<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Griot</i>
<br />Sono alla mia prima recensione, quindi siate benevoli...le mie sono soltanto rilessioni buttate alla rinfusa nel mucchio selvaggio...ho anche accuratamente evitato come mi consigliava qualcuno (TuSaiChieAncheQuando...) di evitare i toni oracolari come se stessi rivelando verità di fede!!! Quest'albo l'ho letto d'un fiato, e trovo intrigante la sceneggiatura crepuscolare della Barbato e il tratto angosciante di Mari. Un ottimo albo!!! Un'atmosfera noir che strizza l'occhio alla migliore produzione di X-Files e Twilight Zone. Nessun incubo da indagare, soltanto l'implosione sorda del caos che irrompe nella quotidianità ordinaria dei protagonisti e la sgretola, spezzando il loro fragile equilibrio. Infatti, il caos consuma dall'interno le loro vite (i tarocchi rappresentano solo l'espediente narrativo del loro disagio) dopo avergli strisciato accanto per anni, mentre i protagonisti lasciavano gonfiare a dismisura il loro desiderio malato. E' solo un equilibrio sopra la follia per l'indagatore dell'incubo alle prese, questa volta, con il più terribile dei contrassegni del male di vivere: il desiderio. Mentre il nero avanza Mavì (un personaggio che amo particolarmente) e Dylan sono semplicemente spettatori impotenti...la prospettiva ordinaria è alterata: Groucho si scopre violento, Dylan si chiede come possa una donna stupenda amare uno squallido ometto, Mavì passa leggera ma non cinica solo indifferente da un soggetto all'altro. E che dire dell'affascinante finale aperto? Nessuna risposta sicura, solo intepretazioni probabili (vicine al nostro modo di sentire) per chi come noi e Dylan passiamo accanto alla follia (e Dylan nell'albo passa accanto alla donna che voleva dimenticare...) senza riconoscerla. Nel finale Mavì e Dylan duettano e sbarrano gli occhi in uno sguardo angosciato...come presentendo in loro l'avvicinarsi della buia notte dell'anima. Desidero...desidero...di non desiderare! Questo squarcio della Barbato ai confini della realtà è sconvolgente, spero che ci regali presto altre sceneggiature sotto il segno del periodo ipotetico dell'irrealtà. Ci sarà un sequel?
?Ah! Ah! Morte! Morte! tu desidererai la morte. La morte è bandita, o uomo, per te.?...?La lunghezza del tuo desiderio sarà la potenza della sua gloria. Colui che vive a lungo e
desidera molto la morte è sempre il Re fra i Re.?(Aleister Crowley - Liber Al Vel Legis - II? - v.73-74)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Grande Grì... Ottimo commento all'albo post lettura. [:D] mi ci ritrovo di brutto.[;)]
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