<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Carlo Maria</i>
<br />...Fra tutti io segnalo assolutamente la presenza di Mort Cinder, di Oesterheld e Alberto Breccia. Disegni magnifici e grandi trame: narra la storia di un immortale. La sua amicizia con un antiquario è scusa per poter narrare a quest'ultimo le vicissitudini succedutegli nel corso dei secoli. Si passerà quindi dalla costruzione della torre di Babele alla prima guerra mondiale; passando per quell'episodio magnifico che tratta della difesa delle Termopili da parte dei 300 spartani e che da solo varrebbe la carriera di quasi qualunque altro autore. Alberto Breccia è, per i miei gusti, il più grande disegnatore di sempre: confrontate il giovanile Vito Nervio con le opere successive. Da Perramus (mezzatinta acquerellata di grigi) a Mort Cinder (chine, tratti molto spigolosi e magnifici chiaro-scuri) per finire al volume Incubi edito dalla Comma 22 (a colori) in cui ogni tavola è un quadro da appendere. Un grandissimo artista che non ha mai smesso di sperimentare, a differenza del figlio Enrique (Alvar Major) che dopo aver toccato probabilmente i vertici di quest'arte si è involuto mostruosamente dimostrando una svogliatezza che irrita.
Controcorrente però il volume americano Lovecraft, molto molto bello, dell'anno scorso, in cui ha disegnato la vita romanzata (questo è proprio il caso di dirlo)del grande autore dei miti di Chtulu.
Carlo Maria
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
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Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...
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