Cravenroad7

Che dire, veramente un albo bello, bello, bello. Ovviamente, albi così non diventano le colonne della testata regolare, ma diventano albi BIS, non sia mai! Una domanda amara che mi sono fatto alla fine della lettura: io odio il concetto di what if, ma da albi come questo sembra quasi che siano l'unico modo per dire qualcosa di diverso sull'universo dylaniato, e la cosa mi preoccupa non poco. Poi penso che, forse, basterebbe che gli autori si impegnassero un pochino di più, e la vita torna a sorridermi!

Buongiorno,
riprendo quello che ho scritto ieri sera, collegandomi a ciò che hai affermato: è davvero possibile che una testata si imperni sui "what if" ?
"Lettere dall'Incubo" è stata pubblicata nel Maggio 2024 nella collana Color Fest , mentre "Orrore tra i ghiacci" è stata pubblicata nel Luglio 2024 nella collana regolare; questo significa che in tre mesi i curatori hanno ritenuto opportuno pubblicare ben due storie ambientate nell'Ottocento, una ambientata nel 1889 e una ambientata nel 1899, senza nessuna compatibilità tra i due mondi delineati.
Posso comprendere gli Universi paralleli, il Tribunale e l'Entropia, ma secondo me una collana necessità di un solido "ordinario" su cui imperniare lo "straordinario", altrimenti si corre il rischio, a mio avviso, di perdere l'identità del protagonista, perso tra avventura distribuite nello spazio - tempo, senza la possibilità di costruire o consolidare linee narrative o personaggi secondari.

@Baron

Dopo quasi 700 storie con marchio DD direi che è più che fisiologico pensare di sballottarlo tra un "what if" e l'altro, come jolly da piazzare in qualsiasi contesto pseudo-orroroso. Già la diffrazione tra Old Boy 80s-90s Vs serie regolare nell'eterno presente fa capire come alla fine Dylan si possa impiegare in qualsiasi epoca/veste. Basta saperlo scrivere, e non è poco. Non penso venga intaccata la sua identità anche perché è molto più plastica di quello che sembra, in mano ad autori diversi.

Sono ossessionati dall'epoca Vittoriana? Beh, questo deriva in parte anche da un certo retroterra letterario, e anche perché fa abbastanza figo vedere Dylan-dandy holmeseggiare in quel periodo di gotico andante. Speriamo che comunque sappiano affacciarsi anche in altri contesti, ma non aspettarti qualcosa tipo saga/linee narrative coese, spalmabili su più episodi, perché NON NE SONO IN GRADO, né a livello di programmazione né di ideazione.
Abbiamo già visto in questo senso i pastrocchi delle meteora, della season#666, o le divagazioni perenni di Bilotta, che non si prende la responsabilità di proseguire la narrazione della sua stessa creatura.

Nonostante ci sia quella mezza dozzina di collane su cui cimentarsi, meglio lasciare tutto nell'ambito dell'autoconclusivo, perché fa parte del DNA del personaggio, e perché fa fare meno DANni agli autori

Avvocato, ti rendi conto che hai appena dato speranza allo Stato Brado???????!!!! Fraaa, cacato al di fuori dell"astropuzzoooo!!!! Recchioni fatto popò

Baron Karza scusami, mi dispiace permettermi e non so nemmeno come dirlo carinamente, ma un albo così va celebrato indipendentemente dal fatto che sia legato a qualcosa nell' orizzonte spaziotemporale, o che lo sia in futuro o che il protagonista sia Dylan Dog o chiunque altro.
È da vivere come una botta e via, anche se non si è i tipi da una botta e via (c'è sempre tempo per capire che anche una botta e via può essere soddisfacente!).
È un diamante e a mio parere non si possono aggiungere dei "ma" o dei "se".
(Ma se vuoi aggiungili )

Io spero

SPOILER
che questa storia abbia una citazione, da qualche parte, in qualche tempo, nel mio futuro e nella mia vita, perché io questa ragazza del mese (o del secolo) l' ho adorata. È la prima volta che l'amore di un albo del nostro indagatore, diventa (nella mia testa) un vero amore e una vera storia.
Lei è fantastica, intelligente, emancipata, gagliarda.
Ho temuto e immaginato che finisse così, ma io (come lui) aspetterò sempre che arrivi a bussare un giorno alla sua porta.

Allor. Ho letto le altre risposte a questo messaggio e non ho notato una importante critica: il "what if" nella fiction nasce per tre fattori:
1. L'elemento più importante del fumetto: si tratta di un fumetto impegnato sulla storyline? I what if non funzionano, perché è tutta un'altra roba; si tratta di un fumetto basato sulle scene di combattimento e la regia? I what if non interessano perché cambiano poco; il tuo fumetto piace per i personaggi e come interagiscono? Ecco, lì è dove funzionano (anche per questo il what if è diventato comune nei fumetti di supereroi).
2. Riempire un vuoto: ok, figo Dylan e il veliero e tutte le robe che s'inventa Recchioni, ma onestamente è da un po' che si percepisce una certa monotonia in DYD, non importa quanti 6 ci metti davanti. Invece di distorcere quello che c'è già per cercare di renderlo a forma di "nuovo", perché non uscire proprio dagli schemi nati 38 anni fa e raccontare un mondo costruito dalla base alla fine, che sicuramente può incuriosire di più il lettore abituale?
3. Se Dylan fosse in un mondo postapocalittico stile Mad Max, non potrebbe più essere Dylan? Se Groucho fosse in un universo magico medievale, non potrebbe più essere Groucho? Se Bloch fosse letteralmente dentro Psycho, non potrebbe più essere Bloch? Se hai risposto ad alcuna di queste con "no?? È un personaggio slegato dal suo mondo" allora direi che un what if è fattibile

Sì, non ci sono mai a recensire ma se si tratta di dibattere salto al volo come un avvoltoio, ciao ciao!

Sai di aver detto una cazzata mastodontica quando Nove "suca" Mila ti scrive un messaggio.

"Litigare"? "Cazzata mastodontica" ? Bevetevi un Estathè che passa.

@Bertuccia In effetti è piaciuta anche a me, evoca atmosfere gotiche che ho trovato raramente in Dylan Dog, tuttavia proprio il fatto che resti un corpo estraneo rispetto alla maggioranza degli episodi a me dispiace. Condivido il tuo giudizio su Grace ma l'impostazione dell'albo rende improbabile una ripresa del suo personaggio.

@Wolkoff Non mi rende entusiasta nemmeno la diffrazione temporale tra regolare e OldBoy, nonostante abbia apprezzato molto le storie di quest'anno della seconda testata. Posso condividere il discorso che tu facesti a Maggio e cioè che il Color Fest è sperimentale e quindi non deve stupire la presenza di vicende a se stanti, ma non apprezzo che questo avvenga sulla regolare. Per il resto concordo su tutto, anche se la saga della Meteora in se stessa non mi dispiacque, almeno fino al 399 e seguenti, albi che non incontrano il mio gusto.

Baron Karza

@9k
Sfido qualcuno a capire dove voglia andare a parare la tua disamina, se pro/contro qualcosa... ma aggiungo soltanto che se si comincia a parlare di fumetti di supereroi impigiamati mmmerigani siamo completamente fuori strada per i paragoni con l'andamento di DD - infatti il crossover con Batman è un mezza beotata.

Dylan che fa il Mad Max è Mad Max disegnato col volto di Rupert Everett nel setting di Brendon che rutta in faccia ad un baffone spiritoso. Non è il remake de La Cosa ambientato in epoca Vittoriana con Dylan figurante.





Non ho capito mezzamazza, ma se serve gigioneggiare in toscanismi finto-adolescenziali mi tiro indietro...

Ho scritto un messaggio di scuse a Karza perché effettivamente anche se puramente per scherzo dirgli che ha detto una cazzata non è carino, però non ha mandato il messaggio perché CR7 da telefono è molto bizzarro.

Scusa di nuovo.

Difatti temevo non fosse chiaro, ma non mi veniva in mente maniera migliore di spiegare. Per riassumere:
Dylan Dog come fumetto si presta bene al what if perché presenta tutte le caratteristiche che l'hanno fatto nascere nel fumetto (poca importanza del setting ma molta dei personaggi e le loro relazioni, il bisogno di rinnovare le cose dopo anni e dei personaggi storici che funzionano da soli) - tutte le varie critiche fatte in precedenza dagli altri sono giuste, ma mi sembrava importante menzionare che comunque è sempre stato così e ha senso come direzione per DYD. I supereroi sono un esempio di tipo di fumetto dove i what if sono comuni.
Spero sia più chiaro, altrimenti sentiti libero di chiedere ché ci tengo a farmi capire.

Sugli esempi, sono... sono esempi. È per dire che i personaggi possono rimanere reali al loro concetto base senza bisogno di Londra e Craven Road.

Spero sia tutto chiaro, ciao ciao!

Dopo una seconda opinione, ho realizzato che forse è meglio la lobotomia.

Figurati, torniamo a Enna/Califano che meritano
Baron Karza

Sono d'accordo, ma fino ad un certo punto.
Il Dylan di Sclavi è molto più a scomparto "stagno" di altri, e senza determinate caratteristiche - setting compresi - si auto-aliena da sé al primo spiffero. Io sono a favore dei "what if" ma devono esser gestiti in modo congruo all'atmosfera ed al modo in cui si muovono i personaggi nel contesto... senza sbrodolare troppe tavole per farci vedere com'è Grouchous in epoca antico-romana, come tira a campare il generale Bloch sotto Napoleone, o come si procaccia clienti Bree-cconcella nelle borgate de Roma. Alla fine comunque conta sempre di più la storia dei figuranti, che dovremmo già conoscere, a parte il vederli ri-piazzati in un altro presepe a tema differente.

Per questo va bene tutto, ma Dylan che sostituisce il commissario Nico Giraldi o il Partigiano Johnny (come ho letto in un recente CF) anche no eh. Anche perché poi chi lo fa Bombolo/Venticello che se prende la solita pizza?

il link alla mia recensione:
https://www.youtube.com/watch?v=sd33Ug7 ... XNp4AaABAg