Eroi

Sarà in edicola il 23 aprile l’atteso team-up di Dylan Dog con quattro personaggi storici di casa Bonelli. Infatti Dyd incontrerà Martin Mystére, Mister No, Nathan Never e Napoleone.
Il color fest avrà l’epico titolo di “Eroi”. Dal sito ufficiale Bonelli riportiamo le trame e le molte tavole di anteprima.
Color fest n° 12, semestrale

Copertina: Sara Pichelli

Le radici del male
Soggetto e sceneggiatura: Michele Masiero
Disegni: Fabio Civitelli
Colori: Luca Bertelé

Ananga, lo spirito immortale del giaguaro, la rabbia della natura violentata. Il Dio del Male ha dato filo da torcere sia a Mister No, il pilota amazzonico, negli anni Cinquanta, che all’Indagatore dell’Incubo, qualche decennio dopo. E ora, tornato a seminare la morte, dovrà vedersela con entrambi i personaggi, che uniscono le loro forze per sconfiggere ancora una volta l’oscura furia della Belva primordiale..

Incubo impossibile
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Luigi Piccatto
Colori: Overdrive Studio

Perché l’Indagatore dell’Incubo si risveglia nell’ufficio di Martin Mystère e al posto di Groucho vede comparire Java? Perché il Detective dell’Impossibile si sveglia a casa dell’inquilino di Craven Road ed è costretto a sorbirsi le freddure a raffica dell’assistente di Dylan? E che cos’hanno a che fare con tutto ciò le due enigmatiche mezze sfere che si trovano in entrambi gli studi?

Buggy
Soggetto e sceneggiatura: Carlo Ambrosini
Disegni: Paolo Bacilieri
Colori: Erika Bendazzoli

“Il tempo è senza principio e senza fine, è eterno, non c’è prima e non c’è dopo: c’è sempre stato e sempre ci sarà. Il tempo semplicemente È”, sostiene un certo Perkins, alloggiato all’hotel Astrid di Napoleone. Dylan e il Detective entomologo si trovano catapultati in una vicenda che si snoda con modalità spazio-temporali in continuo mutamento. E a fare la spola tra Londra e Ginevra, tra gli anni Novanta e i giorni nostri, fungendo da collante al tutto, troviamo Allegra l’intraprendente pupilla di Napoleone.

Demoni e silicio
Soggetto e sceneggiatura: Davide Rigamonti
Disegni: Ivan Calcaterra
Colori: Fabio D’Auria

Il tecnomante Kevin Vlakar ce l’ha fatta: è riuscito a raggiungere un antico sito archeologico nel quale era rimasto sepolto per secoli lo studio di Dylan Dog. E dal suo diario, rinvenuto sul luogo, fugge un demone che vi era rimasto intrappolato, trasferendosi attraverso un computer nella rete. A Nathan Never non resta che raggiungere il cyberspazio per mettergli il sale sulla coda, ma al suo fianco, a dargli man forte, il fido Sigmund Baginov ha posto un avatar virtuale: Dylan Dog.
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1 commento

  1. Returning to sow death, he will have to fight with both characters who unite to defeat the dark rage again.

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