Mah devo dire che questo albo mi ha soddisfatto abbastanza. Certo, una storia assolutamente non dylandoghiana, privata dell'ironia e dei significati intrinsechi del personaggio, un soggetto molto da thriller (a partire dal titolo), alcune incongruenze nella trama (secondo me in parte spiegabili dal fatto, come ha detto The Imp, che il vecchio Barrett fosse convinto che gli spiriti antichi avrebbero fermato l'innocente)... però... la sceneggiatura è avvincente e "viva", e la storia, nel suo piccolo, ha una certa sua atmosfera. Insomma, gli darei un 7 tondo.
Un valore aggiunto di questo albo secondo me sono i bellissimi disegni di Bigliardo. Mi piace molto del disegnatore la caratterizzazione che fa di Dylan... belli i disegni del Dylan "affannato".
Quoto in toto rimatt!
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
Il suo Dylan ha uno sguardo da ragazzino che ricorda quello dei tempi migliori: sperduto, innocente, gentile, timido e sbruffone allo stesso tempo. Insomma, mi piace molto la sua "idea" dell'indagatore dell'incubo. Trovo che questa sua ottima capacità di rendere Dylan sia però spesso vanificata da sceneggiature assai poco dylaniane, come questa: non brutta, in sé, ma poco in linea con lo spirito di Sclavi e del vero" DyD. Date in mano a Bigliardo una sceneggiatura di alto livello e vedrete cosa saprà realizzare.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Marco.
"Pensate a cose straordinarie, saranno loro a portarvi in alto."
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