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#452 - Un tranquillo venerdì di paura
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Mediocre (5) 28%  28%  [ 7 ]
Accettabile (6) 24%  24%  [ 6 ]
Buono (7-8) 16%  16%  [ 4 ]
Ottimo (9-10) 8%  8%  [ 2 ]
Voti totali : 25
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 Oggetto del messaggio: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: mer apr 24, 2024 5:19 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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MENTRE MADAME TRELKOVSKI CORRE UN PERICOLO MORTALE, DYLAN È ALLE PRESE CON UN ALBERGO CHE PARE PROPRIO INFESTATO DA UNA MALVAGIA CREATURA!


Immagine



DYLAN DOG
N° : 452
UN TRANQUILLO VENERDÌ DI PAURA




Soggetto: Simeoni Gigi
Sceneggiatura: Simeoni Gigi
Disegni: Brindisi Bruno
Copertina: Cestaro Raul, Cestaro Gianluca


Quando il maggiolino di Dylan rimane in panne ad appena un miglio di distanza dalla cittadina di Keswick, sembra un segno del destino: un’inaspettata occasione per Groucho per riallacciare i rapporti con Therese, proprietaria di un piccolo albergo e sua adorata… zietta?! Ma di fronte a una serie di sfortunati eventi, non ultimo lo strano suicidio dell’ultimo cliente di Therese, Dylan considera la possibilità che l’albergo sia infestato da un’entità malevola. L’unica risorsa per sbrogliare il mistero sembra essere Madame Trelkovski, inconsapevole del pericolo mortale a cui sta andando incontro…


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: gio mag 02, 2024 11:08 am 
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il link alla mia recensione!!!
https://www.youtube.com/watch?v=7KMO1W8xtTY

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: gio mag 02, 2024 1:39 pm 
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Iscritto il: gio nov 16, 2023 10:45 pm
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Lo leggerò domani per calarmi al meglio nella storia :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: gio mag 02, 2024 1:50 pm 
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Un gigantesco punto interrogativo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: ven mag 03, 2024 1:10 pm 
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Albo simpatico ma un po' troppo verboso; a primo impatto darei un 6, ma rileggo e poi mi dilungo.
Brindisi mi mancava.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: ven mag 03, 2024 10:58 pm 
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Ho appena finito di leggere.
Questo è un albo in cui succedono delle cose.

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 1:26 am 
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Inutile, infantile ed inerte :| .

In pieno stile Simeoni insomma, da quando ha abbandonato le pretese di indagine socio-impegnata. Quindi meno irritante di certi suoi trascorsi, ma ciò non toglie che trattasi di ennesima puerilerrima storiella da Piccoli Brividucci comodamente familiari (nel senso che sdoganabili sul divano+gazzosa in prima serata per Canale 5; Rete 4 sarebbe già troppo "scomoda"). Poche pretese, ma manco a provarci a scrivere qualcosa di significativo, qualche scena topica, no...eh... :roll:

Non diverte come (presunta) dark comedy, non suscita pathos quando vorrebbe - tramite le solite paturnie affettivore di Dylan corecore per i suoi conoscenti, ormai diventato un mantra inossidabile per gli autori più recenti - non porta a nulla nella sezione mystery giallognola... che più telefonata non si può. Si lascia leggere per togliersela davanti: una mogia sit-com prolungata da pagine e pagine di convenevoli e scambi ridondanti, per creare familiarità con cose che già sappiamo dalla prima vignetta.
Con meno sangue e meno battutine ipo-salaci avrebbe anche difficoltà ad esser pubblicata dalla Disney, tanto è scadente l'interesse medio che suscita in un lettore oltre la seconda (media?).

A parte i disegni, salvo solo il dinamismo di Groucho nei dialoghi, e poco altro.
Voto 5 ½



S ✧ P ✧ O✧ I ✧ L ✧ E ✧ R




La copertina è forse la cosa che mi è piaciuta di meno, o poco ci manca.
Non tanto per la fattura dei Cestaros, quanto per esser PESANTEMENTE out of topic, come il titolo, con aggravanti! :evil: :evil: :evil:

Ancora una volta il patetico manierismo citazionista della testata prende il sopravvento, ritorcendosi contro se stesso per la propria pretestuosaggine: cosa stramenghia c'entra citare il titolo di un famoso film incardinato sulla violenza estrema, ambienti selvatici, ritmi rutilanti come mood con una storia dove il personaggio più deteriore è una (presunta) zietta casalinga che bofonchia armeggiando tra pentole e pavimenti da lucidare per tutto l'albo, alias Clarabella sovrappeso starring in Arsenico e vecchi merletti?
E poi quanti 'venerdì' mancano agli autori di questa genialata per capire che la storia si svolge nell'arco di svariati giorni, ed il singolo venerdì di (MAQQUALE?????) di focus-paura non si riscontra da nessuna parte su nessun calendario degli eventi principali? Last but not least... la connotazione funebre/ospedaliera/magonistica del concept della copertina stessa, che c'azzecca pochissimo sia col titolo, sia col film, sia con lo spirito da dark comedy dell'albo... ma deve forzosamente ricongiungersi al nerdonismo da tardoni ultra40anni eletto dal Sommo Gegggno da Tor Fregnacciara, qui riciclato in omaggio per l'occasio.
Un trittico di pernacchie da oggi che è ormai sabato, e spero di non aver paura per un weekend che si preannuncia tranquillo :dito: .


Brindisi è uno dei miei 2-3 disegnatori preferiti e non si tocca: siamo di casa, e la qualità non si sfratta facilmente. Era da parecchio che non si vedeva da questa parti inedite, e tanto di guadagnato. Non vedo una particolare evoluzione nel suo tratto... tranne che nell'uso eccessivo dei retini, che dà un che di metallico e pixelato al tutto. Certe volte se ne trae vantaggio, nei dettagli a strati, certe volte no (specie nei primi piani/zigomi dei volti)... :3
Male la stampa di alcune pagine che non lo ajuta, slabbrando l'inchiostro come un toner in avaria (p. 96).

[...]

Sulla storia in sé non avrei molto da aggiungere. Come starter solito Maggiolone ko, solita magione fuori mano di provincia - stavolta in Cumbria, che confinando con la Scozia comporta comprimari parecchio scorbutici e tirchi, se non stronzamente avidi - e tanti riempitivi di convenevoli per introdurci la (finta) zietta di Groucho maiprimamenzionata, come se Dylan-Paperino fosse incappato in visita da qualche parente di Nonna Papera inventata per l'occasione. Un (Grande) Classico, insomma. :wink:

La co-protagonista non è divertente, né grottesca, né urticante come vorrebbe dipingerla Simeoni. Insopportabile sì, ma come personaggio delineato in maniera puerile e pedantescamente priva di spunti dal suo creatore, tra ciarle e moine. Inoltre imbocca ogni volta indizi sul suo malaffare e male-intenzioni di massima, dietro la parvenza da comare di ballatojo. Già a p.17 - quando Dylan rompe la busta della spazzatura - in pratica si capisce che sia lei la colpevole di tutte la 'mysteriossisime' dipartite accidentali dei vari mariti/partner/ospiti da cui ha scroccato benestanza, compreso il finto suicidio del (non più) povero Spottyside.
Quindi tenuta del giallo superba, brividoni e suspense, eh... tranne per Dylan ovviamente, che per arrivare a questa intricatissima conclusione ha bisogno di un'altra settantina di pagine, di portarsi la mignatta nera in casa ('vedova' sarebbe troppo... offensivo, per gli aracnidi), di metter a rischio la vita della Trelko, etc ... quando si dice "sono un ex poliziotto", un segugio cane come pochi a fiutare la pista... e senza pipparsela neanche! :?

La rete delle sua malefatte in trasferta a Londra è verosimile come un ipermercato in piena Soho (allora per quello prende l'auto di Dylan per la spesa? mai sentito parlare di consegna a domicilio? o forse la metro per incontrare il suo complice era troppo scomoda? :lol: :lol: :lol: ), ma se non altro tutto scorre in modo abbastanza innocuo, riempitivi inclusi per fare4cosette4 a casuccia. Evitabile la rimpatriata a distanza di quasi un decennio con la regazzetta aspirante-medium che ovviamente solo Simeoni ricordava (da un suo albo come tanti), ma forse anche qui occorreva un riempitivo per uscirsene col secondo sopralluogo da gita in Cumbria... non meno di 5hh d'auto da Londra, 'na cosetta a/r, tutto nello stesso venerdì, miraccomà :o

L'altra cosa che davvero non ho sopportato - a parte la combo titolo/copertina - è l'atteggiamento di Dylan verso metà albo, il clou (al negativo :x: ) la seconda vignetta di p.57.
Proprio no, non ci siamo: uno come lui, che ha patito dozzine di perdite, che incontra mostri, fantasmi, incubi e cadaveri in ogni dove da anni&anni, non può reagire in quel modo ultra-infantile e scomposto, al limite della violenza intimidatoria, contro una signora oltre la mezz'età strattonandola come un becero idiota qualsiasi, di prepotenza isterica, durante uno scambio pacifico a tavola. Posso capire tutto il (tentato) pathos per la prognosi delicata della Trelko, ma reagire in quel modo perché "scosso" è una vaccata come poche.
Questo è uno degli effetti collaterali di tutta quella torma di autori che pensano che ritrarre Dylan come fragilmente iper-sensibilerrimo chiagnonante comporti una maggiore umanità e credibilità del personaggio. Per me ciò rientra in quei fattori che stanno invece affossando la testata (anche) nella reggenza dei Baralzones, e scenette come questa, completamente out of character (se non out of context) lo esasperano nello stucchevole aggravato.

Senza più padri putativi, o mater ammorbanti... W l'idio-zia :tc:

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 10:43 am 
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Fra l'altro era davvero così strettamente necessario tirare fuori la Trelkie? Escludendo il bisogno della copertina ganza che non c'entra nulla, forse un "Facciamo fare un giretto di perlustrazione all'aspirante medium così lei è contenta che la faccio fare qualcosa, Therese è contenta perché vede che non c'è nessuna maledizione, Groucho è contento perché vede la su zia e tutto quanto si risolve in un pomeriggio" sarebbe stato più in linea con l'atteggiamento scettico che ha Dylan di solito - credo, forse, boh.
Perché la Trelkovski è un personaggio che tengo sul palmo della mano le voglio un sacco di bene e riesumarla per tre vignette non mi va giù. Potresti sostituirla con qualsiasi altra medium/sensitiva e "funzionerebbe" tutto lo stesso. E in queste situazioni non credo valga la pena ritirarla fuori.

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 11:24 am 
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wolkoff ha scritto:
Inutile, infantile ed inerte :| .

In pieno stile Simeoni insomma, da quando ha abbandonato le pretese di indagine socio-impegnata. Quindi meno irritante di certi suoi trascorsi, ma ciò non toglie che trattasi di ennesima puerilerrima storiella da Piccoli Brividucci comodamente familiari (nel senso che sdoganabili sul divano+gazzosa in prima serata per Canale 5; Rete 4 sarebbe già troppo "scomoda"). Poche pretese, ma manco a provarci a scrivere qualcosa di significativo, qualche scena topica, no...eh... :roll:

Non diverte come (presunta) dark comedy, non suscita pathos quando vorrebbe - tramite le solite paturnie affettivore di Dylan corecore per i suoi conoscenti, ormai diventato un mantra inossidabile per gli autori più recenti - non porta a nulla nella sezione mystery giallognola... che più telefonata non si può. Si lascia leggere per togliersela davanti: una mogia sit-com prolungata da pagine e pagine di convenevoli e scambi ridondanti, per creare familiarità con cose che già sappiamo dalla prima vignetta.
Con meno sangue e meno battutine ipo-salaci avrebbe anche difficoltà ad esser pubblicata dalla Disney, tanto è scadente l'interesse medio che suscita in un lettore oltre la seconda (media?).

A parte i disegni, salvo solo il dinamismo di Groucho nei dialoghi, e poco altro.
Voto 5 ½



S ✧ P ✧ O✧ I ✧ L ✧ E ✧ R




La copertina è forse la cosa che mi è piaciuta di meno, o poco ci manca.
Non tanto per la fattura dei Cestaros, quanto per esser PESANTEMENTE out of topic, come il titolo, con aggravanti! :evil: :evil: :evil:

Ancora una volta il patetico manierismo citazionista della testata prende il sopravvento, ritorcendosi contro se stesso per la propria pretestuosaggine: cosa stramenghia c'entra citare il titolo di un famoso film incardinato sulla violenza estrema, ambienti selvatici, ritmi rutilanti come mood con una storia dove il personaggio più deteriore è una (presunta) zietta casalinga che bofonchia armeggiando tra pentole e pavimenti da lucidare per tutto l'albo, alias Clarabella sovrappeso starring in Arsenico e vecchi merletti?
E poi quanti 'venerdì' mancano agli autori di questa genialata per capire che la storia si svolge nell'arco di svariati giorni, ed il singolo venerdì di (MAQQUALE?????) di focus-paura non si riscontra da nessuna parte su nessun calendario degli eventi principali? Last but not least... la connotazione funebre/ospedaliera/magonistica del concept della copertina stessa, che c'azzecca pochissimo sia col titolo, sia col film, sia con lo spirito da dark comedy dell'albo... ma deve forzosamente ricongiungersi al nerdonismo da tardoni ultra40anni eletto dal Sommo Gegggno da Tor Fregnacciara, qui riciclato in omaggio per l'occasio.
Un trittico di pernacchie da oggi che è ormai sabato, e spero di non aver paura per un weekend che si preannuncia tranquillo :dito: .


Brindisi è uno dei miei 2-3 disegnatori preferiti e non si tocca: siamo di casa, e la qualità non si sfratta facilmente. Era da parecchio che non si vedeva da questa parti inedite, e tanto di guadagnato. Non vedo una particolare evoluzione nel suo tratto... tranne che nell'uso eccessivo dei retini, che dà un che di metallico e pixelato al tutto. Certe volte se ne trae vantaggio, nei dettagli a strati, certe volte no (specie nei primi piani/zigomi dei volti)... :3
Male la stampa di alcune pagine che non lo ajuta, slabbrando l'inchiostro come un toner in avaria (p. 96).

[...]

Sulla storia in sé non avrei molto da aggiungere. Come starter solito Maggiolone ko, solita magione fuori mano di provincia - stavolta in Cumbria, che confinando con la Scozia comporta comprimari parecchio scorbutici e tirchi, se non stronzamente avidi - e tanti riempitivi di convenevoli per introdurci la (finta) zietta di Groucho maiprimamenzionata, come se Dylan-Paperino fosse incappato in visita da qualche parente di Nonna Papera inventata per l'occasione. Un (Grande) Classico, insomma. :wink:

La co-protagonista non è divertente, né grottesca, né urticante come vorrebbe dipingerla Simeoni. Insopportabile sì, ma come personaggio delineato in maniera puerile e pedantescamente priva di spunti dal suo creatore, tra ciarle e moine. Inoltre imbocca ogni volta indizi sul suo malaffare e male-intenzioni di massima, dietro la parvenza da comare di ballatojo. Già a p.17 - quando Dylan rompe la busta della spazzatura - in pratica si capisce che sia lei la colpevole di tutte la 'mysteriossisime' dipartite accidentali dei vari mariti/partner/ospiti da cui ha scroccato benestanza, compreso il finto suicidio del (non più) povero Spottyside.
Quindi tenuta del giallo superba, brividoni e suspense, eh... tranne per Dylan ovviamente, che per arrivare a questa intricatissima conclusione ha bisogno di un'altra settantina di pagine, di portarsi la mignatta nera in casa ('vedova' sarebbe troppo... offensivo, per gli aracnidi), di metter a rischio la vita della Trelko, etc ... quando si dice "sono un ex poliziotto", un segugio cane come pochi a fiutare la pista... e senza pipparsela neanche! :?

La rete delle sua malefatte in trasferta a Londra è verosimile come un ipermercato in piena Soho (allora per quello prende l'auto di Dylan per la spesa? mai sentito parlare di consegna a domicilio? o forse la metro per incontrare il suo complice era troppo scomoda? :lol: :lol: :lol: ), ma se non altro tutto scorre in modo abbastanza innocuo, riempitivi inclusi per fare4cosette4 a casuccia. Evitabile la rimpatriata a distanza di quasi un decennio con la regazzetta aspirante-medium che ovviamente solo Simeoni ricordava (da un suo albo come tanti), ma forse anche qui occorreva un riempitivo per uscirsene col secondo sopralluogo da gita in Cumbria... non meno di 5hh d'auto da Londra, 'na cosetta a/r, tutto nello stesso venerdì, miraccomà :o

L'altra cosa che davvero non ho sopportato - a parte la combo titolo/copertina - è l'atteggiamento di Dylan verso metà albo, il clou (al negativo :x: ) la seconda vignetta di p.57.
Proprio no, non ci siamo: uno come lui, che ha patito dozzine di perdite, che incontra mostri, fantasmi, incubi e cadaveri in ogni dove da anni&anni, non può reagire in quel modo ultra-infantile e scomposto, al limite della violenza intimidatoria, contro una signora oltre la mezz'età strattonandola come un becero idiota qualsiasi, di prepotenza isterica, durante uno scambio pacifico a tavola. Posso capire tutto il (tentato) pathos per la prognosi delicata della Trelko, ma reagire in quel modo perché "scosso" è una vaccata come poche.
Questo è uno degli effetti collaterali di tutta quella torma di autori che pensano che ritrarre Dylan come fragilmente iper-sensibilerrimo chiagnonante comporti una maggiore umanità e credibilità del personaggio. Per me ciò rientra in quei fattori che stanno invece affossando la testata (anche) nella reggenza dei Baralzones, e scenette come questa, completamente out of character (se non out of context) lo esasperano nello stucchevole aggravato.

Senza più padri putativi, o mater ammorbanti... W l'idio-zia :tc:


E vedrai quando la rileggi!

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 1:02 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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un tranquillo venerdì di paura
l'inizio molto classico fa ben sperare, con la casa maledetta, il temporale, la trasferta di dylan e groucho
il rituale del gentleman mr. spottyside, lo splatter, l'ironia che simeoni sa bene essere motore di questo fumetto
poi ovviamente i disegni del grande brindisi che inevitabilmente riportano la mente a tempi migliori...
insomma, dal punto di vista puramente formale, un albo ineccepibile, una black comedy tipicamente britannica
purtroppo non basta per fare una storia di dylan dog che davvero riesca a non annoiare il lettore...bonelliano...
alla fine è una storiella, come dice wolkoff, pseudo-disneyana a metà tra casa vianello e la signora in giallo...
copertina bella

voto 5+


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 1:21 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Qualcuno vuole indagare sulla presenza di una agendina telefonica nel 2024, accompagnata dall'Oldboy Dylan che prima prova a chiamare dal telefono fisso, e POI dal cellulare?

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 4:11 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Keanu Coen ha scritto:
Qualcuno vuole indagare sulla presenza di una agendina telefonica nel 2024, accompagnata dall'Oldboy Dylan che prima prova a chiamare dal telefono fisso, e POI dal cellulare?


Vabbeh... l'hanno fatto per far vedere che Dylan istintivamente è portato all'analogico vintage, con relativa figura da fessamente goffo per aver dimenticato il cellullare in auto - visto che chiama da quello di Groucho alla fine :g: .
E comunque non va sottovalutato il valore delle agendine! Cronaca di oggi: sull'LG di mia madre per qualche bug di sistema proprio stamattina l'agenda dei contatti si è ridotta per miracolo a 38 numeri, senza un motivo apparente. Fortuna che sono rimasti invece tutti pari pari su Whatsapp, altrimenti avrebbe rimpianto la famose agendine dell'era pre-cloud (o pre-account google) per recuperare tutti quei contatti da altre fonti.

Comunque non credo che rileggerò a breve l'albo perché nessun dettaglio particolare desta il mio interesse - se non osservare meglio qualche tavola di Brindisi - e poi di certo ci sono meno castronerie da falle logiche abissali rispetto ai thriller in bricolage della Baraldi :?

ICERRR ha scritto:
era davvero così strettamente necessario tirare fuori la Trelkie?


La Trelko serve a creare magone :( .
Giusto per tenere qui Dylan un po' in sofferenza, e farlo stare sul pezzo con una certa agitazione da non-distaccato emotivamente rispetto ai coinvolti a lui più cari. Non proprio sul drammone, ma poco ci manca. Che non ci sarebbe nulla di male in sé... se non che in tempi non sospetti questi escamotage strumentali venivano adoperati ogni 20-30 numeri per creare pathos ad hoc, mentre adesso un albo sì ed un no c'è il solito ricatto corecore sul Groucho, Bloch, etc di turno in grave pericolo di vita, e Dylan che si dimena nell'insopportabile magone à la S.Accorsi per risolvere il caso coi minuti contati.

Da notare il sottile depistaggio da quadretto socio-disadattante di Simeoni, che ci propina la Trelko mentre esce dalla banca a riscuotere la pensione (p.35) con due tizi mediosfigati che la adocchiano, ma che risulteranno poi estranei alla sua aggressione.
E per fortuna (dell'orrido geronto-estetico) che non c'era il numero 32 a strapparle la sottana! :oops:

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 5:49 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2023 4:14 pm
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Voi avete notato che la stampa rispetto all anteprima ha portato i disegni a scurire un pò, le ombre sono rovinate a mio avviso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 7:25 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
wolkoff ha scritto:

Da notare il sottile depistaggio da quadretto socio-disadattante di Simeoni, che ci propina la Trelko mentre esce dalla banca a riscuotere la pensione (p.35) con due tizi mediosfigati che la adocchiano, ma che risulteranno poi estranei alla sua aggressione.
E per fortuna (dell'orrido geronto-estetico) che non c'era il numero 32 a strapparle la sottana! :oops:


Che scena tenera, quella! Gli scippatori di emozioni tifosi di calcio!

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 Oggetto del messaggio: Re: #452 - Un tranquillo venerdì di paura
MessaggioInviato: sab mag 04, 2024 8:03 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Votato ottimo :g:

anzi, voglio fare outing e confessare che l'ho trovato semplicemente fantastico :g:
Simeoni scrive una storia lineare, con la semplicità che piace a me e quel genere di dialoghi fluidi, intelligenti, che invoco ormai da parecchio tempo.
Non c'è nessuna deriva sociologica, qualsivoglia paturnia esistenziale, psicodrammi melodrammatici di cui sovrabbondano spesso gli albi.
E' una bella indagine, dove tutto si incastra alla perfezione e questa, è la migliore espressione del nostro Indagatore dell'Incubo.

Mi chiedo se ci volesse tanto (tanto tempo o tanta intelligenza) a far si che dei BEI personaggi, si rapportassero tra loro come persone normodotate, senza impelagarsi in situazioni CHE nessuno di noi, nella vita reale, affronterebbe in quel modo.
O quantomeno, senza scimmiottare patologie nevrotiche.
Cosa aggiungere d'altro, se non la menzione speciale per Groucho, in una forma strepitosa? Giusto un paio di battute si ingolfano al punto da non trovarne il bandolo nemmeno rileggendole tre o quattro volte... le altre funzionano a meraviglia, rendendo l'atmosfera ironica, magica, divertente.
Ho riso di gusto, mi sono immersa nella lettura, ho trovato i personaggi godibili e ben tratteggiati.
Non posso chiedere di più.

p.s. ho qualche pagina macchiata, ma penso possa capitare


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