Visto che sandrix ha postato qui ciò che ha postato nell'"altro forum", io posto la risposta che gli ho già scritto sempre nell'"altro forum":
Non penso che la Barbato voglia o tenda ad imitare Sclavi, anzi secondo me è il contrario: cerca di distaccarsene, di mettere in evidenza la diversità che c'è fra lei ed il creatore di Dylan Dog.
Ripeto che secondo me chi invece ha tentato di imitare lo Tiziano Sclavi è proprio lo "zio" di Dylan Dog: Claudio Chiaverotti. In un certo senso però questa imitazione è "giustificata", nel senso che Claudio fu il primo sostituto di Sclavi (necessario sostituto, in quanto Tiz nei primi anni lavorava come un forsennato, anzi come afferma nell'intervista al MUCCHIO SELVAGGIO, nei primi anni della testata scriveva anche 15 sceneggiature contemporaneamente!!!) e quindi era logica una certa continuità di temi e stile del personaggio.
Ora Dylan Dog ha 19 anni. Di storie ne sono state scritte a centinaia, e gli autori si sono moltiplicati. La qualità della serie è scaduta, ma questo è (era) inevitabile: il Dylan non è una testata indipendente e deve obbedire alle leggi ed alle pressioni del mercato. Purtoppo per noi lettori le storie "devono" essere scritte. Conseguenza di questa imposizione è che gli sceneggiatori arrivati ad un certo punto si sentono sotto pressione, e le idee purtroppo prima o poi a furia di spremersi cominciano a diminuire: testimonianza ne è il fatto che Tiziano Sclavi non scrive da circa 5 anni, e Claudio Chiaverotti ha creato una testata tutta sua.
La Barbato secondo me ha rappresentato (e rappresenta tuttora) una folata di qualità per il fumetto in questione. Le sue storie si distaccano dalla banale staticità, piattezza e ripetitività delle storie degli altri autori attuali (ebbene si, ormai anche Ruju). I suoi sono soggetti che "rompono" con la serie regolare; rappresentano sempre una vera e propria novità (penso a NECROPOLIS, LA SCELTA, IL SENZA NOME, IL TOCCO DEL DIAVOLO...)-
Il Dylan Dog purtroppo però gli sta stetto, e l'ha sempre dichiarato lei stessa. E' stata "assunta" alla Bonelli per caso, e sempre per caso gli hanno assegnato di lavorare a tale fumetto.
I suoi rapporti con i personaggi sono conflittuali nel vero senso della parola: con lo stesso Dylan (odia il fatto che debba andare a letto in ogni albo con una donna diversa. Infatti nelle storie dell'autrice ciò non accade spesso), con Groucho (gli da fastidio il fatto che tale personaggio non abbia un passato; non è inoltre in possesso della facoltà che invece ha Sclavi, ma anche Ruju, di sfornare battute a ripetizione), Bloch (non lo sa gestire, come per Groucho). Inoltre è l'unica che (ovviamente oltre a Sclavi) è riuscita a creare un suo personale "universo" Dylania(t)o. Ha creato personaggi suoi che poi quando vuole fa tornare (e se avete letto LA SCELTA, ti consiglio di leggere lo speciale in edicola LA PESTE).
Io penso che i suoi cambiamenti siano stati un ancora di salvezza. Dopo 20 anni continuare, senza un'evoluzione sarebbe stata dura, e ciò secondo me avrebbe provocato la sicura morte del fumetto in questione.
Le sue sono storie comunque personali (infatti questa è un'altra delle critiche che le viene fatta: di aver troppo "spersonalizzato" il protagonista della serie, e quindi d'altro canto personalizzarlo).
Solo che ciò non le basta: vorrebbe rivoluzionare ancora di più la testata, vorrebbe svelare alcuni particolari del passato dei personaggi (cosa sulla quale non sono totalmente d'accordo), ma non può farlo; non è lei a decidere; non dimentichiamoci che il Dylan Dog ha un curatore, un supervisore ed un editore.
E ciò appunto le va stretto: testimonianza è il suo ultimo viscerale albo appunto OLTRE QUELLA PORTA. Qui mette in discussione tutti i rapporti che in questi anni si sono creati fra lei autrice ed i personaggi. Leggere per credere, si parla anche del suo "odio" per Groucho.
Inoltre ho letto sopra che si contesta il fatto che la Barbato giochi sporco, nel senso che ci vuol far credere che ci sia Groucho nella sala operatoria.
Non ricordo in quale albo però, anche Sclavi fece la stessa cosa. Non vorrei errare ma penso sia LA IENA.
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