Cravenroad7

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#S11 Il treno dei dannati
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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 2:41 am 
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L'ho ribadito spesso parlando di Ruju: Il treno dei dannati è una delle storie più belle che ha scritto per Dylan. Una delle mie preferite, tra gli speciali... e poi le avventure misteriose ambientate in Navi, castelli e treni mi hanno sempre affascinato...
E ha ragione Diane, riguardo alla copertina: quella di Villa è splendida (Anche se ancora non mi convince del tutto su come elabora il volto di Dylan, come negli ultimi anni, del resto... e meno male che graficamente l'ha inventato lui!)

Voglio anch'io il pupazzo di Dylan come quello di Tex

Vuoi diventare un vampiro?
Allora... guarda: http://s5.bitefight.it/c.php?uid=35321


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 11:52 am 
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No dai... Più dylan del suo...

Stanotte ho sognato che sognavo di te (T.Waits)

Si scrive froid ma si pronuncia fruà (Mel Brooks, credo, però non credo in Mel Brooks)


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 3:36 pm 
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a me piace di + la copertina di stano[;)]

_____
Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi
morire mai.

fatti mordere [;)]http://s3.bitefight.it/c.php?uid=39377


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 6:00 pm 
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Iscritto il: dom mar 05, 2006 7:08 pm
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<div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right">

"E' difficile fare un lavoro di gruppo quando si è onnipotenti." Q, quando si unisce all'equipaggio dell'Enterprise, in Déjà Q (Star Trek)


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 6:05 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br /><div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right">

"E' difficile fare un lavoro di gruppo quando si è onnipotenti." Q, quando si unisce all'equipaggio dell'Enterprise, in Déjà Q (Star Trek)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

abbiamo letto lo stesso fumetto?


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 6:28 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br /><div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right"><hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Perché allinei a destra, Griot? Complica la lettura!

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 7:50 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br /><div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right"><hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Perché allinei a destra, Griot? Complica la lettura!

Ciao

Teo
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quoto

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Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi
morire mai.

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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 8:54 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by piddu</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br /><div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right">

"E' difficile fare un lavoro di gruppo quando si è onnipotenti." Q, quando si unisce all'equipaggio dell'Enterprise, in Déjà Q (Star Trek)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

abbiamo letto lo stesso fumetto?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
spero di si...ma poi ognuno le legge a modo suo[:D]

"E' difficile fare un lavoro di gruppo quando si è onnipotenti." Q, quando si unisce all'equipaggio dell'Enterprise, in Déjà Q (Star Trek)


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MessaggioInviato: gio mar 16, 2006 9:02 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br /><div align="right">S P O I L E R ....
Se soffrite di acrofobia sarà dura sporgersi dalla prospettiva imaginaria creata da Ruju e Piccatto per il Treno dei Dannati, senza essere sopraffatti da una vertigine totale. Una storia classica di "fantasmi" da raccontare a bassa voce davanti al camino nelle fredde notti d'inverno, quella dei mondi possibili che si intersecano paralleli alle vite dei protagonisti. Il meccanismo degli if..then quotidiani disegna gli alberi della vita di ogni passeggero fino a quando un passaggio finale si chiude in una cesura che li consegna al treno delle occasioni perdute verso un'ignota destinazione. Il capotreno misura il tempo di percorrenza di ognuno con la stessa levità di Dio che abbraccia in un solo sguardo l'intero orizzonte delle infinite varianti del destino ma assomiglia all'Enigmista per la serena ferocia delle punizioni inflitte ai trasgressori di un ordine che è al tempo stesso una consegna imperativa: scegliere un sentiero che non sprechi i giorni della vita. Un'albo da portare sicuramente "in viaggio", una storia che scivola tesa e serrata sui binari, senza deragliare mai nella banalità. Il finale descrive un interrogativo universale...se ci sarà un futuro...come decidere correttamente la propria strada? come capire qual e' il treno giusto? </div id="right"><hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Perché allinei a destra, Griot? Complica la lettura!

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
vi prego di credermi non si tratta di una campagna elettorale all'insegna della persuasione occulta [:o)]...ma di un semplice errore...un allineamento cosiddetto a bandiera....comunque per par condicio la prossima volta allineo tutto a sinistra [:)]

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MessaggioInviato: ven mar 17, 2006 12:13 am 
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Iscritto il: dom gen 04, 2004 3:56 pm
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Griot, poche storie...c'è l'EDIT tra i comandi, su non fare l'indolente[:p]


- scuse
+ correzioni
[:o)]

______________________

http://members.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll ... cdh_comics <--- <b>fate un offerta coraggio! ;)</b>

<i><b> C'è una crepa in ogni cosa, e da lì che entra la luce </b></i>


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MessaggioInviato: sab ott 07, 2006 7:40 pm 
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Iscritto il: mer ago 30, 2006 2:07 pm
Messaggi: 795
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Lord Blendings</i>
<br />L'ho ribadito spesso parlando di Ruju: Il treno dei dannati è una delle storie più belle che ha scritto per Dylan. Una delle mie preferite, tra gli speciali... e poi le avventure misteriose ambientate in Navi, castelli e treni mi hanno sempre affascinato...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Concordo perfettamente: "il treno dei dannati" è uno dei più bei speciali, nonchè una delle più belle dell'intera serie...
(è stata una delle mie prime storie di DD e quindi le sono affezionato)

ehm...ehm...


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MessaggioInviato: dom ott 15, 2006 8:29 pm 
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Iscritto il: ven set 02, 2005 11:51 pm
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Riletta oggi.
Qui non è questione di esserci "legati" per qualche motivo particolare... questa E' un'ottima storia senza nessun dubbio.
Una delle migliori di Ruju sicuramente e in generale tra le migliori di DYD.
Storia che per certi aspetti parte piano ma che cresce sempre di piu' fino a un finale stupendo.

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.


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MessaggioInviato: lun ott 16, 2006 3:40 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by BlackDream</i>
<br />Riletta oggi.
Qui non è questione di esserci "legati" per qualche motivo particolare... questa E' un'ottima storia senza nessun dubbio.
Una delle migliori di Ruju sicuramente e in generale tra le migliori di DYD.
Storia che per certi aspetti parte piano ma che cresce sempre di piu' fino a un finale stupendo.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Guarda, qui non sono per niente d'accordo. Può essere una delle migliori di Ruju (ma non è tra le mie preferite dell'autore sardo), ma non la definirei mai una delle migliori di DyD! Ogni volta che la rileggo, tra l'altro, mi piace meno della volta prima, al contrario dei capolavori di Sclavi.

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: lun ott 16, 2006 4:52 pm 
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Iscritto il: mar ago 31, 2004 6:34 pm
Messaggi: 61
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by BlackDream</i>
<br />Riletta oggi.
Qui non è questione di esserci "legati" per qualche motivo particolare... questa E' un'ottima storia senza nessun dubbio.
Una delle migliori di Ruju sicuramente e in generale tra le migliori di DYD.
Storia che per certi aspetti parte piano ma che cresce sempre di piu' fino a un finale stupendo.

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

anche per me uno dei migliori DYD. in assoluto!

-------------
"Ragionare in questo modo vuol dire essere un mostro? E va bene, lo puoi pure ammettere. Sei un mostro. Mostro. MOSTRO!
...E ti piace!"


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MessaggioInviato: lun ott 16, 2006 9:56 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11094
è una buona storia, ma non tra le migliori in assoluto.

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.


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