Nel tempo libero spesso scrivo racconti. Mi piace veramente molto scrivere. Ne ho scritta quasi una decina. Non mi cimento mai in un genere e l'horror non l'ho quasi mai provato. Volendo postare un mio racconto ho scelto quello un pò più fantastico di tutti.
Lo scrissi un anno e mezzo fa, quindi non so proprio come sia adesso...Bo'.
SIA IL SOGNO IL SOGNATORE
A volte ci si rende conto che non esistono certezze, verità. Tutto ti si può ribaltare contro. Tutto ciò in cui avevi creduto fino a quel momento si trasforma in una semplice illusione. E? proprio questo che è successo al povero Michele, il vero protagonista della nostra storia.
Michele Zaccaria, quello ? strano?. E? un ragazzo problematico, ha sedici anni ed è stato cacciato da numerose scuole. Molti lo credono pazzo e forse lo è veramente?
I suoi genitori sono morti in un incidente d?auto. Andavano troppo veloci e poi?Boom! Un camion gli va addosso, la loro macchina si ribalta. BOOM! Addio mamma, addio papà. Molte volte se lo chiede, Michele, perché non era anche lui in quella macchina. Ci stava per andare?Ma poi non è salito. A volte nei sogni immagina di esserci salito e di morire con i suoi genitori, forse gli sarebbe piaciuto di più. Vive con sua zia, una vecchia noiosa, zitella, pettegola. Forse non gli fa comodo avere in casa Michele. Cosa avrebbe detto la gente? Le persone parlano, le persone giudicano e lanciano giudizi infami e affrettati senza approfondire la situazione. Ma perché vergognarsi di Michele, vi chiederete voi?
Michele?E? un mostro. Almeno è visto così. Sempre emarginato, sempre?? Diverso?. Inutile dire che non ha amici, nemmeno uno. Vive nella solitudine più totale, passando giornate a sfogliare con il telecomando la TV, ad appisolarsi sul letto, sul divano, sul tappeto, su un cuscino. Che schifo di vita.
Doveva trovare un diversivo, non credete? Qualcosa che lo facesse uscire da tutto questo. E così l?ha fatto con Rudy, Tina, Luca.
Sono delle persone della sua stessa età con cui va infinitamente d?accordo. Ci parla continuamente. Cinema, tv, vita quotidiana, cibo, prof. ... Si diverte con loro.
Ma peccato che Rudy, Tina e Luca non esistano: vedete, se li è inventati lui. Solo e disperato ha incominciato a crearsi mentalmente i suoi amici ideali e poi gli ha dato un aspetto, un volto, un corpo. Rudy è simpatica, non troppo carina, ma è una persona con cui si può discutere per ore e ore. Ci parla a volte anche in classe, mentre la prof. spiega?I suoi compagni lo guardano, lo squadrano, ridono, lo prendono in giro.
Tina, invece è carina. La sua ragazza ideale. Bionda, degli occhioni dolci dolci azzurri, non troppo alta?Veste d?azzurro, è sempre felice, spensierata, allegra.
Infine c?è Luca, quello con cui parla di ragazze. Luca gli ha rivelato più volte di essere innamorato di Rudy. Perfetto, si dice Michele, tu stai con Rudy io sto con Tina.
Cantano, intonando ( più volte stonando) canzoni. Escono. Luca gli suggerisce sempre quando viene interrogato. E? così bravo che nessuno lo sente.
Per Michele sono più veri di tante altre persone. Ormai non ha più la concezione di ciò che è reale e ciò che non lo è. Il vicolo tra sogno e realtà è assai sottile.
Non gli importa di quello che dicono gli altri, lui non è pazzo. Le volte che si mette a ridere in classe a crepapelle ( per la bellissima barzelletta di Rudy) e tutta la classe lo guarda con imbarazzo. Ridono di lui. E che ridano pure, pensa Michele. Io sono invisibile per loro. E? come se non esistessi, come se fossi uno spettro, un ricordo?
Ma si può vivere un?intera vita nel sogno? Michele a volte se lo chiede. Ne parla spesso con i suoi tre amici?Ma loro gli dicono che non sono un sogno, che sono veri.
Sì, veri! A volte si arrabbia, Micky, solo lui è vero. Loro sono??Sono qui dentro? dice Michele indicandosi la tempia col dito. Ma a volte Rudy, Tina e Luca non lo accettano, vanno oltre. Si mettono a prenderlo in giro?Lui non ci crede. Stanno dentro la sua mente e di conseguenza conoscono tutti i modi in cui lo possono ferire. Ma perché lo fanno?
L?altro giorno ci ha litigato. Hanno parlato dei genitori, lo hanno fatto! Gli hanno ricordato dell?incidente. Ma perché? Stanno uscendo dal suo controllo, non riesce più a fermarli.
Così ha detto basta.
Il 20 Novembre Michele decide di cancellarli. Vede i suoi compagni di classe, li vede così?normali. Vuole essere come loro. Sta in classe e cerca di seguire la lezione, ma Rudy, Tina e Luca lo chiamano. No, non li deve sentire, deve stare attento: loro non sono reali! Non sono reali! Resisti: non gli rispondere.
? Michele!? Lo continuano a chiamare, invocando il suo nome.
? Basta!? Urla Michele. ? Basta! Andatevene via!? Silenzio. Si rende conto di aver urlato e di essere ancora sotto lo sguardo di tutta la classe.
Ma in compenso i tre amici immaginari non si sentono più. Così vive la sua prima giornata normale, dopo tanto tempo. Cerca di ridere alle battute che fanno gli studenti in classe, segue la lezione, interviene. Uno, due giorni! Tre, quattro, cinque giorni!
Una settimana normale. Non si sente più diverso. Ma poi succede qualcosa?
Sta in classe, prendendo gli appunti di arte, quando ad un certo punto guarda la sua mano che impugnava la penna e si rende conto che sta diventando invisibile.
Urla, ma non sente il suo urlo. Cosa sta succedendo? Corre via dalla classe. Mentre corre si sente sempre più leggero, poi arriva in bagno e si guarda allo specchio: sta svanendo.
? Cosa mi sta succedendo?? Urla. ? Aiuto!? Non lo sente nessuno.
Come se fosse uno spettro, un fantasma.
? Qualcuno mi sente! Aiuto! Aiuto!? Piange, si dispera, alla disperata ricerca della sua immagine nello specchio, è completamente invisibile.
? Aiuto!? Poi sente la voce di Rudy, Luca e Tina.
? No! Non voglio il vostro aiuto, andatevene, voi non siete reali, voi non esistete!?
Poi Rudy si avvicina a lui. ? Ti sbagli, Michele!?.
Michele li guarda con uno sguardo spaventato?E? atterrito, fermo?
? Cosa vuoi dire??
? Guarda verso lo specchio? gli dice Luca.
Michele guarda e fa un urlo. I tre amici non sono invisibili, loro si vedono, loro ci sono?
? Che cosa vuol dire? Perché io sono invisibile e voi no? Perché??
? Tu dici più volte che noi non esistiamo? dice Tina ? Ma sei proprio sicuro che siamo noi a non esistere? Insomma chi ti dice che noi non abbiamo inventato te??
No! Non è possibile. ? Chi ti dice che noi, perché ci sentivamo soli, non ti abbiamo creato??
Michele indietreggia. Non può essere, non può essere. Lui vive, ha vissuto...E poi urla:
? Io esisto! Non sono morto! Io esisto! Sono reale!?
? Michele, guarda!? Dice Luca, indicando lo specchio.
Michele si avvicina allo specchio che incomprensibilmente proietta una serie d?immagini assai familiari, dove vede qualcosa di spaventoso.
I suoi genitori stanno salendo in macchina?E? il giorno dell?incidente! Gli chiedono se vuole un passaggio. Michele conosceva già la storia, ora gli avrebbe detto di no.
E invece non è così! Michele gli dice di sì, sale nella macchina e poi?BOOM!
Lui era salito in quella macchina, i sogni che faceva erano la realtà?Lui era?Morto!
BOOM!
La macchina si ribalta. Grida.
BOOM!
Rudy, Tina, Luca?Loro sono i vivi, coloro che sognano, e Michele è il sogno.
? Tutte le cose che pensiamo più certe sono altre da quello che crediamo?
( Luigi Pirandello)
FINE.
P.S.: Dimenticate quello che ho scritto! E' il risultato di ore di chimica!
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Sangue di giuda!
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