio è la meno sorprendente (
). Vuoi per le tante anteprime, vuoi perché il genere è conosciuto ed i riferimenti pure, vuoi perché RRobe stavolta non ci concede vere perle di genialità. E' una storia solida, semplice, di certo magnificamente illustrata (e io rientro tra quelli che hanno apprezzato i colori, pur avendo desiderio di vedere anche le tavole in B/N), con inquadrature spesso molto cinematografiche e vignette veramente belle, ma non molto di più. Possiede delle belle scene horror e un buon finale (consunto al punto giusto, ma ci mancava), ma non molto altro. La mia opinione? Va presa come manifesto. Come prologo. Come antipasto, dal contenuto metatestuale senz'altro pregevole. Tanto che ho quasi l'impressione di non aver letto DYD questo mese. Sia perché è un albo dalla lettura rapida - come Recchioni ama -, sia perché è un albo di Recchioni, e quindi presenta situazioni limite, sempre fuori dalla quotidianità dylaniata. La prima è una caratteristica voluta, che non ritroveremo sempre - ne sono sicuro - nemmeno negli albi di Recchioni. Questo è un albo d'azione, i prossimi non dovrebbero esserlo. Ma alle situazioni limite, agli scossoni della realtà quotidiana di Dylan, a quelli dovremo abituarci senz'altro. Per adesso il mio giudizio è comunque positivo, ma sono propenso a considerare questa storia un ponte (come d'altronde è stata anche definita), perché la distanza dalla fase 1 non è tanta (anzi, ci sono delle cose della fase 1 che ho apprezzato di più). E' ancora tutto da vedere: stupiteci.
P.S. Il nuovo frontespizio? Renderà meglio in bianco e nero, secondo me. Mi sfugge però la scelta compositiva, proprio a livello di numeri delle figure presenti.
P.P.S. Anteprima del prossimo numero da leccarsi i baffi. Non vedo l'ora.
P.P.P.S. Anteprima di Lukas sbagliata... E daje, ma che c'hanno?