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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mar gen 30, 2024 10:46 am 
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Ecco quello che pensavo di Oppenheimer, subito dopo la visione:

Per me Oppenheimer è un film che toppa l'ABC della narrazione, principalmente per colpa di un montaggio inutilmente contorto e pretenzioso che a me ha respinto dall'inizio alla fine. Per esempio la scelta di dividere i piani temporali grazie all'uso del bianco e nero è patetica ed è una resa totale del regista, che consapevole di non essere stato in grado far capire quando e dove si svolge l'azione, ricorre ad uno stratagemma furbetto. Questo perchè MANCANO DEL TUTTO le scene di raccordo di montaggio, che diano un po' di respiro allo spettatore. Il ritmo è sempre teso, monotono e stancante, mai un cambio di registro, ed è basato tutto su continui e ripetuti scambi di battute a effetto che dovrebbero essere brillanti ma che al massimo irritano.
La colonna sonora è tesissima ed è SEMPRE presente durante i dialoghi, SEMPRE, anche quando i dialoghi non prevedono nessuna tensione.
Gli attori -tutti bravissimi- sembrano costipati (ma questa è una costante nei film di nolan) e sono tutti fuori ruolo. Gli attori con nolan performano sempre col freno a mano.
La maggior parte dei personaggi non vengono nemmeno introdotti, ma si presume che lo spettatore sappia almeno a grandi linee di chi si stia parlando. Se non fossero personaggi reali con un background reale, ma ci si basasse soltanto su quello che viene messo in scena, il 90% dei personaggi sarebbero incomprensibili.
Infine c'è un anticlimax tremendo dopo la
Spoiler!
scena della bomba, la più bella del film, dopo la quale non te ne frega più niente del processo e delle cazzate burocratiche, e invece nolan ti tiene sequestrato per un'altra mezz'ora buona di nulla
.
È un film pieno zeppo di criticità, pensato male e messo in scena peggio. Inoltre al 98% è composto da mezzibusti e primi piani, quindi chi dice che va visto al cinema perchè "le scene visivamente impattanti bla bla bla" mente spudoratamente.

C'è stata una sequenza di massimo 5 minuti in cui i protagonisti parlavano al tavolo: il montaggio era normale e si soffermava su di loro per anche più di 1 secondo e mezzo, e la colonna sonora era assente. In quel momento mi è sembrato di stare guardando un film vero. Peccato che è durato 5 minuti.

Per me bicciatura totale, film indigeribile.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mar gen 30, 2024 11:13 am 
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Gli Spiriti dell'isola.
Questo è un film (che vidi all'uscita, quindi non l'ho fresco fresco) che invece mi piacque tantissimo.
In film maturo, intelligente, profondo come pochi.
Dello stesso regista avevo già visto "in bruges" e "sette psicopatici", entrambi che mi erano piaciuti con riserva. Qui secondo me raggiunge una maturità artistica insperata.
Il film ruota intorno -concettualmente- al tema dei rapporti di potere nelle relazioni interpersonali, in un contesto al limite del claustrofobico in cui le relazioni sociali sono limitate e addirittura forzate.
I personaggi sono quattro in tutto, tutti caratterizzati divinamente, ben sfaccettati e approfonditi. I personaggi di contorno fanno da sfondo, ma sono altrettanto divertenti e folcloristici.
La cosa impressionante è l'empatia che si prova per tutti e quattro i personaggi principali: sebbene ognuno, nell'avvicendamento dei fatti, prenda una posizione ben definita sulla scacchiera, posizione in netto contrasto e avversione rispetto agli altri personaggi, comunque si finisce per provare empatia per tutti quanti, e si finisce col pensare "beh, almeno una volta nella vita sono stato sia Colin Farrel che Brandan Gleeson che Kerry Condon che Barry Keoghan". Non se ne condividono le posizioni, ma se ne capiscono le motivazioni e le intenzioni. Questo (la capacità di parlare in maniera universale attraverso i propri personaggi, in modo che chiunque possa rivedercisi) per me, è sintomo di grande maturità artistica ed è la caratteristica tipica dei classici: parlare dell'uomo in tutte le sue sfaccettature.
La regia è meno movimentata del solito, ma comunque molto solida e affascinante. Mai inutilmente ricercata.
Il ritmo è lento, ma di quella lentezza avvolgente e trascinante. Rimane comunque una struttura a commedia, quindi molto coinvolgente e mai troppo drammatica. Il film si prende i suoi bei momenti di puro divertimento.
La scenografia è magnifica, per chi ama quegli ambienti naturali (chi è stati in irlanda, potrà capire).
Le prove attoriali impressionanti. Colin Farrell sempre bravissimo, così come Kerry Condon e Barry Keoghan. Onestamente però è Brandan Gleeson che ruba la scena, interpretazione magnifica.
Insomma, un film che mi è piaciuto molto, mi ha fatto pensare molto anche dopo la visione, e che sicuramente mi ha lasciato un segno.
Ovviamente la tematica mi interessa molto, quindi con me ha fatto centro pieno. Però credo che chiunque non possa restare indifferente e possa rivedersi nelle dinamiche messe in scena. Per l'appunto, è un film semplicissimo da pensare ma difficilissimo da realizzare, capace di parlare dell'uomo e delle sue relazioni in toto.
Molto consigliato per quel che mi riguarda.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mar gen 30, 2024 11:37 am 
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Visto "il ragazzo e l'airone", ultimo di Miyazaki.
Visivamente è una gioia. Le animazioni sono straordinarie, in particolare le scene classiche "horror", inserite come sempre in maniera eccellente nella narrazione, visivamente magnifiche, straordinarie a livello di design e di realizzazione, che ti lasciano quel senso di malessere nelle budella e rimangono vivide e impresse nella memoria. Non che le scene bucoliche siano da meno, nemmeno quelle più intime e oniriche. Insomma, visivamente siamo nell'olimpo dell'animazione, ma questo lo si da ormai un po' per scontato (sbagliando).
La storia è bella. Punto. Nè straordinaria nè deludente.
Tornano alcune caratteristiche che mi piaccioni tantissimo di Miyazaki, come la capacità di inserire miliardi di personaggi (forse troppi a volte? il troppo stroppia?) tutti affascinanti, riconoscibili, adorabili. I cattivi non sono mai davvero cattivi (nonostante facciano cose perfidissime) e non meritano mai una punizione manichea. Questa è una caratteristica ricorrente dei personaggi negativi di Miyazaki che adoro.
Le citazioni sono infinite e io, che sono una pippa nel riconoscere le citazioni, me ne frego altamente.
Dico solo che in questo caso, è palese che Hayao abbia guardato tantissimo all'occidente, in particolare (scusate la bestemmia, ma a me è parso così) a un determinato tipo di cinema fantasy americano. Oltre alla chiarissima ispirazione a Alice nel paese delle meraviglie, in questo viaggio fantastico e surreale di formazione ho visto parecchie strizzate d'occhio agli USA, specie in alcuni elementi come il personaggio del demiurgo, il creatore di mondi (caratteristica tipica delle narrazioni epiche occidentali, totalmente assente in quelle orientali, causa cultura e miti religiosi differenti) dall'aspetto così "americaneggiante" (solo io ci ho intravisto un mezzo scopiazzamento di quella mezza cazzatona di Pagemaster?).
Palese inoltre l'omaggio visivo alla metafisica di De Chirico (uno dei personaggi si chiama pure Kirico se no sbaglio).
Ma insomma dai, di omaggi e citazioni frega meno di zero. Il fatto che l'autore abbia guardato tantissimo all'occidente emerge da sè.
La trama è davvero incasinata e se ci si aspetta di venire rapiti da questa, si potrebbe rimanere delusi.
Molti dei miei compagni di visione hanno detto che la prima parte è stata più noiosa, mente poi il film prende il volo. Per me è l'esatto opposto: la prima parte, lenta e avvolgente ma con quelle spizzate di tanto in tanto di curiosità e orrore, l'ho trovata ottima, poi, quando parte l'azione e l'avventura, ci ho visto un qualcosa di ridondante. La parte finale inoltre è molto anticlimatica.
L'aspetto visivo, di world building, di character design, di animazione, i colori, le musiche, eccetera... sono la vera anima della festa. Varrebbe la pena di rivederlo più e più volte solo per quello. Per quello e per le caratteristiche tipiche della narrazione dell'autore, come lo sviluppo adorabile dei personaggi primari e secondari, positivi e negativi, oltre alle situazione al limite dell'orrorifico e a una atmosfera generale trascinante ed evocativa all'inverosimile.
In definitiva, un gran bel film.
Se l'avessi visto da bambino, sarei impazzito.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer gen 31, 2024 5:55 pm 
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baubau ha scritto:
Ecco quello che pensavo di Oppenheimer, subito dopo la visione


a me è piaciuto, però mi è sembrato strano che abbia avuto tutto questo successo un film così pesante, probabilmente ha avuto la "fortuna" di essere contrapposto a il pessimo barbie... comunque oltre alla bomba c'è di più, ad esempio la scena chiave con un incredibile gary oldman :D

baubau ha scritto:
Gli Spiriti dell'isola..


apprezzo il regista e la coppia di attori fin dai tempi di "bruges" (bravissimo farrell), magica l'ambientazione, ho trovato un pò stridente la sceneggiatura sboccata (cazzo ogni tre per due) :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer gen 31, 2024 7:04 pm 
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Cita:
a me è piaciuto, però mi è sembrato strano che abbia avuto tutto questo successo un film così pesante, probabilmente ha avuto la "fortuna" di essere contrapposto a il pessimo barbie... comunque oltre alla bomba c'è di più, ad esempio la scena chiave con un incredibile gary oldman :D


pesante e pretenzioso. Come per "povere creature" (che almeno ha il pregio di essere altrettanto pretenzioso ma molto meno pesante) la mia teoria è che il grande pubblico -che è quello che conduce le danze, visto che mai come ora è la critica che va dietro al pubblico e non viceversa- non è (più?) in grado di distinguere il complesso e lo strutturato dal complicato e cervellotico, e quindi si fa abbindolare da roba che, alla fine dei conti, è solo robina.
I casting di Nolan poi sono leggendari, da quanto gli attori e la loro direzione sono impalpabili e monotone nei suoi film. Neanche mi ricordavo della presenza di Gary Oldman. Insomma, si capisce che non l'ho proprio digerito, visto che ancora mi irrita :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mar nov 19, 2024 9:36 pm 
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Visto "the substance", e niente, a me questi "film horror per chi non guarda i film horror" non vanno proprio giù, e li trovo svilenti per il genere.
A ben vedere, é tutto tranne un film horror: manca del tutto la tensione, manca la suspance e soprattutto manca quel senso di disperazione e di oppressione che distinguono il genere. A tutti gli effetti é un film drammatico con elementi visivi orroriferi. Non bastano due o tre deformazioni fisiche disgustose, né alcune trovate facilone atte a creare una repulsione che é del tutto fisica e automatica, e non mentale e psicologica (parlo delle scene delle unghi, dei denti e delle punture), per fare del film un horror.
Aldilà del genere, il quale scimmiottamento però non può che farmelo stare antipatico di base, é proprio un film vuoto, dove il messaggio (che più banale non si può, venduto in maniera grossolana un tanto al chilo e proposto talmente tante volte da risultare stucchevole) toglie il posto da protagonista ai personaggi, che risultano piatti, freddi e poco approfonditi (e non venite a dirmi che "eh ma guarda che é voluto perché il mondo in cui vivono é un mondo freddo e piatto" perché mi imbestialisco! Sono scritti male!) e non provi il minimo pathos né empatia né avversione né niente per loro, solo indifferenza.
In ottica horror poi, la prima cosa che si fa per rendere credibile il film é fare in modo che lo spettatore non abbia mai appigli per poter dire "qui il protagonista poteva fare questa cosa anziché quest'altra per evitare il pericolo" mentre qui la regista non se ne preoccupa minimamente, lasciando che la protagonista prenda le decisioni più assurde senza porsi problemi di nessun tipo.
Insomma, é chiaro che di horror ha solo lo splatter e il disgusto facilone di certe scene, per il resto cos'é? È un film davvero difficile da incasellare, che secondo me non sa neanche lui cosa essere.
A me ha lasciato freddissimo.

Visivamente é molto bello e la regista ha una gran mano, una gran tecnica e visione artistica.
Si scimmiotta il Kubrick di shining e arancia meccanica allo sfinimento, dai grandangoli sui volti alle palette cromatiche dei locali ad alcuni movimenti di macchina. La prima volta ho detto "caspita!", già alla terza avevo capito il giochino.
In ogni caso regia e fotografia sono davvero buone, pulite e morbide e stonano molto con una sceneggiatura davvero fredda che, si é capito, non mi é piaciuta per niente.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 1:12 am 
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baubau ha scritto:
Visto "the substance", e niente...


...e (quasi) niente di quello che hai scritto mi vede d'accordo :roll: .
A me The Substance è mediamente piaciuto - non come mi era moooooolto piaciuto Poor Things-Povere Creature, per ragioni parecchio differenti.

The Substance non è un horror tanto per cominciare: è un film pop-grottesco ad elevata carica parodica, con elementi di base fanta-horror (piuttosto kitsch e volutamente pacchiani, non di certo credibili fanta-sottigliezze biochimiche certificate da Harvard feat.NASA). Tutto spiattellato in massima evidenza senza margini di dubbio o chissàcosa da scoprire... tranne come andrà a finire... degenerando, ovviamente 8-)
Anche certi effetti speciali sono dozzinali, molto sul trash, come le bio-metamorfosi della fase finale che tracimano appunto più in una parodia di Elephant Man che in contro-ritratto da brividi di Dorian Gray che non voleva invecchiare.

La sceneggiatura è "fredda" fino all'assurdo proprio perché non ci si deve immedesimare con personaggi simili di pura plastica, nelle loro idiozie, scelte sballate, ed assenza di credibilità: ti pare per esempio verosimile che la protagonista non abbia rapporti socio-umani con nessuno nella pellicola a parte il produttore? Né amici, né parenti, né amanti - tranne il toyboy ballerino finito male - e l'unico abbozzo del relazionarsi con l'esterno è il vicino di casa coglione? Se volevano fare un horror da immedesimazione avrebbero scelto altre chiavi, mica la versione monster-freak del Bagaglino come nello show finale? :roll:

Il film parodizza fino alla farsa da favolaccia nero-fucsia il culto dell'immagine in un certo show-system - tra l'altro datato, perché ormai comandano più gli smart-social sul web che la tv nazionalpop, la quale invece qui domina tra lustrini e lavaggi di cervello nella cafonaggine più tamarra da starlette usa&getta- non doveva imboccare di fatto alcun messaggio :| .
La proliferazione deforme di mostruosità e metastasi è in un certo senso la giusta nemesi di chi basa tutto proprio sull'immagine a partire dal botox; non c'è da vedere altro nel decorso della trama, che secondo me anzi poteva essere gestita in meno tempo a livello di sceneggiatura, perché nella prima parte indugia troppo in alcuni passaggi superflui ed ovvi.

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Ultima modifica di wolkoff il mer nov 20, 2024 2:35 am, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 1:20 am 
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[...] Comunque ti ringrazio per aver scritto qui, visto che di solito nessuno parla più di cinema (attuale) nel nostro forum

Aggiungo soltanto che la settimana scorsa ho visto anche Longlegs con molte più aspettative rispetto The The Substance, e la delusione è stata di gran lunga maggiore, per quanto letto un po' in giro
Spoiler!
Il nuovo Silenzio degli Innocenti, strillato a nove colonne! :o :o :o

e per le super-cazzole pipponesche di una certa critica impegnata, che vede capolavori anche di fronte a film passabili o poco più, che adesso possono sembrare dei nuovi "classici" soltanto di ripiego alla pochezza di quello che passano in giro normalmente i circuiti mainstream...

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 10:34 am 
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wolkoff ha scritto:

La sceneggiatura è "fredda" fino all'assurdo proprio perché non ci si deve immedesimare con personaggi simili di pura plastica, nelle loro idiozie, scelte sballate, ed assenza di credibilità: ti pare per esempio verosimile che la protagonista non abbia rapporti socio-umani con nessuno nella pellicola a parte il produttore? Né amici, né parenti, né amanti - tranne il toyboy ballerino finito male - e l'unico abbozzo del relazionarsi con l'esterno è il vicino di casa coglione? Se volevano fare un horror da immedesimazione avrebbero scelto altre chiavi, mica la versione monster-freak del Bagaglino come nello show finale? :roll: .


Che non sia un horror é palese (manca, banalmente, la paura), che però scimmiotti alcune trovate in chiave horrorifera (e non farsesca) é altrettanto palese. E la cosa mi irrita, perché lo fa male e in maniera facilona. Ma questo é l'ultimo dei problemi del film.

Il problema principale é che i personaggi sono zero, vuoti, carta velina (anzi, Velina) e plasticosi.
Puoi fare un film senza approfondire i personaghi? Avoja!
Peró se rinunci ai personaggi, devi darmi qualcos'altro. Può essere un intreccio narrativo appassionante. E qui non c'é. Può essere azione. E qui non c'é. Può essere umorismo o comicità. Può essere tensione o paura. Può essere qualsiasi cosa, ma qui non c'é niente di niente!!!
L'unica cosa che c'é é: lo stile. La messa in scena é stilosa. Fine. Lo stile e il messaggio si mangiano tutto e non lasciano spazio a nont'altro.
Se non hai mai visto un film dell'orrore rimarrai shockato dal body horror, dalle unghie che si tolgono e dai denti che cadono (wow, che impegno), se hai frequentato un po' l'ambiente li troverai svilenti (perché, come già detto, sono buttati là in maniera talmente gratuita e senza una costruzione di tensione attorno che possono soltanto fare schifo).

Per questo non accetto che mi si dica che i personaggi sono di plastica volutamente perché il mondo in cui vivono é di plastica. Per poterti permetterti di scrivere dei personaggi di plastica, avresti dovuto darmi molto altro in fase di scrittura.
Per me sono solo scritti male.

Resta che il film non é orrendo e non fa incazzare come mi fece "poor things" : non é pretenzioso e non é noioso. Si guarda volentieri e (a meno che non si é totalmente a digiuno di horror r splatter) non lascia niente. Un bicchier d'acqua spacciato per champagne, tutto qua.
Se non fosse stato così incensato dalla critica, avrei detto "un filmetto piccolo piccolo con una gran bella messa in scena".

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MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 10:54 am 
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L'unica cosa che mi ha davvero stupito e dove la regista ha davvero colpito a segno é: é un film pieno di nudi bellissimi, corpi femminili perfetti, eppure non si prova il minimo erotismo o la minima eccitazione vedendoli, ma si prova quasi repulsione, come se non ci fosse poi grande differenza tra il corpo magnifico della protagonista giovane e il corpo distrutto e schifoso di lei vecchia.
Entrambi ti provocano la stessa repulsione, entrambi sono belli alla stessa maniera.

Questo é dovuto alla freddezza della sceneggiatura e a come vengono messi in scena questi corpi, ed é palesemente una scelta consapevole e riuscitissima.
È un po' poco per elevare il film a chissà cosa, ma va detto che é una scelta molto azzeccata.

Lo stesso effetto mi aveva fatto poor things, solo che lì non credo fosse un effetto ricercato :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 11:21 am 
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Visto che è risorto il topic del cinema, di recente che mi è piaciuto posso citare My Old Ass, nella sua semplicità un film pulito lineare, molto carino. Forse mi è piaciuto più di quel che vale, ma di sicuro la distribuzione italiana che neanche lo porta al cinema lo svilisce oltremodo.

E visto che si cita Poor Things a profusione, innegabilmente gran bel film, ma gli ho preferito Kinds of Kindness, folle, esagerato, cinema puro.

The substance l'avevo adocchiato, poi ho deciso che non mi convinceva...

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 11:49 am 
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Credo di essere l'unica persona al mondo a cui non é piaciuto poor things, ma anzi l'ha trovato irritante per vari motivi (ho scritto una rece qui sul forum a riguardo).

Ultimamente ho visto terrifier 1,2 e 3.
Un po' una cacatona tutti e tre, ma una cacatona divertente e divertita. Visivamente, soprattutto nel primo, é palese l'omaggio alle pellicole b movie di una volta.
La storia é il più classico dei classici degli slasher, compreso ciò che negli slasher non funziona: personaggi che cadono, che non oppongono la minima forza quando attaccati, che prendono scelte da decerebrati. Insomma quelle classiche cose che ti fanno dire "ma checcazzo fai?!" e che ti fanno pensare a mille modi per sconfiggere il mostro, ammazzandoti la tensione.
Sul terzo si spinge decisamente meno sullo slasher e molto più sull'horror classico:
Spoiler!
possessioni, demoni infernali eccetera
con scene devo ammettere molto impattanti e abbastanza inquietanti come su tutte
Spoiler!
la sequenza di sogno/visione dell'angelo con la maschera e la madonna che quasi si ritrae spaventata, insomma una roba più verso i film di esorcismi che verso i classici halloween o nightmare
.
Insomma, tre film carini da vedere ASSOLUTAMENTE a tempo perso, senza nessuna aspettativa, in quelle sere in cui non si ha niente da fare e uno ha voglia di un po' di budella e splatter, in abbondanza.
A me hanno divertito, la mia ragazza che non guarda horror si é cagata addosso.

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MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 12:04 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Vista l'uscita del remake de Il Corvo, che non andrò a vedere manco a pezzi, mi sono rivisto l'originale con Brandon Lee.
Aldilà che l'ho trovato migliore di come me lo ricordassi, con quell'atmosfera così sospesa, appannata, ovattata, con quella fotografia così strana e quella musica così straniante...
Aldilà di ciò, ma quanto é scritto bene? Ma quanto ci mette poco, due dialoghi in croce, due battute, un abbraccio e poco più, a delineare i personaggi?
Ma soprattutto come sono belli e accattivanti i personaggi, nonostante non facciano né dicano nulla di eccessivo per catturare lo spettatore, e siano SEMPRE coerenti con il contesto, con l'atmosfera, con le emozioni che il regista vuole trasmettere?
Penso che un po' la morte del cinema moderno (mainstream eh, se uno cerca un po' fuori dai circuiti classici c'é roba bellissima e incredibile) stia nell'aver perso la capacità di scrivere belle sceneggiature, senza dover strizzare l'occhio continuamente allo spettatore per tenere alta la sua attenzione.
Ne Il Corvo non c'é niente di tutto ciò, lo soettatore é rapito dalle immagini, dall'atmosfera, dai personaggi, empatizza con loro e prende parte alla loro missione.
La scena in cui il protagonista "salva" la madre della bambina che avevano "adottato" ha davvero una sensibilità e una maturità che in un film mainstream di oggi é impossibile trovare.
Non può piovere per sempre.
Grande riscoperta questo filmone.

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Per riagganciarmi a "the substance" e a come sia possibile fare un capolavoro senza nemmeno prendersi la briga di caratterizzare il protagonista: qualche settimana fa mi sono rivisto Mad Max: Fury Road e porca puttana, brividi come alla prima visione!
Il personaggio non esisite, é una maschera (letteralmente per più di metà film) che agisce di pura sopravvivenza.
Ma il mondo intorno a lui, tutto ciò che gli ruota intorno URLA personalità.
Azione, adrenalina, tensione, estasi visiva e registica, potenza...
Personaggi secondari bellissimi caratterizzati in 3 secondi da pochissimi dettagli.
Una storia d'amore e di speranza che nasce nel mezzo dello sterco e dell'aridità e della degenerazione e del putridume più totale.
Insomma dai, non c'é bisogno di scrivere il personaggio principale se é immerso in un mondo che ha così tanto carattere ed a una storia che é così tanto interessante e appassionante.
Per me trai migliori film d'azione di sempre e trai migliori film in generale degli ultimi anni.

Devo ancora vedere Furiosa, dire che le aspettative sono alte é poco.

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Località: Inverary 2.0
Poor things in genere non è piaciuto a chi si aspettava un trattato socio-moralizzante (nel 2023?) sui diritti dell'emancipazione sessuale al femminile Vs società patriarcale... perché di fatto il film mira ad altro, estendendosi.

Kinds of Kindness forse dovrei rivederlo: mi è piaciuto in generale, ma con qualche perplessità sui tempi morti e certe cose di cui la struttura per episodi non beneficia. Sembra in certi punti una semplice provocazione di Lanthimos nel tornarne agli stilemi dei suoi primi film, quando non aveva di certo un budget hollywoodiano - senza il quale Poor Things non avrebbe potuto essere realizzato. E parlando di sue vecchie pellicole, senza dubbio roba come Dogtooth gli è nettamente superiore.

En passant chiudo su The Substance, posto che Mad Max non c'entri nulla.
Già detto prima come il contesto di "plastica" contamini a 360° i personaggi, che pertanto NON sono tenuti ad esser né complessi né profondi né capaci di evolversi. Pensare all'eroe/eroina è controproducente, quando si tratta di "un caso" estremo messo alla berlina. Vedetela più come un danzante videoclip fastoso e tamarro, è quello il taglio del film, un apologo delirante con carne sgusciante al posto del silicone. Normale che i personaggi siano solo dei figuranti in questo teatrino, che vorrebbe rappresentare a livello mediatico un certo showbusiness malato di glamour luccicante, portato al parossismo del suo lato più torbidamente grottesco. Quando ho visto certe deformazioni, non so perché, mi è venuto in mente il clip apocalittico di Black Hole Sun dei Soundgarden, come degenerazione di una certa società patinata mediamente idiota from California...

babau ha scritto:
Che non sia un horror é palese (manca, banalmente, la paura), che però scimmiotti alcune trovate in chiave horrorifera (e non farsesca) é altrettanto palese.


Per quello dicevo che è anche una parodia stile videoclip, mica va preso sul serio.
Una parodia simil-farsesca anche della profusione di sangue e mutazioni di un certo filone horror, specialmente nello show finale. Non sempre quegli elementi vanno visti in chiave horror: se adoperati in un certo modo portano al disgusto, che è ben diverso dalla paura, e mira appunto ad una chiave ben più grottesca :3 .

babau ha scritto:
L'unica cosa che mi ha davvero stupito e dove la regista ha davvero colpito a segno é: é un film pieno di nudi bellissimi, corpi femminili perfetti, eppure non si prova il minimo erotismo o la minima eccitazione vedendoli, ma si prova quasi repulsione


Appunto, la repulsione è la prima conseguenza del disgusto in generale.
Anche la bellezza, una volta contaminata nella sua origine non suscita più richiami erotici quanto istintiva repulsione... perché il film ti fa vedere a livello fanta-biologico da cosa è costituita la materia della bellezza in sé, e come facilmente si possa disfare... :3

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