Cravenroad7

Il rabbino Allen vive, ancorato ai gioiellini, ma vive, infatti ritorna ne "Il diavolo nella bottiglia"

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Ci sono 11 tipi di persone.
Quelli che capiscono il codice binario, quelli che non lo capiscono e quelli che chiedono al capostazione.

mi sa che non l'ho lettoil diavolo nella bottiglia! cos'era un maxi?

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
PASQUA-LON
e tante forme puoi inventare
PASQUA-LON
con mille giochi divertenti
PASQUA-LON
mille colori differenti,
gioca un po' con Pasqualon!!!

almanacco

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Ci sono 11 tipi di persone.
Quelli che capiscono il codice binario, quelli che non lo capiscono e quelli che chiedono al capostazione.

quale almanacco?

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Terzo, prima storia.

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è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli.

Anche secondo me la storia non è tra le migliori del primo biennio, anzi.. Sclavi incrocia Terminator col il mito del Golem, idea originale anche se il risultato finale non è il massimo considerata tutta la serie di incongruenze disseminate nel corso dell'albo (Groucho qui si dimostra molto più accorto non solo dello stesso Dylan ma anche di Scotland Yard [:0]). Però Rabbi Allen è un gran personaggio! [:D]

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La vita è un sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno.

Letto per la prima volta a tonga!! Bellissimo, non capisco perchè qualcuno die che va bocciato[B)]

storia 9
disegni 6
tot.7,5/8

Alle mi è simpatico, la storia un po' meno .

Voto. 5

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

bellissimo albo con storia abbastanza originale

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°83



Killer !, mensile n°12, settembre 1987

Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Montanari & Grassani

Hund è l'unica parola che scivola tra le labbra dell'assassino. Cosa vorrà dire? Un gigante invulnerabile si scatena nelle strade londinesi, uccide con la freddezza di una macchina e nessuno riesce a fermarlo. La sua forza nasce da un'antica profezia, la sua mente vuota tende con forza a un unico scopo: seminare distruzione. Soltanto un uomo predestinato può arrestare questa furia, e il suo nome è Dylan Dog.

Molti storceranno il naso a vedersi in top100 una storia simile; ad altri andrà direttamente in necrosi. Inviterei però a vedere al di là , della propria protuberanza olfattiva e dei luoghi comuni. Sarei un ipocrita se dicessi che Killer! sta al 90esimo posto non per lo scatenatissimo splatter, non per personale debito nei confronti del duo M&G, non per la numerazione, non l'immane vagonata di ironia, non per il classico ma efficacissimo mezzuccio della caccia all'uomo. Tanti elementi che rientrano in un circolo mistico e vizioso. Killer! è un albo sottovalutato anche se fosse stato concepito come riempitivo. Innanzitutto lo splatter è del tutto funzionale: sembra quasi un paradosso ma è così. Il golem terminator è un azzardo kitsch dalle proporzioni bibliche e a mio parere la macelleria è coerente nella forma e nella sostanza, in ogni suo particolare stillicida o nelle visioni d'insieme. I M&G tratteggiano in maniera esemplare il caos urbano, l'espresività , le zone d'ombra, i momenti e l'interagire spesso demenziale tra i vari attori. C'è un altro tra i primi accenni alla predestinazione di Dylan ma è un accenno più passionale che pretestuoso oltre che relativo a un quadretto apocalittico. Quadretto cui parte attiva è l'indimenticabile (Woody) Allen il rabbino di Chelsea. Insomma, da riscoprire e rivalutare o se proprio non vi riesce da rispettare. E, se avete lo stomaco fino, da rigettare.

Tra i primi numeri sicuramente uno dei meno ispirati. Non dico che sia un brutto albo, anzi, si fa leggere più che volentieri. Ma il lampante richiamo a Terminator è decisamente irritante, tale da rendere la storia scontata. Salvano la storia solo un simpatico rabbino Allen e la questione del Golem, che poteva essere sviluppata assolutamente meglio.
Una storia un pò pasticciata, con una prova di Montanari e Grassani accettabile ma non favolosa.
Sclavi, ispirandosi a certi capolavori cinematografici, ha sfornato soggetti e sceneggiature nettamente superiori a quelli di quest'albo.

Il candore divertito con cui all'epoca si omaggiava (e non plagiava!) un'altra opera immergendola in un contesto genuinamente splatter rendeva questo tipo di storie godibilissime.
Ora sarebbe una sceneggiatura improponibile o, peggio, una ignobile paraculata.
E Montanari e Grassani erano ancora piacevolmente tollerabili.

Storia troppo semplice,nonostante i disegni siano fatti bene, voto 5

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°29



Rabi Allen fronteggia il Golem in Killer! n°12.