<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dr. Hicks</i>
<br />sn d'accordo con rimatt quando parla di "restrizioni" politiche... solo che scendendo nello specifico, dyd è di sinistra ed è una cosa innegabile secondo me..
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Non tanto evidente. Ti spiego subito perché. Cmq lo si veda Dylan dog trasmetteva, filtrava ideali condivisi, per questo definiti sociali.
Il partito politico invece ritaglia di netto questi ideali e li definisce, al contrario, in posizioni concrete, di principio, dalle quali nasce il proprio vincolo e la propria identificazione in quanto "partito".
Gli ideali di DYD non sono di sinistra; forse sarebbe più corretto dire che assomigliano a certi idealismi di "sinistra", ma questa è già una forte concessione.
Che poi si sia appurata la posizione a chiare lettere di Sclavi suggerisce che la posizione politica sia quella. Ma Sclavi nello scrivere seppe mantenere un'aura di segreto, ecco perché parlo di "filtro".
Un'opera letteraria, a seconda della sua impostazione, deve fare sempre i conti con moralismo e politica. Quando questi sono manifesti impedisce all'opera di far spaziare il lettore, che in questo caso diventa un pensatore, il soggetto che s'interroga.
Politica e moralismo non suscitano interrogativi ma soltanto contrapposizioni per questo è meglio tenerli fuori e parlare di "socialmente condivisibile".
Le "accettate" come in Doktor terror sono assolutamente fuori luogo come il qualunquismo sui telefonini ne Il "progetto" e ne IL GIGANTE.
Diventa antiletterarietà rozza.
PS: non credo che siamo off-topic più di tanto. Quando una "citazione" fa discutere si entra nel vivo di ciò che dovrebbe essere un forum: comunicazione.
Solo tu puoi cambiarmi
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