Cravenroad7

Pasqualone ha smesso di invecchiare, ha sempre la stessa faccia!

Senza scherzare, un vero signore: un tizio si è presentato da lui con TUTTI gli albi Bonelli sceneggiati da lui, e Pasqualone glieli ha firmati TUTTI. Aveva una borsa da palestra RIPIENA di fumetti. E da altre parti vedevi scritte tipo "massimo due albi da firmare", o, orrore supremo, "Offerta libera per farsi firmare gli albi"...

Il buon Ruju è sempre stato una persona amabile, a quanto ne so: sempre disponibile, mai polemico (né di persona, né sui forum), molto garbato. Lieto che si sia mantenuto tale.

L' offerta è atroce

L'offerta necessaria per la firma.

Sì, avevo capito.

Anche l'offerta attuale di Dylan Dog non scherza.

Ho voluto attendere un po' prima di rileggerlo ma resta consolidata la prima sensazione, ossia di aver davanti un ottimo soggetto che non ha trovato però uno sviluppo all'altezza.
Non lo ha trovato nella sceneggiatura, che avrebbe senz'altro giovato di cadenze più dilatate ( vedasi Dylan che nel giro di una manciata di pagine slitta da "vattene da casa mia, vecchio rimbambito" a "quanto amo rinunciare a tutto per te, dolce nonnino") e non avrebbe lasciato trasparire sequenze temporali mozzate con l'accetta, eventi sbrigativi in successione (tipo i 3 assistenti che muoiono in due pagine).
E non lo ha trovato neanche nelle mezze tinte di Roi, dal cui segno non traspare grande inquietitudine né trasporto, anzi ci vedo quasi un po' di fretta di arrivare alla fine.
Ottima la scrosciata di sangue dei Cestaro.
Per me è un 6+ ma è un peccato, perché la tematica poteva far salire il livello di molto.

L'indagine del mese è ottima, Dylan perfettamente nel personaggio coadiuvato da Groucho e Bloch a cui mancano apparentemente di antiemetici vanno in un cottage fuori Londra a seguito di una serie di morti legati a un vecchio di nome Hermann; scoprono che costui è (forse) il precedente proprietario e che si è lasciato sostanzialmente morire in una depandance poco lontano; semi mummificato, è rimasto in un limbo tra la vita e la morte in cui il suo lato avido di attenzioni esiste e porta scompiglio e morte nel mondo reale, mentre un lato buono, solamente ipotizzato da un Dylan forse eccessivamente buonista, lo ha richiamato in quella casa per rompere la maledizione. La vignetta finale suggerisce che il nostro eroe non ce l'ha fatta.

Dove sta il problema? Questa è la sinossi delle pagine da 87 a 98 del'albo in questione.
Il resto è, sostanzialmente, un preambolo iperdettagliato, con dei passaggi anche riusciti e avvincenti (la rana dalla bocca), controbilanciati da una serie di dialoghi rom-com non all'altezza tra Dylan e una insipida e antipatica ragazza del mese. Ottanta pagine di riflessione sul senso di colpa verso gli anziani bisognosi, Dylan che cade nella trappola perché "troppo buono" (parole di Bloch), ma ne esce perché, evidentemente, è anche un po' figlio di puttana quando vuole (par di capire).

Le due parti non combaciano, il cambio di passo e tono è stridente. Una parte così (scarsa) avrebbe necessitato di un finale diverso, meno "da giallo"; una seconda parte come quella chr abbiamo letto (bella), di una parte iniziale molto più corta.

Indice di gradimento bassissimo