allora, come era lecito aspettarsi, il numero mi è piaciuto. del resto le recensioni di rimatt e dr.hicks, oltre a quella di green day, mi avevano convinto che il numero mi sarebbe piaciuto e non poco...[^]
anche solo il fatto che io sia tornato a fare un commento, dopo il prolungato silenzio dovuto agli ultimi mediocri numeri (anche se, come è giusto, non se ne era accorto nessuno...[V]), la dice tutta.....
si tratta di un numero insolito, con un finale aperto a varie interpretazioni. non riesci mai a capire per bene dove voglia portarti l'autore e dove voglia andare a parare. ci sono alcune tavole molto belle, con trovate interessanti e uno stano in grande forma (solo in alcune tavole iniziali mi aveva fatto un pò storcere il naso).
l'unico appunto è per il finale, che mi sembra un pò affrettato: mi sembra che manchi qualcosa. fra il faccia a faccia tra dylan e l'intruso e le ultime tavole, c'è un vuoto che non capisco. avrei voluto una spiegazione in più o qualcos'altro in grado di farci approdare ad una possibile interpretazione, sempre lasciando il finale aperto, sia chiaro.
resta il fatto che medda fa centro e, insieme al dylan di sclavi, a quello della barbato, a quello di accattino, riesce a coinvolgermi e convincermi con la sua interpretazione del personaggio. sempre caratterizzato da una estrema sensibilità e mai banale.
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La voce più misera
spesso diventa la più autoritaria
perché non potendo esser compresa
le resta soltanto d'essere obbedita
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