Cravenroad7

Ti accontento subito raffa
Io ho dato 5 come voto globale, spiego il perchè con un po' di sano
S
P
O
I
L
E
R

Prima storia (Gli spietati): apro l'albo, leggo le prime pagine e il bel lavoro di Freghieri mi apre la bocca e mi fa sbarrare gli occhi. Dopo essermi ricomposto (anche perchè il bambino a cui faccio ripetizioni mi guardava assai dubbioso ebbene sì sono un cattivo maestro ) continuo la lettura e mi scappano un paio di "E bravo a Marzano" mentali: buon ritmo, un po' di musica come ai vecchi tempi (g&r e manowar), belle "inquadrature" ecc. Poi la sceneggiatura comincia a scemare di brutto: forzature a go go per raggiungere l'obiettivo finale --> ci vuole un bell'inseguimento per dare azione? La cosa più logica secondo Marzano è far trovare una bella moto guzzi, in una casa disabitata (in quanto usata solo di estate), con tanto di chiavi inserite e di garage con la serranda malmessa --> la casa deve andare a fuoco? nel caminetto della casa estiva c'è la legna pronta da ardere. Dialoghi: pag. 25, Dylan è nel pieno dell'azione, inseguito da folli pirati della strada, ha una manciata di secondi per agire ma Freghieri ci regala un bel primo piano a centro pagina e dylan dice:"e adesso vediamo se mi ricordo ancora qualche trucchetto imparato al corso di guida dell'accademia di polizia" e vigorosamente tira il freno a mano!!! Sono solo io a trovare irritanti queste frasi-sparate pseudohollywoodiane giusto per riempire la vignetta? Che cavolo di bisogno c'è di mettere in mezzo l'accademia della polizia (questa cosa mi sembra un po' come la spiegazione del termine "serial killer" nel mensile)? Anche perchè nove pagine dopo, la ragazza torna a chiedere spiegazioni sul passato da poliziotto e il dialogo dura tre vignette... Siamo di fronte a un dylan dog in pillole nel caso (remoto) in cui ci sia qualche nuovo lettore? Comunque la faccenda continua e nelle pagine finali c'è una buona iniezione di sentimentalismo per dare un senso al soggetto abusatissimo dell'anima inconsapevole della sua morte... Voto (con tanta bontà) 6-
Seconda storia (L'avversario): storia di fantasmi... ancora Dopo essermi assicurato di non aver comprato il maxi di ghostbusters continuo la lettura. Anche questa volta la bocca si apre ma per gli sbadigli (intanto il bambino delle ripetizioni se ne è andato )...storia lentissima, senza alcun risvolto, lacrimevole e stucchevole, senza la minima sorpresa, storia priva di ogni cosa... il dialogo dei dialoghi? pagina 157 "Buonasera, sergente. Sono qui per sporgere una denuncia [...] riguarda la banda di Armin Kovic, meglio noto come lo zar. Immagino che avrete sentito parlare di lui." risposta: "certamente! Sospettiamo da anni che sia il regista occulto di una rete di contrabbandieri di armi e droga, e che gestisca un lucroso traffico di immigrati clandestini con l'est europa... ma non siamo mai riusciti a trovare le prove di nulla." Domani entrate in una caserma, fate il nome di un qualsiasi camorrista/mafioso e vedete se il sergente di turno è tanto gentile da fornirvi un dossier orale sul suo conto e un aggiornamento sullo stato delle indagini -.-' Voto 4
Terza storia (Dritto al cuore): questa è la storia che salva l'albo, bella sceneggiatura, nessun dialogo fuori posto, un minimo di ironia, finale un po' più aperto, Freghieri michelangiolesco... su questa non ho nulla da ridire. Voto 7
Freghieri: voto 7,5... sarebbe stato 8 senza la seconda storia dove pure lui ha messo il pilota automatico... nella prima mi sa che deve pagare i diritti d'autore a Frank Miller per Gail
Stano: Ma che roba è sta copertina??????

Letti!
Votato Ottimo ed andiamo nel dettaglio.

Possibili spoiler!

Freghieri e Brindisi sono i miei disegnatori preferiti, quindi ogni vignetta era un sospiro d'amore: disegni meravigliosamente belli, da riguardare per ore. Trame. Allora partiamo dicendo che tutte e 3 sono belle, ma le prime due... O sono un genio io, oppure si capiva già alla seconda pagina cosa fosse accaduto, quale fosse la trama e come sarebbe andato a finire. Le titubanze di Marla nel parlare, e il tizio che appare / scompare decisamente troppo per essere una persona, eran troppo evidenti. La prima storia è finita troppo in fretta secondo me (e mi ha ricordato un pò L'eterna illusione) ma tutto sommato mi è piaciuta. La seconda ancor meglio della prima, con quel sano splatter (e come lo disegna Freghieri *_*) e tutte le storie dei fantasmi che si intrecciano. La terza è semplicemente un capolavoro, sembra sia tornato il vecchio Dylan! C'è l'ironia, le battute di Groucho, la dimensione onirica, il gioco mentale che coinvolge il lettore.
Bello bello bello!

allora appena finito di leggere le 3 storie e devo dire che i disegni sono pazzeschi...bellissimi !!!!

comunque votato ottimo, storie buone, bella la copertina e disegni favolosi !!!

per quanto riguarda la somiglianza fra le due storie c'è un altro la problema:

Finalmente Marzano esce le unghie e fa un lavoro di sceneggiatura + che accettabile, non fosse per la "doppia spiegazione della storia" poteva sfruttare quelle pagine per + azione, che non guasta mai.
Vediamo le prossime.

Storie carine e piacevoli, pollice in su anche per me, però votare ottimo mi pare un tantino esagerato, ottimo lo riserverei giusto ad albi comprese fra necropolis e memorie dall'invisibile, non a storie gradevoli, scritte con molta cura e brio, ma prevedibili e con qualche difetto.
Andando a giudicarle una per una:

La prima è troppo action per i miei gusti e per i canoni della serie, il soggetto è esile, e abbastanza facile da prevedere , però la scrittura è molto buona, soprattutto per quanto riguarda le parti più brillanti (sia nel flashback di pagina 11, e ancor più nella strepitosa gag di pagina 83, una delle migliori da quando Faraci ha lasciato la serie.) Finale appropriato, anche se soffre del limite della 'falsa detection', visto che Dylan più che scoprire la soluzione la ottiene già rivelata.

Il giudizio della seconda è praticamente identico a quello della prima: soggetto esile e prevedibile, ma sceneggiatura piacevole e curata... certo al fattore prevedibilità non aiuta il fatto che . La vicenda è un pò troppo lunga, o si sintetizzavano un pò le sottostorie dedicate ai vari fantasmi facendo entrare il tutto in un albo di dimensioni minori, o si cercava di renderle un pò più incisive, visto che solo quella del poliziotto è più notevole.

La terza storia è quella col soggetto più ricco e intrigante, con una macrotrama intrigante, dei personaggi di spessore,, e delle sottostorie parimenti ricche di idee, sicuramente il finale è meno prevedibile che non negli altri casi, però questo avviene anche perchè nel creare i colpi di scena si bara un pò, non rispettando le premesse alla ricerca del colpo di scena (un pò come in Dylan in wonderland, per capirci).

niente che abbatta il valore della storia, ma che non la renda perfetta, si.

Freghieri più ispirato del solito, e con un look di Dylan più simile a quello dei suoi esordi (e quindi migliore, in base ai miei gusti).
Per compensare, Stano invece disegna una delle peggiori copertine recenti.

Per concludere:
Gli spietati
Soggetto 5
Sceneggiatura 7

L'avversario
Soggetto 5+
Sceneggiatura 6.5

Dritto al cuore
Soggetto 6.5
Sceneggiatura 7

Disegni (complessivi) 7
Copertina 5

In sintesi, ho votato accettabile, non è un delitto votare qualcosa in più, ma senza andare oltre (ma neanche qualcosa in meno).


p.s: come previsto da quanto detto nel post di apertura, tutti i post sulla grammatica e sull'eterno dilemma lo compro/non lo compro sono considerati OT e li ho spostati in anticipazioni

letta la prima:
classica storia del miglior marzano, semplice e prevedibile ma godibile. soliti dialoghi da capocciate contro il muro, giusto per non farseli mancare. il dd che fa in scioltezza bruce willis però non si può vedere!.
ottimo freghieri con alcune vignette vicino all'eccellenza.

la seconda si fa leggere con piacere ma si capisce troppo presto che il tizio è , e si prega fino alla fine che non sia così, ma invano. è molto grave, non posso dare la sufficienza ad una storia così.
freghieri sottotono.

la terza indispone.
freghieri pessimo.

copertina brutta brutta.

non compratelo.

lette le prime due

la prima parte bene e poi si perde, da 5. La seconda è da flebo

spero che almeno la terza valga l'acquisto

una volta finito commento di più

Dal topic in "Anticipazioni"


Ed infatti l'ho comprato.

Che dire, piacevolmente colpito, godibilissimo, forse uno dei migliori maxi da molti anni a questa parte.
Illustrazioni splendide, ho sempre amato Freghieri per quanto ritenessi che il vero Dylan venisse dalla mano di altri illustratori.
Per ordine:

Gli spietati
La storia che mi ha convinto di meno seppur comunque godibile. L'ho trovata sin dall'inizio però troppo simile a "La strada verso il nulla".
Il soggetto non si allinea molto con i miei gusti. Storia comunque molto godibile e superiore ad altri lavori recenti dell'autore.

Voto: 6.5

L'avversario
Qualche punto in più della prima storia, troviamo un co-protagonista che dovrebbe risultare antipatico ma che, pagina dopo pagina, riesce a guadagnarsi la simpatia del lettore. Anzi, dirò di più, Byron Stuart Davis è un personaggio che ho gradito particolarmente, ben lontano dalle trasparenti macchiette riempitive di tanti altri albi.

Voto: 7

Dritto al cuore
La migliore delle tre. Di Gregorio mi ha lasciato davvero a bocca aperta, senza ombra di dubbio la migliore da lui firmata.
Storia meravigliosamente adatta a DyD, personaggi finamlmente curati, persino le semplici comparse. In questa storia ritroviamo quell'ironia nera e graffiante che tanto ho amato in questo fumetto, un Groucho brillante e ben inserito nel contesto, quei tratti distintivi e brillanti che hanno distinto la collana molti anni fa. Persino le scene più splatter sono egregiamente inserite nel contesto, senza forzature eccessive o fini a se stesse.
Concordo con chi sostiene che se Di Gregorio si mantenesse sempre su questo livello sarebbe un grande autore. Mi viene da piangere..

Voto: 9

Tre storie che non svaniranno dalla mia memoria già dopo qualche giorno, anzi, con molta probabilità sarà un maxi che rileggerò con piacere in futuro.
Voto complessivo:
7.5 - Buono.

Votato accettabile facendo una media tra le tre storie.

GLI SPIETATI
In evidenza il lavoro di Freghieri, nettamente il migliore tra i 3 proposti, a livello dei fasti del passato. Da un soggetto scontato (abbastanza facile intuire dove si andrà a parare da pag. 77 in poi, ma a me il dubbio era già venuto prima) e un tantinello abusato, Marzano è bravo a condurre una sceneggiatura costellata di buoni momenti d'azione, qualche spacconata di troppo, con un ritmo serrato e incalzante, almeno fino alla parte conclusiva in cui i dialoghi si fanno esageratamente verbosi sino all'immancabile spiegazione-fiume dell'arcano. Peccato, perchè, se Marzano fosse riuscito a mantenere alta la tensione, senza annacquarla di parole, la storia sarebbe stata da 8. Il finale, pur prevedibile, è inevitabilmente azzeccato.
Tra i momenti che preferisco il flirt Dylan-Marla con il quasi bacio di pag. 45 (lo so, sono un romanticone); incornicerei poi pag. 9 per le splendide tavole di Freghieri.
In sintesi poca originalità ma buon mestiere. Ho gradito. Voto 6,5.

L'AVVERSARIO
La peggiore del lotto, a partire dal titolo: a parte l'incipit, Byron non si dimostra un vero avversario per Dylan. La loro presunta rivalità lascia un posto a un tema troppo simile a quello della storia precedente, circostanza casuale che però finisce con l'influire almeno in parte sul giudizio. La sensazione di dejà vù però qui è senz'altro più palpabile, con le storielle sul passato dei fantasmi, in stile "Sesto Senso", già viste tante volte in passato; qui poi il finale si intuisce molto, molto tempo prima che nella storia di Marzano. Quello che però più m'infastidisce è la figura del Dylan-Ghostbuster ideata da Mignacco: tecnicamente il "nostro" lo sarebbe anche di nome, ma in realtà sappiamo che non lo è mai stato per davvero o almeno non ha mai indossato i panni del classico Ghost Hunter.
Per il resto, la sceneggiatura procede senza particolari intoppi, la vicenda raccontata in maniera discreta, ma difetta di personalità e novità. I disegni di Freghieri sono i meno curati del terzetto.
Voto 5.

DRITTO AL CUORE
Il soggetto è quello con le migliori potenzialità, pur non del tutto espresse: tanta carne al fuoco, con lodevole idea di Di Gregorio di ripescare il tema del voodoo, poco sfruttato nella serie. Almeno all'inizio si fondono le piste del soprannaturale e del giallo, confondendo la pista da seguire. Le tante pagine dedicate alle esecuzioni tolgono forse troppo spazio a Dylan, tant'è che probabilmente la storia avrebbe necessitato di un formato di più ampio respiro. Le bamboline sono inquietanti al punto giusto. Un piacere rivedere . Il difetto principale che rovina le interessanti premesse è davvero per nulla credibile e infatti ne è convinto il solo Dylan (giustificando almeno così il suo atteggiamento iniziale nei confronti di Cristine che mi aveva lasciato a dir poco perplesso).
Disegni di Freghieri un po' altalenanti.
Voto 6,5.

lette tutte e tre, commento con possibili spoiler:

Gli spietati: Le prime pagine sono fatte molto bene, con ironia, un buon Dylan e una atmosfera assolutamente valida, poi entra in scena l'hammer degli spietati e tutto inizia ad andare di male in peggio. La storia si intuisce fin dall'inizio come andrà a finire e la digressione romantica a me non fa ne caldo ne freddo. Dylan inizia a comportarsi come il miglior agente segreto e fra un volo da una macchina in corsa e una prestazione motociclistica che nemmeno Rossi la storia si conclude nell'abisso della mediocrità che affligge la serie. Freghieri in generale mi annoia e in tutto il maxi è decisamente fuori forma. Voto 5

L'avversario: Orribile fin dall'inizio, Byron è il classico personaggio fatto con lo stampino e l'idea del morto che non se ne va mi ha rotto veramente . Ma è possibile che su tre storie ben due debbano avere a che fare con fantasmi legati al mondo terreno e gente che non si rassegna alla morte ? Basta dai, cambiate musica. Le storie dei fantasmi ti fanno venir voglia di rendere l'albo all'edicola per vedere se ti rendono i soldi. Voto 3

Dritto al cuore: Sticazzi, grande Di Gregorio. Il migliore fra gli sceneggiatori recenti (a me solitamente piace abbastanza) dimostra quanto scrivere DD possa essere semplice e possa comunque dare grandi risultati senza bisogno di creare capolavori senza tempo. La storia ha tutto quello che serve: è cattiva, ironica e con una pagina finale degna dei vecchi tempi. Splendidamente realistico vedere il successo delle bamboline e ottima la figura della cliente, inizialmente una gran bastarda (e ci vogliono) e poi un personaggio fondamentale. Dylan agisce bene e c'è pure spazio per essere dubbi sul suo essere esente dall'odiare e per godersi qualche apparizione mistica. Nonplus è ripescato bene e anzi si arricchisce anche la storia "Maledizione nera" aggiungendoci aspetti inediti. voto 8-


alla fine dico accettabile, da comprare solo per l'ultima storia

Ottimo Di Gregorio. Sceneggiatura divertente che procede con un buon ritmo, priva di quei tempi morti e dialoghi banali che spesso caratterizzano l'ultimo Dylan Dog. Personaggi ben caratterizzati. Un lavoro di buon artigianato che, a mio avviso, non sfigurerebbe sulla serie regolare. Purtroppo le altre due storie e la copertina affossano la buona qualità della storia di Di Gregorio-Freghieri che da sola meriterebbe un 7. Il Maxi, nel complesso, non supera il 5.

lette le prime 2,a parte la ampiamente discutibile scelta dei titoli non riesco comunque a gridare al miracolo:

Gli spietati:6-
L'avversario 4

Se posso dico ancora di più, Byron mi è addirittura simpatico nel suo essere snob.

a me pure è simpatico! penso che dietro la sua facciata da snob,si nascondesse una grande tristezza...
ma vabbè,io sono molto romantica in questi casi....