Quella di Sclavi padre-padronaccio risvegliatosi dopo anni di letargo a dettare legge senilmente, incapricciandosi a casaccio, è una mezza bojata (se non balla colossale) da dar in pasto alle folle ad uso alibi per gli incapaci che si sono susseguiti ai lavori negli ultimi 10 anni, uno in prima linea.
Il PdM, a livello di percentuale copie, non era in perdita peggio della regolare o altre serie.
Molto più semplicemente il Sig.Bilotta si era messo d'accordo col Mr Recchio su una carta bianca quasi illimitata per le divagazioni rispetto alla macrotrama principale del PdM, fino a sconfinare in questa mania digressiva su alcuni suoi pallini storici (come la riscrittura dei numeri chiave, e dei buchi di continuity lasciati da Sclavi su alcuni personaggi chiave come Hicks o Morgana, fino al numero #69 che lui vede come spartiacque di non si sa quale ciclo... PmS... più che PdM
). Sono cose ANTECEDENTI l'intervento supposto di Sclavi, senza alcuna forzatura da parte di chissacchì.
Ad un certo punto poi, persino Sclavi si è rotto di questa inconcludenza e ha deciso/pensato, nel repulisti generale dell'epoca baraldiana, che avere più mulitdimensio-Dylan paralleli senza portare a nulla era deleterio, sia nel creare confusione nella mente del lettore/consumatore... che anche a livello di pianificazione editoriale... per cui ASSIEME AD ALTRI nei piani alti SBE hanno deciso di togliere a Bilotta la carta bianca di cui ha abusato in passato, e lo si è coattamente relegato di preferenza restringente ad un binario singolo pseudo-narrativo, che non sarà per ora il PdM, visto come l'autore nel corso degli ultimi 3-4 anni (perché occorre tanto per risalire al bivio digressivo spudorato) si è comportato mettendo da parte la sua stessa saga, ben prima che l'orco denoartri Sclavi alzasse la voce uscendo dalla sua grotta.
Ergo il primo a mollare (o rinviare) il PdM è stato Bilotta stesso ed ora ne paga le conseguenze.
Le vagheggianti dichiarazioni in merito emesse da allora dalla SBE sono omertose o devianti, nel loro perfetto stile da supercazzola manfrineggiante di bimbi colti a dover trovar spiegazioni mentre s'infilano le dita nel naso.