Cravenroad7

quoto piddu.... sono assolutamente favorevole e speranzoso di vedere piu' spesso xabaras rompendo quella profezia... inoltre potrebbero succedere anche degli scontri a distanza non e' detto che si debbano incontrare per forza........

Ciao a tutti! Sono un nuovo arrivato, con calma mi presentero' perche' al momento sono un po' di fretta. [;)]
Per ora c'e' una cosa che mi preme dire...proprio prorpio nessuno ha riconosciuto la donna in sala d'aspetto? Vi siete dimenticati tutti dello stupendo "il treno dei dannati"? Andate a guardare le ultime vignette... [;)]

D.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Per ora c'e' una cosa che mi preme dire...proprio prorpio nessuno ha riconosciuto la donna in sala d'aspetto? Vi siete dimenticati tutti dello stupendo "il treno dei dannati"? Andate a guardare le ultime vignette...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> l'avevo pensato anch'io, però poi ho guardato, ma non credo sia lei (anche se le assomiglia molto).

credo proprio che devo rileggerlo almeno un'altra volta..



"Vai, credi e lotta, ma sopratutto AMA. E se ti dicono che amare è un delitto, ama il delitto e sarai innocente".

Bella gente come sempre vengo qui ogni tanto..
Volevo dire..
Che senso ha questo albo? Che senso ha se Paola giustamente rimane una sceneggiatrice (la migliore) di DYD?
Allora se il senso della storia (l'abbandono di Paola) è falso..allora pure le emozioni alla fine della lettura sono false?

Magari questi questiti sono già stati snocciolati ho letto solo 5 pagine di discussione perchè ho problemi con l'adsl...

Albo stupendo cmq. Però appunto mi rimane questo senso di "falsità".




Il Volo

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Dylan- Ken,al surreale
c'è un limite.
Ken- Credi davvero?
Dylan- No.

Non credo che Paola un giorno verrà qui a spiegarci la storia, non è da lei, come non è da nessun autore spiegare la propria storia e secondo me fa benissimo.
Qualcuno ha detto che la donna è quella del "treno dei dannati", ma forse potrebbe avervi ingannato il tratto di un piccatto che all'epoca era già cambiato. E poi, molto spesso, le donne dei disegnatori si somigliano tutte: guardate Cossu o Freghieri...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Daniel</i>
<br />Ciao a tutti! Sono un nuovo arrivato, con calma mi presentero' perche' al momento sono un po' di fretta. [;)]
Per ora c'e' una cosa che mi preme dire...proprio prorpio nessuno ha riconosciuto la donna in sala d'aspetto? Vi siete dimenticati tutti dello stupendo "il treno dei dannati"? Andate a guardare le ultime vignette... [;)]

D.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Era già stato detto credo nel topic delle domande alla BARBATO....[8D]

se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto il tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore

Confermo ho fatto la domanda a paola sul perchè ha fatto tornare quella donna,perchè quella è la donna ideale di dylan come si spiega sullo speciale il treno dei dannati,quindi rappresenta tutte le donne di dylan

"Io sono il foglio di carta sulla strada che a ogni soffio di macchina o di camion si erge e grida credendosi una spada:io sono quel foglio di carta e niente più"(Tiziano Sclavi)

concordo assolutamente con il pensiero di raziel, un albo davvero bellissimo: appena lo si ha finito conviene rileggerselo, interpretando e cercando di dare un senso a tutta la vicenda. La figura del dottore è quella che (almeno per me) rimane meno ben definita, se tutti gli altri personaggi posso identificarli (brunetta-donne di dyd; informatore-barbato)quello del chirurgo mi lascia un po' più in dubbio, e se fosse qualcuno che cerca di interagire con il lavoro della barbato? (sclavi?) non posso saperlo, ma sicuramente albi dalle molteplici interpretazioni sono molto interessanti, se poi sono conditi da momenti di vera poesia benvenga!!!!
oltre la soglia dei 200 numeri abbiamo avuto il 2001odissea nello spazio versione dylandogiana. ad una seconda lettura (immediatamente successiva alla prima) si scoprono tutta una serie di cose alle quali non si aveva badato (noi guardiamo la mano destra di un prestigiatore e quello ci frega con la sinistra.. oggi più che mai: barbato for president!!


peccato per la copertine.

123e4 ha gli artigli come un gatto 3e 4e 5e 6 fossi in te io scapperei 6e 7e 8e 9 vorrei tanto essere altrove...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylan7679</i>
Io leggo Dylan da quasi 20 anni,dal primo numero e leggendo quest'albo ho pianto ,ho pianto perche' Paola mi ha fatto ricordare quello che ero quasi 20 anni fa...mi ha fatto tornare alla mente quei momenti,la mia adolescenza ,il tempo che e' passato ,attimi accompagnati e scanditi dalle storie di Sclavi,dal "Il Lungo Addio" ,da "Oltre la morte",sensazioni che da anni non riuscivo piu' a rivivere ed e' per questo che la ringrazio dal piu' profondo del mio cuore.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Come ti capisco.
Io lo leggo da un po' meno di te... 13 anni.
Non mi ha mai stancato, anche le storie meno ispirate... e penso proprio che non mi stancherà mai.
Anche a me questo albo ha fatto lo stesso effetto tuo. Non ho pianto, ma quasi. Ho rivisto tutti questi anni, la mia adolescenza, le estati, gli inverni...
Grazie Paola per aver scritto questa storia, per aver avuto così coraggio.
Spero che inizi un periodo ancora migliore per Dylan Dog.

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.

Dopo aver disertato l'edicola il mese scorso, e il numero forse lo recuperero' nel mercatino dell'usato, sono uscito per comprare quest'albo incuriosito dalle decine di messaggi in questo forum e nelle varie ML.
Prima di scrivere ho voluto leggere le vostre opinioni, e devo dire che sono d'accordo con tutti.
Avete tutti ragione insomma.
Quest'albo secondo me è la perfetta antitesi del famoso\famigerato numero 200. Il n.200 è nato per essere capito e amato, è stato scritto con mestiere e mettendoci il suo talento Paola ha commosso praticamenti tutti.
Nel 200 Paola ha tirato fuori tutte le sue doti comunicatrici.
Quest'albo invece è la sua antitesi, è criptico, volutamente poco dylaniato, anche poco commerciale direi, non ricorre a tutte quelle banali invenzioni narrative del 200. Ed è per questo che ad alcuni è piaciuto, ad altri no, e altri ancora mi scrivono in email chiedendomi se è vero che Sclavi è morto.
La vera Paola Barbato è indubbiamente questa, una scrittrice molto criptica e contorta, volutamente autoreferenziale, cosa comune credo per chi soffre di mal di vivere.
Di Paola c'e' tutto, la sua natura intellettuale espressa con le metafore dantesche e pirandelliane del bosco e degli specchi, c'è il suo mal di vivere, espresso in una persona morente, c'è la sua vita privata rappresentata da chi tenta di salvarla. E c'e' Dylan Dog ovviamente, il suo lavoro, con cui metanarrativamente dialoga.

Ho da anni espresso i miei dubbi sulle storie "citazionistiche" quindi preferisco questa sfuriata di originalita' contorta e poco comunicativa piuttosto che albi tipo "24 ore per non morire".
Preferisco un albo cosi' quindi, anche se al posto di dyd ci fosse stato un altro personaggio, sarebbe stato lo stesso.
Ho l'impressione che Paola senta il peso della responsabilità di poter scrivere dyd a suo piacimento, cosa forse non concessa a tutti, o cosa forse non alla portata di tutti (penso a questa seconda opnione).

Concludendo ribadisco: avete ragioni tutti: la storia è bella perché sintetizza l'empatia tra scrittrice e fumetto, ed è brutta perche' poco comunicativa.
Un capolavoro (in qualsiasi arte) riesce in entrambe le cose.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
...e altri ancora mi scrivono in email chiedendomi se è vero che Sclavi è morto.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

sei diventanto San Pietro? [:D]

_______________________________________
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Napoleone, Il Forum: http://www.forumfree.net/?c=26913

Brendon, Cavaliere di Ventura http://www.forumfree.net/?c=36761

ahahh, quello è Fumettioriginali

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mirco</i>
<br />
Dopo aver disertato l'edicola il mese scorso, e il numero forse lo recuperero' nel mercatino dell'usato, sono uscito per comprare quest'albo incuriosito dalle decine di messaggi in questo forum e nelle varie ML.
Prima di scrivere ho voluto leggere le vostre opinioni, e devo dire che sono d'accordo con tutti.
Avete tutti ragione insomma.
Quest'albo secondo me è la perfetta antitesi del famoso\famigerato numero 200. Il n.200 è nato per essere capito e amato, è stato scritto con mestiere e mettendoci il suo talento Paola ha commosso praticamenti tutti.
Nel 200 Paola ha tirato fuori tutte le sue doti comunicatrici.
Quest'albo invece è la sua antitesi, è criptico, volutamente poco dylaniato, anche poco commerciale direi, non ricorre a tutte quelle banali invenzioni narrative del 200. Ed è per questo che ad alcuni è piaciuto, ad altri no, e altri ancora mi scrivono in email chiedendomi se è vero che Sclavi è morto.
La vera Paola Barbato è indubbiamente questa, una scrittrice molto criptica e contorta, volutamente autoreferenziale, cosa comune credo per chi soffre di mal di vivere.
Di Paola c'e' tutto, la sua natura intellettuale espressa con le metafore dantesche e pirandelliane del bosco e degli specchi, c'è il suo mal di vivere, espresso in una persona morente, <b>c'è la sua vita privata rappresentata da chi tenta di salvarla</b>. E c'e' Dylan Dog ovviamente, il suo lavoro, con cui metanarrativamente dialoga.

Ho da anni espresso i miei dubbi sulle storie "citazionistiche" quindi preferisco questa sfuriata di originalita' contorta e poco comunicativa piuttosto che albi tipo "24 ore per non morire".
Preferisco un albo cosi' quindi, anche se al posto di dyd ci fosse stato un altro personaggio, sarebbe stato lo stesso.
Ho l'impressione che Paola senta il peso della responsabilità di poter scrivere dyd a suo piacimento, cosa forse non concessa a tutti, o cosa forse non alla portata di tutti (penso a questa seconda opnione).

Concludendo ribadisco: avete ragioni tutti: la storia è bella perché sintetizza l'empatia tra scrittrice e fumetto, ed è brutta perche' poco comunicativa.
Un capolavoro (in qualsiasi arte) riesce in entrambe le cose.

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bè penso che questa parte doveva essere evitata!

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<b>In questa firma ci dovrebbe essere una frase di Groucho, ma non so quale mettere!</b>

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mirco</i>
<br />ahahh, quello è Fumettioriginali
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Tu sei SanPietro che ha le chiavi dle paradiso...mentre fumettioriginali è San Pietro Balzano protettore dei disegnatori

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