<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Alias</i>
<br />Oggi ho incontrato un Artista vero. Così Artista da autodefinirsi artigiano. E così mi sento io. Ho studiato al liceo la Nouvelle Vague (o forse all'università?), e spessissimo mi chiedono a quale regista/film/corrente artistica/libro/autore io mi ispiri. E quando rispondo con la verità mi guardano come se me la tirassi da qui a Detroit. Eppure cosa altro posso dire se non che non mi ispiro a nessuno e non sento di avere maestri, e che scrivevo così già a 15 anni(fronda più fronda meno)? Tutto è già stato scritto, un'idea assolutamente originale sfido chiunque, anche i grandi genii ad averla. Se io ho un'idea e poi viene fuori che l'hanno già avuta in mille prima di me che ci devo fare? Lo sapete quale era il soggetto originale di "Un mondo perfetto"? Una storia che era piaciuta a tutti, un soggetto che ero in procinto di sceneggiare. Poi è arrivata una telefonata di mauro: "Ferma tutto. Sta per uscire un film in America che sembra la tua storia...". Era "The Truman Show". Avevo scritto una storia incredibilmente simile: un mondo creato ad hoc per la bambina, TUTTI che erano attori, quello che interpreta il fratello muore e allora vanno in cerca di un sosia e scelgono Dylan... Se l'avessi portata avanti l'accusa sarebbe stata di aver spudoratamente copiato il film. Tutto questo per dire che non sento di appartenere a nessuno stile, anche se forse in realtà è così. E proprio per questo non vado in cerca di ispirazione nelle opere già esistenti. Se, come per "Necropolis", la mia idea è stata inconsciamente suscitata dalla lettura di un libro, magari anni prima (in questo caso "1984" che per me è sempre "Nineteeneightyfour", perchè l'ho letto e studiato in inglese) sono la prima ad ammetterlo. Ma è sempre un caso, che ci crediate o no. 'Notte.
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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Non c'è nulla di strano nel trarre ispirazione da opere preesistenti, inconsciamente o consciamente. Ispirarsi a è cosa diversa dal copiare, e ugualmente diverso è il raffigurare archetipi dall'assemblare pedissequamente stereotipi. Ad esempio, lo stesso Truman Show trae chiaramente elementi di ispirazione da "Time out of joint" (L'uomo dei giochi a premio) di Philip Dick. Questo è normale. Esattamente come è normale nascere biologicamente dai propri genitori e poi distaccarsene e trovare una propria strada dettata dalla propria personalità, così è normale che il nostro immaginario si nutra delle opere di chi è venuto prima e poi sviluppi un proprio stile, una propria poetica personale.
V.