Cravenroad7

migliardi

L'ho letto... allora, prima di scrivere qualcosa di approfondito gli dovrò dare una riletta, poiché trattasi di albo interpretabile e criptico, tuttavia registro un netto miglioramento sul piano della sceneggiatura e del rispetto dei personaggi. Finalmente dylan è dylan.

Il soggetto scelto è suggestivo, vi dirò di più quando l'avrò capito del tutto.

PER ora un 7 e mezzo alla storia e un 6 ai disegni.

l'ho appena letto. la prima impressione di solito non è quella più affidabile, ma per me vale comunque.
questo, per dirvi che l'ho trovato bellissimo!
è un dylan "necessario", come negli altri albi di medda; è un personaggio/storia pieno di autoironia. "godibile", mi sembra il termine adatto.
come joe, anch'io dovrò rileggerlo per capire alcuni punti che forse mi sono sfuggiti. e d'accordo lo sono anche per il sei a stano.
nel complesso una gran bell'albo.
S
P
O
I
L
E
R
una curiosità: ma secondo voi cosa ha proposto la sorella di samantha morris a dylan per farlo reagire in quel modo?
se è quello che penso io, credo che dylan sia davvero un idiota!

Stavo per scrivere quello che ha scritto Joe, trovo reale il rispetto dei personaggi, ma sul resto non mi pronuncio, mi è impossibile dare voti.

Ci riaggiorniamo[:D]

Io lo so perche' lo sa Tyler.

Bellissimo albo: si respira nuovamente un'atmosfera e non si rivede solo il dylan, ma anche la Londra di un tempo, altamente surreale. In più è ovviamente , come hanno già detto in molti , un albo critico e soggetto a più interpretazioni, e questo lo rende ancora più affascinante perchè non verrà dimenticato molto presto credo.
Storia: 8,5
Disegni: 6,5 (ma Stano è sempre Stano porcamiseria! [;)])

[code][/code]www.nuovocinema.com

L'ho preso 10 min fa, sfogliato appena ho visto Stano ho detto si questo è Dylan...

Alla prossima
Pietro

http://www.fumettioriginali.net/

Alla faccia ragazzi. Bella, bella BELLA storia.
Che dire? Intanto che sicuramente è da rileggere e capire. E' questo è già una gran cosa, invece di leggere storielle giallistiche banali e ripetitive.
Bellissimi i disegni (Anche se Anja non li approverà [;)][:)])...
Rupert, poi, dice una cosa giustissima: è una londra "magica e nebbiosa", condita dal maltempo e dal paesaggio lugubre dei disegni di Stano. Una Londra molto Dylandoghiana. Ultimamente la Londra raccontata sembrava Tokyo...
I personaggi ben "utilizzati" senza snaturarne le caratteristiche...
Bravo Medda, bravo Stano e brava la redazione, tutta, che forse dopo tante lamentele, e considerando i tempi di produzione di un albo, si è data da fare per far tornare Dylan, il personaggio rivoluzionario di un tempo.

PS Se non ricordo male la prossima storia, della Barbato, è pure una di quelle storie spiazzanti... ci vogliono proprio deliziare quest'anno... sarà perchè Dylan compie vent'anni...

Voglio anch'io il pupazzo di Dylan come quello di Tex

E' bella anche l'atmosfera un po' alla buzzati che vi si respira... certi episodi(tipo in metropolitana) ricalcano (e ci vuole!!!) le vecchie atmosfere di Dylan. Molte le scene belle e quasi sempre perfetti i dialoghi: il difetto forse è la disomogeneità del plot, ma l'insieme regge e soprattutto fa riflettere in un modo che su dylan non capitava da secoli. C'è addirittura, mi sembra a primo acchito, una ben condita e allusiva morale filosofica!!!

allora, come era lecito aspettarsi, il numero mi è piaciuto. del resto le recensioni di rimatt e dr.hicks, oltre a quella di green day, mi avevano convinto che il numero mi sarebbe piaciuto e non poco...[^]
anche solo il fatto che io sia tornato a fare un commento, dopo il prolungato silenzio dovuto agli ultimi mediocri numeri (anche se, come è giusto, non se ne era accorto nessuno...[V]), la dice tutta.....
si tratta di un numero insolito, con un finale aperto a varie interpretazioni. non riesci mai a capire per bene dove voglia portarti l'autore e dove voglia andare a parare. ci sono alcune tavole molto belle, con trovate interessanti e uno stano in grande forma (solo in alcune tavole iniziali mi aveva fatto un pò storcere il naso).
l'unico appunto è per il finale, che mi sembra un pò affrettato: mi sembra che manchi qualcosa. fra il faccia a faccia tra dylan e l'intruso e le ultime tavole, c'è un vuoto che non capisco. avrei voluto una spiegazione in più o qualcos'altro in grado di farci approdare ad una possibile interpretazione, sempre lasciando il finale aperto, sia chiaro.
resta il fatto che medda fa centro e, insieme al dylan di sclavi, a quello della barbato, a quello di accattino, riesce a coinvolgermi e convincermi con la sua interpretazione del personaggio. sempre caratterizzato da una estrema sensibilità e mai banale.



________________________
La voce più misera
spesso diventa la più autoritaria
perché non potendo esser compresa
le resta soltanto d'essere obbedita

appena finito. con molta emozione ho ritrovato dylan!
finalmente un soggetto come si deve, con atmosfere spiazzanti e ricche di inquietudine, dialoghi efficaci e ottima sceneggiatura.
non posso arrivare all'8,5 di dr.hicks (se non sbaglio sei tu ad aver dato quel voto...) perchè sopporto a stento stano.
per fare un esempio, sono i primi piani di dylan di pg.16 e 17 a farmi gradire poco questo disegnatore. anche se riconosco che ben pochi sanno rendere crudamente gli stati d'animo come lui.

finalmente è tornato il figliol prodigo con le sue storie dannate [:D]


"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

Quest'albo sta piacendo a molti, ne sono veramente contento. Mi aspettavo meno unanimità, a dire il vero, ma si sa che in genere le voci discordante arrivano sempre un po' dopo.

Ciao

Teo

Per ora non mi è dispiaciuto, i disegni in certe raffigurazioni del volto di Dylan mi han fatto storcere il naso, invece sono ottimi in certe scene inquietanti della storia. E' chiaro che lo rileggo ancora per un parere più approfondito, magari stasera...ah una cosa che ho trovato strana:

s

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Bloch che ha paura di arrivare tardi in ufficio? ma che è un impiegatucolo qualsiasi (come me ad es.[B)])? vabbè a Scotland Yard è seduto dietro a una scrivania ma insomma...

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Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...

Non so quanto possa incidere il fattore emotivo, visto che mi sono riconosciuto molto in ciò che prova Dylan in questa storia, ma a me è veramente piaciuta...Un Dylan vivo, vero. Come già stato detto è in un certo senso "vecchia maniera", ma semplicemente perché molti "nuova maniera" erano superficie senza contenuto. Questo numero appartiene al presente, all'oggi, al 2006. Disegni bellissimi, ci sarà anche qualche tavola un po' tirata via ma in generale rendono veramente bene l'atmosfera sospesa...

"Io non guardo il tramonto sentendo le voci, penso solo che dio ha un bell'impianto luci..." (Afterhours)

Ragazzi che dire...bellissimo...mi sono ritrovato in molte cose di questo albo...un capolavoro assoluto,Medda non è mai banale in quel che scrive,è questo il vero dylan.
Voglio medda più presente su dylan è l'unico oltre a paola che esce fuori dagli schemi,che non resta su soggetti banali,quando scrive le cose che scrive ti rimangono dentro,questo albo è da rileggere più volte...a proposito
S
P
O
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io un idea di cosa gli ha chiesto la sorella di samantha a dylan me la sono fatta...direi di aprire un topic v.m14[:D][:D][:p]
SOGG:8
SCENEGG:9
DISEGNI:7(stano non mi ha convinto del tutto)
Comunque per me quest'anno avremo storie molto belle,vogliono spingere sull'accelleratore per riguadagnare lettori(lo dimostra anche la nuova ristampa che uscirà)approfittando del ventennale e del ritorno di LUI[8D]

"Io sono il foglio di carta sulla strada che a ogni soffio di macchina o di camion si erge e grida credendosi una spada:io sono quel foglio di carta e niente più"(Tiziano Sclavi)

Non sono sicuro di poter gridare al capolavoro perché una sola lettura per questa storia è veramente poco prima di un giudizio serio. In ogni caso mi ha spiazzato. E questo è un fatto molto positivo, considerando che in media le storie degli ultimi dylan sono veramente banali. E' di quelle storie che ti lasciano a bocca aperta, è una storia irreale, quasi onirica, ma invece più seria di quanto possa sembrare.
Disegni fantastici. C'è poco da dire, a me Stano piace moltissimo, e se lo apprezzate non credo che in questa storia vi deluderà.
E ora spoileriamo un po'......
SPOILER
Certe ambientazioni sono davvero suggestive.... oltre alla Londra già citata da Rupert, mi ha anche impressionato il negozio di animali, con i commessi con la faccia da gatto. C'è un non so ché di surreale che mi ha fatto venire i brividi. E la casa di Dylan? A me non era mai sembrata così grande e così vuota. In genere viene usata come contorno, in questa storia è sicuramente uno degli elementi principali. Il finale? Si è strano, forse affrettato, ma ora come ora non saprei giudicarlo, è una storia talmente atipica che anche fare un commento sul finale mi riesce difficle dopo una sola lettura.
In futuro saprò dirvi di più; per ora la mia impressione è sicuramente positiva, vediamo se arriverò a definire questa storia un capolavoro.

.... sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore: "Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?". (F.De André)