Ho letto quest'albo più o meno una settimana fa ed era così brutto che ho sentito il bisogno viscerale di registrarmi al forum e scriverci qualcosa. Anche perché mi sa che se importuno un'altra volta i miei amici con l'ennesimo sfogo non mi parleranno più.
Questo albo è molto particolare, ricordo che il primo albo pubblicato con la nuova curatrice aveva un testo lunghissimo nell'Horror Post. Spiegava che a novembre sarebbe uscita una trilogia di albi introspettivi - ricordo fosse questa la parola usata per descriverli - ed avevo seriamente altissime aspettative per questa cosa perché Dylan Dog che fa introspezione psicologica ha la possibilità di essere veramente figo, mi piace quella robaccia, e dati i diversi mesi in anticipo con cui era stato fatto l'annuncio io avevo già messo le mani avanti e avevo già immaginato un'intera epopea ai limiti del reale. Però forse quello è colpa mia.
Non aiuta che questa storia è uscita a ridosso di Xenon! - per via delle sue diverse "
scelte stilistiche" mi immaginavo che finalmente qualcuno s'era preso la briga di mettere nero su bianco che Dylan ha problemi a relazionarsi con gli altri. Ovviamente la storia, come ben sapete, parlava di altro. Però m'era rimasto il sogno che forse, un giorno, qualcuno avesse il coraggio di criticare quanto fossero forzate le relazioni e che la testata ne gioverebbe molto se non fossero obbligati a metterci una relazione amorosa ogni singola volta - ci sono delle storie che non ne hanno assolutamente bisogno e se provassero ad inserirne una finirebbe molto male.
La storia che non ne ha assolutamente bisogno in questione è questa qua. Ora ditemi voi da casa a cosa serviva la relazione fra Dylan e Mary Ann? A convincerlo a recarsi nella villa? No perché è stato invitato dal padrone di casa. All'inizio dice che non è il suo tipo ma poi cambia idea, perché? Dylan non fa praticamente niente, se quelli della casa sono sogni e non hanno ricorrenza nella realtà allora per Mary non è successo niente che potrebbe averle fatto cambiare idea. A differenza di tutte le altre sgangherature o come si chiamano, una relazione non è qualcosa da tirare fuori ogni tanto come qualche battuta o come un tesserino scaduto, se fatta male può risultare forzata o addirittura inquietante per i lettori. L'ho sempre trovato assurdo, Dylan Dog ha sempre avuto un tono moralista, che sia fatto bene o male non importa per quello che voglio dire, è strano che non abbiano mai voluto fare qualcosa a proposito del consenso e di come
metabolizzare il rifiuto. Però no bisogna metterci scene di sesso quando non servono perché se no i fans di vecchia data s'arrabbiano - come se non s'arrabbiassero per storie d'amore assurde vicino così da sfociare nel sessismo. Ovviamente mi duole chiarificare che non sto puntando il dito contro gli scrittori, tutte queste vengono più dal fregarsene di scrivere qualcosa che abbia senso più che da visioni conservative tradizionaliste.
Quando sono arrivata alla parte dove fanno sesso mi ricordo di aver imprecato ad alta voce - il problema è che lo stavo leggendo a scuola durante un ora di buco, perlomeno la professoressa non m'ha sentito perché se no sarebbe andata a finir male. Che crudeltà essere ragazzi.
Sempre e comunque, piuttosto e anzicheno, la trama non parla solo di questo. Come ho già detto mi piace leggere gli Horror Club, leggendo tutto lo spiegone sulle AI mi aspettavo che fossero il tema principale. Però si parla dello specchio di Attraverso lo Specchio e di drammi familiari, l'AI non ha alcuna valenza se non costringere tutti a rimanere in casa e di mostrare la storia strappalacrime di Mary Ann a Dylan. Entrambe cose che con un po' d'inventiva potevano far fare allo specchio e togliere di mezzo l'AI, le cose o le fai bene o non le fai, non introdurmi un concetto che ha la possibilità d'essere figo e poi rifiutarsi di usarlo e ritornare sul buon vecchio Dieci Piccoli Indiani che io m'arrabbio come una iena porcaccia della miseriaccia ladra.
Fino ad ora siamo a zero su due: l'albo era stato pubblicizzato come d'introspezione e non c'è introspezione, hanno detto di parlare di AI e non parlano di AI.
Prima di partire con un altro rant lunghissimo volevo dire che il laptop della Apple che ESPLODE m'ha fatto ridere molto più del dovuto. In più c'è un fottutissimo riferimento ai My Little Ponies qua dentro.
Ecco volevo dire che mi sono accorta che manca il piccolo box in basso alle vignette, quello che dice "vedi Dylan Dog numero [x]", come se gli autori pretendessero che io abbia letto Attraverso lo Specchio. Effettivamente l'ho letto, ma per pura fortuna comprando un cartonato, però mettiamo per caso che io non l'abbia letto e nella collezione data in eredità da mio cugino manchi il numero 10. Tempo di spulciare i mercatini dell'usato e di leggere scan gratis diversamente legali su internet. Il discorso è un po' contorto però quello che sto cercando di dire è che sento un enorme rassegnazione in questo albo, ormai si sono arresi all'idea di nuovi fans e scrivano per quelli che ci sono già - e ci rimango male perché conto ancora come "nuovo fan", ho 16 anni per la miseria, potete non cercare di escludermi?
In questa storia però, non è un problema, perché non succede niente. Seriamente non succede niente. Lo specchio non aveva necessità di essere LO specchio - infatti non è nemmeno confermato che lo sia. La storiellina tipo Dieci Piccoli Indiani funziona perché sei lì che leggi e ti dici "ah il tizio per cui avevo sospetti è morto, mi sa allora che l'assassino è quest'altra tipa", la lunga attesa che fa impazzire i protagonisti. Invece qua succede tutto velocissimo e tutto alla fine, l'assassino si rivela praticamente da solo.
La cosa bella di Dylan, per me, non è tanto la battaglia contro i mostri ma l'indagine. Andare in giro per le biblioteche, chiedere a Groucho come cercare qualcosa su Google, prendere documenti che non dovrebbero essere accessibili al pubblico, chiamare la Trelkovski (mia adorata) e chiederle cosa fare. È figo perché te fai supposizioni e ipotesi assieme a Dylan, e scopri le cose assieme a lui. Recentemente invece ho notato questo trend di fare l'indagine bella e pronta e avere Dylan riunire tutti e spiegarla, mi sembra lo aveva già fatto in E poi non rimase Nessuno. Ora, non che prima fosse perfetto, il quinto senso e mezzo è sempre stato un perenne deus ex machina, però almeno c'era un tentativo. Però via va bene così.
Zero su tre, in sta storia non c'è nulla.
Riguardo ai disegni sono l'unica cosa carina, ho un debole personale con l'aspetto grafico di Dylan Dog, usare tre artisti diversi è un'idea carina. Anche Mari, che l'ho visto più criticato, m'è piaciuto: amo quando disegnano Dylan un po' bruttino e sull'orlo di una crisi di nervi.
Per concludere, ad un certo punto avevo la convinzione che la cosa meta e figa fosse che la storia fosse scritta da un'AI allenata con storie di Dylan Dog, spiegherebbe molte cose, invece no i crediti sul retro della copertina parlano chiaro.
Ora me ne vado che mi si ghiaccia il tè.