Mmm... aspetta, Goblin, cambio risposta.
E la cambio perchè sono una paracula (non aggiungo altro).
Dunque: quando ho scritto "O questa scelta SI faceva dall'inizio..." ho usato l'impersonale. Ora cercherò di essere più precisa: la sola ed unica persona che possa decidere di imporre un cambiamento di qualsiasi genere nell'universo di Dylan, ovvero creare una continuity, è Tiziano Sclavi. Punto. Se ogni storia dovesse tener conto delle altre Dylan dovrebbe quanto meno essere molto provato dagli eventi della sua esistenza, dalla miriade di persone che ha visto morire, dai pericoli che ha corso, dai dolori che ha sofferto. Insomma, prendendo anche solo i primi 20 albi ne avrebbe passate abbastanza da non voler più uscire di casa. Tiziano ha scelto di impostare la serie su albi autoconclusivi, con una continuity blanda che si ritrova ogni tot di albi (personaggi che ritornano, sequel di storie passate ecc.). E' stata una sua scelta, poichè è suo il personaggio e sua la serie. Esattamente la scelta opposta ha fatto Luca Enoch con Gea, per fare un esempio (pur essendo una serie a termine). Ora non è che posso arrivare io, o Pasquale, o Michele, o chiunque altro e pensare di imporre una continuity. E' vero, io come altri ho fatto tornare alcuni miei personaggi, ma è una continuity del microverso barbatiano all'interno del macroverso sclaviano. Non è una questione di scarsa volontà, non è la "fatica" di metterci tutti insieme intorno a un tavolo e raccordare le nostre storie in modo da non svincolare un albo da quello precedente (cosa che peraltro sarebbe davvero molto difficile, un conto è se lavora una persona sola sulla serie, un conto è se ci lavorano in 5 o 10), ma è semplicemente SEGUIRE LA REGOLA. Tiziano ha stabilito cosa vuole e cosa non vuole nella serie, e se mai un evento dovesse creare un cambiamento permanente, questo evento sarebbe lui a deciderlo. Per questo le tue proposte "non hanno senso" (sottolineo le virgolette), perchè sin da subito la scelta di Tiziano è stata di ridurre la continuity al minimo. Del resto è stata una scelta assolutamente consapevole, perchè all'inizio Dylan lo scriveva solo lui, quindi se lo voleva poteva tranquillamente raccordare le sue storie. E ha scelto di non farlo. E' una scelta che si può condividere o meno, ma così è. E chi scrive Dylan si adegua a questa come alle altre regole (è vegetariano, è claustrofobico, soffre di vertigini, veste sempre con abiti uguali ecc.). Altrimenti faccia dell'altro.
Marò se sono verbosa! Sarà il caldo...
Paola
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