Cravenroad7

Ciao a tutti e soprattutto a Rrobe.
se mi sono deciso a scrivere su questo forum è per due motivi.
il primo è che poter parlare direttamente con gli autori di un fumetto è cosa rara (specialmente per me che seguo il fumetto americano) e piacevole, il secondo è che John Doe mi ha davvero stregato!
L'ho scoperto neanche un mesetto fa durante le vacanze, quando di solito mi sfizio a provare nuovi personaggi che non conosco grazie alle raccolte. ho cominciato quindi a leggere John dai numero 7-8-9 della raccolta 3. sono impazzito. nel giro di un paio di giorni mi sono recuperato tutta la serie (tranne il numero 18).
premetto che sono un lettore vorace di fumetti da sempre (ora ho 32 anni) e che durante la mia adolescenza mi ero dilettato nel disegnare fumetti (a proposito, nel 92 io e il vostro alessio fortunato avevamo vinto ex equo il primo premio di EXPOCOMICS a bari! salutatemi alessio che è migliorato moltissimo negli anni e che mi fa venire un pò di nostalgia per aver mollato il disegno) e quindi ritengo di essere in grado di giudicare un fumetto sia a livello di sceneggiatura che di disegni, non foss'altro per la quantità enorme che ne leggo.
John doe è DAVVERO originale.
Dall'Eura non me l'aspettavo affatto, era l'unica casa editrice che mi sono sempre rifiutato di seguire perchè "datata", persino + datata della bonelli (che grazie a dio si è saputa ringiovanire negli anni).
Sono un appassionato di cinema e il vostro amore per il linguaggio cinematografico traspare in ogni numero.
i disegni sono tendenzialmente sempre buoni e anche quando non sono di mio gusto, la sceneggiatura e i dialoghi salvano il tutto.
questo amore folle è stato però un tantino minato dal cambio di stagione col numero 26.
devo dire che ci sono rimasto abbastanza male e non certo per il vostro "colpo di testa" (apprezzatissimo in generale) quanto per la scelta di trasformare john in morte.
se a un bastardo dal cuore di ghiaccio (ma in fuga e forse addirittura un pazzo che si sta sognando tutto) ci si poteva affezionare o meglio immedesimare, come si può sperare che ci si affezioni a un'entità divina?
non so, adesso john mi fa lo stesso effetto di THOR il dio del tuono.
non mi tocca minimamente. lo sento talmente lontano che finisco per parteggiare per M e pestilenza.. ma d'altronde credo sia proprio quello che vogliate voi. Di meccanismi e tecniche di scrittura vorrei capirne quanto voi ma io sono fermo all'ottagono magico e alle figure archetipali.
detto questo devo però ammettere, che siccome scrivete da paura [:)]
i numeri 27 e 28 già mi stanno facendo cambiare idea.. leonida donna però non ve lo perdono!! [:D]
saluti
Paolo

P.S: comunque dovete essere DAVVERO bravi perchè ho passato la suddetta raccolta n?3 a un mio amico che si è già innamorato di john senza neanche aver terminato ancora la prima delle tre storie!! [:)]

a proposito..
la lettura di "morte di un piccolo dio" mi ha fatto realizzare una cosa.

sbaglio o una buona dose di ispirazione per il soggetto di john doe provengono da PREACHER di garth ennis?
l'uomo in fuga da "un'alta sfera" (dio in quel caso, morte nel vostro), con amici cazzuti che gli coprono le spalle al momento del bisogno e la strafottenza con cui tratta con entità che gli sono superiori..
ma quest'ultimo particolare mi ricorda tantissimo anche john constantine (e non certo il kianu reeves del film ma sempre quello di Ennis col dito medio alzato contro il diavolo in persona), così come anche l'utilizzo che john doe fa dei suoi amici (che gli devono dei favori) per poi scaricarli malamente o addirittura causandone la morte.. MOLTO john constantine... [;)]
ci ho azzeccato?
comunque sia come sempre nelle cose che riguardano i processi creativi, io ritengo che la caratteristica principale dell'arte sia di sintetizzare in qualcosa di nuovo, elementi già esistenti (qualsiasi cosa "elementi" possa significare). per cui la mia non era affatto una critica, anzi!

per me john doe e detective dante sono la VERTIGO italiana, e la cosa non mi può far altro che piacere.

ciao stone benvenuto [:)]
sono contento che sempre più gente segue jd...sto raccogliendo adesioni al PPRT (partito per il ritorno di tempo) sei dei nostri? [:D]

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...pensa ad una frase originale, pensa ad una frase originale...

azz volevo caricare un'immagine

Domane e perplessità piuttosto pertinenti che ci siamo posti anche noi.
Inutile negarlo: il nuovo John Doe è un personaggio più "lontano" di quello precedente.
Ma è anche un personaggio infinitamente meno solo.
Io sono dell'idea che in una serie moderna, più che la forze del singolo protagonista, valga la forza di tutti quello che gli sta inorno.
Sin dalla prima stagione abbiamo sempre lavorato su un nutrito parco di personaggi ma è con la seconda che abbiamo dato alla serie un taglio decisamente più corale.
Certo, JD è il protagonista ma allo stesso tempo è anche e solo una "forza", un vettore che si muove all'interno della storia e che influisce sulla ita dei comprimari.
Pestilneza, Morte, Leonida, Palomar e via dicendo, avranno sempre più risalto nel contesto generale e speriamo che questo, più che allontanare lettori, li avvicino.

Tanto per fare un esempio con le mie care serie teevisive, Buffy di suo è un personaggio interessante ma non eccezionale.
La Scooby Gans (tutti gli amici ch si pota dietro), i suoi avversari e le relazioni tra di loro, sono invece la cosa migliore dell'intera serie.

Per quanto riguarda Constantine.
Abbiamos empre detto che è stato un punto di riferimento stabile nella creazione di JD, come anche il lavoro di Ennis in generale

grazie mille delle risposte roberto [:)]
ovviamente le mie erano domande e riflessioni da neofita perchè non ricordavo di aver letto in nessuna prefazione sui numeri di john doe un vostro accenno a constantine, forse ne avete parlato qui sul forum che però io ho scoperto solo ieri. Ma ripeto, tutto voleva essere meno che un "commentino acido" il mio; tutt'altro. adoro la vertigo, adoravo il constantine di ennis, adoro john doe in quanto evoluzione originale di alcuni concetti che mi piacevano di quegli albi.
hai perfettamente ragione sul discorso della coralità.
credo sia proprio questo senso di leggere le storie non di un solo personaggio ma di un "universo" che mi sta facendo cambiare idea negli ultimi numeri, sul nuovo corso. Se continuate così, vi auguro spin-off di personaggi comprimari, come è successo per legs weaver e come succede da secoli in america. [;)]
e poi.. particolare mica da nulla:
non vogliamo parlare della "continuity" molto all'americana della vostra serie nonostante il "formato bonelliano"?
una piacevole novità di cui (da quel che so, ma potrebbe sfuggirmi qualcosa) solo nathan never in italia era un esempio.
insomma un cocktail di cose che mi piacciono tutte e che anche il pubblico italiano classico (il target bonelliano abituato a infinite serie sempre uguali a sè stesse) imparerà ad amare, sono certo.
John doe è una serie con potenzialità di acchiappare sia il target bonelliano che noi vecchi lettori della corno e dei fumetti americani.
per cui in bocca al lupo davvero!

per quanto riguarda invece detective dante (è grazie a lui se ho scoperto john doe) ti scrivo nella sua sezione del forum.. [:D]

immagino che non sarete presenti alla fiera del fumetto qui a milano oggi e domani, visto che mi hai risposto qui sul forum, vero?
ciao, Paolo