Romics 2003

Romics 2003: Fiera di Roma 2-5 ottobre

Una promessa mancata

Rileggendo la recensione che scrissi l’anno scorso, non posso che essere ancora piu’ deluso da questa edizione del Romics. Sembrava promettere molte cose, sembrava avere idee. Una fiera riesce quando i particolari sono curati,ma non c’e’ stato niente di tutto questo.
Le conferenze sono state poche, il programma culturale ha avuto la peggio rispetto al lato ludico della manifestazione.
Una buona manifestazione dedicata ai fumetti deve innanzitutto dare spazio ai fumetti, in secondo luogo alle manifestazioni di contorno come il cosplay e il galà dei doppiatori.
Immagino che molti si siano divertiti. Si sono divertiti chi è entrato gratis vestendosi dai personaggi di One Piece o Ranma, si sono divertiti i giocoruolisti, ma i veri appassionati di fumetti sono rimasti delusi dalla scarsa cura delle mostre e dalla scarsa disponibilità degli autori.
Gli ospiti di punta di questa manifestazione sono stati Uderzo (autore di Asterix), Leo Ortolani (Ratman), Giovanni Ticci (disegnatore di Tex) e Robin Wood (autore di Dago tra le altre cose). Ha fatto discutere l’assenza di Uderzo nell’ultima giornata a causa di una improvvisa indisposizione. Le due conferenze di Uderzo sono state fissate alle 11,30 della mattina, un orario decisamente scomodo.
La mostra di Uderzo (la piu’ attesa) era costituita da riproduzione di schizzi e illustrazioni.
Tutto sommato non è valsa la pena andarci di giovedi’ o venerdi’ soltanto per vedere una mostra di stampe, un mercato sempre piu’ scarso e costoso e sempre più rivolto verso la gadgettistica e la new age, e per seguire le poche conferenze organizzate.
Due gli autori dylaniati presenti alla fiera: sono i disegnatori Brindisi e Cossu. Entrambi hanno firmato delle stampe per i fan (almeno credo perche’ non sono andato allo stand Bonelli), negli orari in cui erano fissate le conferenze di Leo Ortolani e Uderzo… o era una coincidenza o un modo per evitare file troppo lunghe.
La scarsa presenza di autori bonelliani è stata compensata dalla massiccia presenza degli autori di John Doe nello stand Eura (che guarda caso stava davanti allo stand Bonelli).
Presenti i due scrittori di John Doe, Lorenzo Bartoli e Roberto Recchioni nonché numerosi disegnatori, tutti molto disponibili.
Gli organizzatori avranno due compiti molto importanti per il prossimo anno: il primo è convincere gli standisti e le case editrici a tornare, il secondo è convincere gli appassionati di fumetti che il Romics non è una manifestazione organizzata soltanto per i fan dei beyblade, giocoruolisti e cosplayer. Buon lavoro.

M.C.