"L'uomo di plastica". Discreto debutto di Enna per Dylan Dog.Una storia,come gia' giustamente sottolineato,dal sapore chiaverottiano.Almeno nella sua parte migliore.Pur senza entusiasmare,perche' si poteva rendere il tutto piu' vibrante...la sceneggiatura fa il suo dovere di intrattenimento leggero con una trama brillante per l'atmosfera e l'immaginazione,e un po' meno nella costruzione...alquanto prevedibile,e un finale tirato via per i capelli.Comunque non altera la sensazione di aver letto una storia abbastanza piacevole.
"Fantasma cercasi". Mmm...mmm,vabbe'.Penso di poter affermare che e' una storia,diciamo cosi'...di relativo interesse.Male eh,decisamente male.Alcune trovate non proprio indovinate,penso all'arma di Wells su tutte e il "grande" mistero del fantasma,di cui ci si disinteressa in tempi record.Una sceneggiatura che cerca chiaramente di virare sull'aspetto brillante,simpatico...ma con risultati modesti.Quasi era piu' a suo agio con Groucho che con Dylan,ma senza realmente convincere. Dylan tra l'altro,lontano parente del personaggio che conosciamo in una vicenda che fa fatica a svilupparsi e ad andare avanti senza annoiare.Ripeto...male.Spiace per Faraci.
"L'alchimista". Sulla scia dell'altra storia,si conclude male questo maxi.Ruju con "L'alchimista" confeziona una storia di straordinaria noia e inconsistenza.Difficile salvare qualcosa,e in situazioni come queste trovo che la sua ripetitivita' nel cercare mostri,demoni dai nomi piu' o meno brillanti,abbia una sorta di effetto terapeutico da riscontrare in storie realmente efficaci e appassionanti.La storia della piccola ladra,una pseudo parodia di "Caccia al ladro" tra l'altro,poteva portare da sola a un racconto migliore e piu' "quadrato" rispetto a questo confusionare e ben poco interessante "L'alchimista".
In definitiva,un Maxi mediocre in cui spicca...ma solo perche' le altre due sono pochissima roba,la prima storia di Enna.
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