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x luca. una domanda un pò più seria.
c'è un modo per noi lettori, di far sentire la propria voce alla Bonelli???
faccio questa domanda per porre la seguente analisi.
Credo che la crisi delle vendite del fumetto siano derivate da 3 elementi.
Scarsa qualità dei prodotti offerti, in quanto questa non riesce ad attestarsi a livelli medi nel complesso buoni.
Eccessivo prezzo, che tende sempre ad aumentare.
Offerta frazionata in centinaia di prodotti, in questo caso mi riferisco alle testate, che tendono sempre più ad aumentare, col passare del tempo, determinando non solo un' ulteriore riduzione della qualità generale dei fumetti, ma soprattutto l'impossibilità per tutti i lettori di seguirli tutti.
Una volta si diceva: l'offerta è diversificata in modo tale da accontentare i gusti di più consumatori diversi.
Ora credo che la realtà sia questa: esistono si dei prodotti che in effetti, esistono da anni, e ognuno dei quali presenta proprie caratteristiche, tali per cui, sono indicate per una determinata categoria di persone; esistono poi altre serie, che non sono altro che imitazioni delle prime, copie che non allettano quasi nessuno, perchè ripropongono sempre le stesse vicende.
Io credo che questi tre fattori siano le cause principali per cui il fumetto in questo momento si trova ad attraversare una profonda crisi, che se prima colpiva solo alcune case, ora invece miete vittime ovunque.
Bisognerebbe riflettere su questo problema, e cercare di risolverlo nella maniera più ovvia: non sarebbe meglio cercare di riportare la situazione come era alle origini? magari effettuando una bella ripulita, eliminare tutte quelle collane o cmq tutti quei prodotti che finiscono per essere più "parassiti" (nel senso che gli editori per queste impegnano delle risorse che non vedono tornare indietro) che fonti di guadagno? e inoltre, invece volerci dare a bere la storia che i prezzi aumentano perchè la domanda diminuisce (quando penso qualsiasi persona dotata di un minimo di cervello riesce a capire che non sono i prezzi a dipendere dalla domanda, bensì è la domanda a dipendere dal prezzo), perchè non applicare riduzioni dei prezzi di copertina? non è possibile?
ora, io ho fatto queste mie considerazioni, non così tanto per fare, luca.
La domanda che ti ho fatto all'inizio vuole proprio chiedere se esiste un modo per poter far arrivare queste riflessioni a chi presiede la casa editoriale, non perchè prendi quel che ho detto come fonte di verità da seguire, ma cmq per fare in modo che qualcuno si renda conto che, con la situazione che si sta venendo a creare, ci si sta scavando da soli la propria tomba.
Comincio subito con il dire che quanto scriverò è frutto sia di ciò che sento dagli editori (soprattutto la SBE, per ovvi motivi, e in particolare proprio da Sergio Bonelli in persona) sia di opinioni prettamente personali che mi sono fatto con quel pochino di esperienza maturata "sul campo" come disegnatore (davvero pochina però, eh).
Aggiungo poi che difficilmente sarò breve, visto l'argomento che è davvero complesso.
Rispondo subito alla tua prima domanda: Il mezzo c'è ed è semplice. Puoi (o potete se siete più di uno) scrivere direttamente a Sergio Bonelli in redazione. Io so che Sergio Bonelli legge tutta la posta che gli arriva e quindi leggerà anche le vostre opinioni a riguardo, e nonostante i suoi impegni, è possibile pure che riceviate rispota. Comunque sappi che le questioni che hai sollevato non sono certo nuove, anzi. C'è un continuo dibattito su questi argomenti, sia negli ambienti fumettistici sia nelle redazioni, e ognuno a riguardo ha le proprie opinioni e la sua "ricetta personale" per risolvere il problema, sempre che di problema si tratti.
Io invece dico subito che non sono così pessimista. La quantità delle testate non è un problema, in tempi passati ne esistevano molte di più e, anche se non erano edite da Bonelli, non cambia nulla visto che alla chiusura delle suddette gli autori sono passati a collaborare tutti (o almeno i migliori) con la SBE. La SBE non ha fatto altro che riunire tutti i maggiori autori di fumetto italiani (o quasi tutti, tranne alcuni per i quali andrebbe fatto un discorso diverso)sotto lo stesso "tetto". Eppure, con tante testate in giro ha visto la luce in edicola un certo Dylan Dog e tante altre cose buone...
Purtroppo la realtà è che è difficile sfornare un capolavoro al mese e quindi capita che un mese possiamo essere soddisfatti dall'albo che leggiamo e un altro no, ma questo dipende sempre dai nostri gusti ( e non sono tutti uguali). Con un sondaggio ci si potrebbe rendere conto di quanto sostengo. C'è poi da tener presente un'altro aspetto della faccenda: è inevitabile che una serie all'inizio sia sempre più "fresca", perchè gli argomenti da affrontare sono tanti e l'autore (o gli autori) ha ancora tutte le "frecce al suo arco".
Io non credo che un lettore di fumetti debba sentirsi angosciato perchè in giro ci sono troppe testate e non può seguirle tutte. Ognuno deve fare una scelta e seguire solo ciò che gli piace (sempre secondo il già affrontato discorso dei gusti personali).
Un altro aspetto ancora (secondo me da tenere in grande considerazione perchè spesso lo si dimentica) è quello che quando abbiamo letto per esempio i primi numeri di DYD (tanto per rimanere "in casa") avevamo alcuni anni in meno. Io circa una decina. In dieci anni io sono cresciuto, sono diventato più maturo (almeno spero) e i miei gusti si sono evoluti oltre che essere diventati più esigenti. Molti DYD se provassi a rileggerli ora non mi darebbero le stesse emozioni di allora, eppure l'albo è lo stesso.
Argomento prezzo: qui è semplice. I prezzi di un fumetto Bonelli sono i più bassi in assoluto. Io che sono anche un appassionato di fumetto di scuola franco-belga, spesso acquisto anche cartonati: hai presente quanto costano? Circa 7 volte un fumetto bonelli. E hai un racconto più breve, cioè meno pagine, in cui la qualità della storia non è certo superiore. I colori e l'eleganza della pubblicazione affascinano solo gli appassionati (come me), ma in grande scala è un affare che in italia non rende a chi ci investe i soldi (quelli pubblicati in Italia sono tutti di importazione). Quindi la gente, la massa, guarda il prezzo di copertina, ma mantenerlo più basso di quanto è, è davvero impossibile, e non solo perchè la domanda è minore, ma anche perchè aumenta la spesa per produrlo (a cominciare dal costo della carta) e per distribuirlo.
Per quanto riguarda invece il discorso della "ripulita generale" che tu hai proposto come soluzione per migliorare la qualità dei fumetti e aumentarne la vendita, tieni presente che la SBE è un'azienda e come tale è sempre molto attenta all'aspetto guadagno/perdita. Quando si è ritenuto che una testata, non portando più guadagno, fosse ormai "zavorra", è stata chiusa e il più delle volte è stata sostituita da un prodotto nuovo, più fresco che potesse andare incontro al favore del pubblico. Se le testate che sono in edicola sono ancora lì vuol dire che zavorra ancora non lo sono diventate e che hanno un numero sufficiente di lettori che fa sì che siano lì. Poi è naturale che ognuno ha una lista di autori e disegnatori preferiti che vorrebbe vedere all'opera sulla propria o sulle proprie testate favorite, e mandare a casa gli altri, ma ciò è impossibile da realizzare proprio per il discorso dei gusti che non sono mai uguali.
E poi chi ci dice che un disegnatore o un autore che noi riteniamo bravo, lo sia in modo uguale su un altro tipo di prodotto? Quest'ultimo fatto non lo sottovaluterei...
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