Il post di dicembre 2012 – La legione degli scheletri

L’ultimo biglietto per aggiudicarsi la possibilità di gareggiare per il post dell’anno è stato finalmente assegnato, dopo qualche tentennamento di troppo nella scelta che ha causato un certo ritardo… ma speriamo che la scelta soddisfi i gusti di tutti, in caso contrario ovviamente potrebbe essere l’input per ravvivare il dibattito sull’albo in oggetto.

Albo che non esito a definire storico, visto che per la prima volta a scriverlo e sceneggiarlo è Angelo Stano… non è la prima volta che succede che sceneggiatore e  disegnatore siano la stessa persona (ricordiamo Ambrosini e Celoni, per esempio), ma è inedito che anche la copertina sia opera della stessa persona… sarà dura battere un simile primato! Ah, quasi dimenticavo di segnalare, come da titolo, che stiamo parlando de La legione degli scheletri.

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Stavolta, dopo vari nomi molto noti che si sono alternati nelle ultime premiazioni, sarete sorpresi dalla vittoria di un’utente iscritta da poco, e non presentissima, solo una cinquantina di messaggi finora… pochi ma buoni, visto che bastano per vincere il primo premio di questo mese.

Lei è…

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Paranoise

Ecco il suo post, sintetico ed efficace:

Albo con alti e bassi, che chiude comunque in modo discreto un anno meno pessimo rispetto alle premesse… : la storia fila via senza scosse particolari, tutto molto lineare, ma molto apprezzabile trattandosi di un’opera prima, ottima scelta di restare aderenti ad un plot visto ormai mille volte e concentrarsi più sulla resa visiva (d’altronde se non lo fa Stano… ) Infatti più che sull’effettiva qualità della storia, che non ha particolare pecche a parte qualche cosa messa là giusto x portare gli eventi dove vuole l’autore, a costo di qualche forzatura (l’inqualificabile assistente sociale, i ragazzi inquisitori) ma neppure particolari pregi (il tumore al cervello di Moheea che potrebbe essere parte della causa dei suoi poteri, perché no, un pizzico videodromico) l’attenzione alla fine viene catturata dai disegni. Che dire… splendidi in molti punti (il sogno di Dylan, gli incubi di Moheena, il finale post massacro) ed ottimi nel resto (anche se, senz’alcuna mancanza di rispetto per l’autore, sarà la mia sensibilità, non ho potuto trattenere una risata alla visione della morte della mamma di Moheena. . quella lingua di fuori e quell’espressione…) . Per tirare le somme, albo ampiamente discreto nella storia ed ottimo x i disegni, che aumenta la percentuale annuale di storie positive del mensile, pur restando ampiamente al di sotto della migliore storia dell’anno. Speriamo Stano voglia replicare, togliendo magari spazio ad un altro autore…

 

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