<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">non capisco perche' abbandonarlo in quanto piace alla maggioranza del popolo.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Io credo che il "popolo" sia il motore che muove la moda del momento e le usanze di una nazione... Se il "popolo" ha elogiato una storia che reputo tra le ultime dell'intera collezione di DD che ho (circa 100 albi, tra mensili e speciali), capisco che tale "popolo" non muoverà mai in direzione di far tornare Dylan Dog il fumetto che era...
Ed oggi vedo rassegnazione nei lettori superstiti, anziché lotta (sotto forma di lettere a raffica alla Bonelli) per avere ed esigere qualcosa che credevo possibile fino a quest'albo. Se però ai lettori va bene un Dylan Dog cavia/giocattolo del sistema, in una storia fuori dal tempo e senza una logica d'indagine successiva (è stato SEQUESTRATO! E se ne torna a casa... come ha spiegato la cosa a Groucho, che pochi mesi prima ha rivoltato Scotland Yard per scoprire "Dov'è finito Dylan Dog"?), dove tuttavia trova occasione per una inverosimile notte di sesso... No, dai, qua s'è IMO presa la pala ed iniziato a scavare...
Stavo per "innamorarmi" dello stile della Barbato con "Memorie dal sottosuolo" (forse il miglior Dylan Dog non scritto da Sclavi, l'unico sommo capolavoro successivo a "Tre per zero"), ma quando ho letto che per lei "Necropolis" è stato un albo molto più sentito e maturo, allora la pala ha terminato di scavare perché la fossa era abbastanza profonda: l'autrice di punta è dirottata su storie snaturanti il personaggio e le tematiche impostate da Sclavi, ai lettori va bene così...
Addio Dylan, ho detto...
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Racconti gratuiti dell'orrore! [:o]