destinato alla terrarecchioni cita nell'horror club i nirvana forse per farsi perdonare "e lascia un bel cadavere"
ma sia il redazionale che il titolo sono a mio avviso fuorvianti (il che ci può stare)
pensavo di trovarmi di fronte a un altro "tempio della seconda vita" storia molto sottovalutata, tra le migliori di de nardo secondo me... qui di sepolcrale alla fine c'è poco
ma c'è molto del solito de nardo, sia nella interessante struttura a flashback, sia negli argomenti: la finanza, i sacrifici umani, l'antropomanzia, le lingue antiche
l'anomalia de nardo: la sua atavica anti-dylanianità (che ormai è diventato canone, quante storie ha scritto ormai?) incontra il vintage di dell'uomo, il terzo montanaro grassano, in una bizzarra commistione: pronti via abbiamo subito uno squartamento, però onirico.. su quello reale interviene l'auto-censura, in altri tempi si sarebbe osato di più, peccato
comunque la storia mi è piaciuta, più che sufficiente, mi è piaciuto in particolare l'utilizzo ironico, e non pedante, del passato di dylan
la trelkovski e la morte sono delle macchiette, però il deus ex machina del marito cornuto mi ha ricordato la sclaviana "ossessione"
altra copertina molto interessante nella sua semplicità
voto 6+