<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by triss</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Il_volo_dello_struzzo</i>
<br />Triss oltre a mancare le "regole",a DyD mancano pure le idee,cosa che li porta a pubblicare in edicola storie banali che un tempo sarebbero state scartate.
Siccome con l'attuale parco di sceneggiatori il massimo che si può ottenere è una storia bella ogni 4/5 che fare?
Io preferirei vedere una novità (ad esempio la storia lunga,non è nemmeno un idea trasgressiva,visto che può durare un numero definito di albi e poi tornare alla normale serie) anzichè leggere una storia normale/banale come quelle attuali, una storia con in mezzo qualche vecchio personaggio riproposto x salvare la baracca o storie "cloni" dei vecchi capolavori.
Una ventata di novità si, andrei in edicola sicuramente con più curiosità. Poi magari non la gradisco,però apprezzerei sicuramente il gesto.
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Dylan- Ken,al surreale
c'è un limite.
Ken- Credi davvero?
Dylan- No.
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Ho capito che intendi. Ma, credimi, alla lunga si rivelerebbe un vicolo cieco anche la ricerca di novità.
Quello che leggiamo da circa 60-70 numeri se non di più è un dylan che è andato progressivamente perdendo la vena originaria, tanto da creare nel lettore la "sindrome" del "tutto fuorché sia diverso".
è una reazione spontanea.
Ma Manfredi in MV dimostra come la battaglia del Little Big Horn, tema trito e ritrito nel mondo del western, possa dire ancora qualcosa di grandioso a livello di capolavoro.
L'originalità è nel modo di narrare anche una storia identica alle altre. Anzi, qui vi è l'identità della serie: saper narrare anche le stesse storie.
Solo tu puoi cambiarmi
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Sicuramente è una reazione spontanea,sono daccordo,è proprio l'amore x DyD che ci (mi) fa reagire in questo modo. E' la voglia di non voler più vedere il personaggio di storie che conservo nel cuore protagonista in storie che sembrano sceneggiate spesso dai Vanzina.
Io mi accorgo quando un albo è scritto col cuore e quando non lo è o quando lo è troppo forse (v. ultimo albo..).
L'identità di una serie dici,sta anche nel saper narrare le stesse storie,è vero,io aggiungo con lo stesso amore,con la stessa passione. Allora non avrei nulla da ridire. Io ho detto + volte che preferisco una storia mediocre con un soggetto ispirato ad un romanzo (v. Daisy e Queen) ad un albo mediocre ma con soggetto inventato.
Se vedessi la passione uscire fuori da storie anche già intraviste in passato,con gli stessi personaggi,sarei il primo a dire: però..ci hanno messo il cuore.
Oltre la Morte è un seguito di una delle storie più belle. Che azzardo fare un seguito di Memorie dall'invisibile! Eppure la classe si è vista pure in quel seguito.
Per questo,leggendo un albo scritto col cuore ogni 4/5 mesi,chiedo una novità,sperando come sempre negli sceneggiatori/soggettisti. Ultima spiaggia forse. Però c'è poco da fare,è un periodo troppo nero.
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