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#448 - Anatomia dell'anima
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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: lun gen 08, 2024 3:44 pm 
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Per me è una via di mezzo: decisamente peggio – diciamo meno bene, dai – dell'albo con Bacilieri, che è eccellente anche per me, ma decisamente meglio dell'albo con Nespolino, per quanto ci sia la lieve dissonanza di cui sopra con Gerasi. Per dirla in numeri, se con Bacilieri siamo sul 8 pieno e con nespolino sul 6+, qui siamo almeno dalle parti del 7.

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: lun gen 08, 2024 3:46 pm 
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wolkoff ha scritto:
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R


Baron Karza ha scritto:
[..] per me riprendere albi del passato è una scelta giusta, che ha sempre caratterizzato Dylan fin dai primordi [...] Che piaccia o meno i collegamenti con episodi di decenni precedenti sono coessenziali a Dylan Dog come testata, e Stepford non è nemmeno tra i più remoti visto che aveva già avuto un seguito nel bellissimo episodio 121, Il Confine.


Beh, magari fosse così... il DD#122 non è propriamente un seguito del #28, ma un suo personaggio ne è profondamente condizionato a livello narrativo, e ne comporta/soffre le conseguenze, proseguendo parte di quella storia in un altro contesto. Bravo il Chiave ( 8-) ) a riprendere quello spunto e sviluppare quella traccia, in modo personale ma coerente, senza partire per la tangente né cercare pedantemente il sequel da strombazzare al botteghino, non richiesto da nessuno.

Qui invece cosa fa l'esimio RUsso, a differenza del Maestro con gli Occhiali da Sole? :cry:
Un'allegra mazza ultracorporale bacata da stipsi creativa, se non mettere in nota (ultra-didascalica) che SICCOME CI SONO DEI SOSPETTI AUTOMI in giro, allora si dovrebbe ricollegare mnemonicamente il tutto al fantomatico DD#28, e meglio farlo presente a Dylan che no... assolutamente no... no way... mai sia... figuriamoci... suvvia... maddai... in altre 600 e passa storie MAI si era trovato di fronte ad esseri pseudo-umani riprogrammati, doppioni artefatti, androidi posseduti, e quant'altro... cose MAI viste su DD fuori dalla pietra miliare Stepford, altroché.

Insomma, il contrario di qualsiasi sviluppo o re-take (ri)creativo.
Soltanto una strizzata d'occhiolino amarcord per nerdomani suonati. Come già detto cisposa e strabica, e nemmeno fine a sé: proprio sterile nell'ottica di questo albo, visto che poi concretamente si va a parare verso tutt'altro fronte (v. personificazioni della Vita/Morte) in barba ad Asimov, P.Dick, gli androidi, etc :dito: .


Posso aggiungere, proprio per essere pedante, che la Murray citata non si è beccata manco un grassetto? Mark Matich si becca nome e cognome grassettati, la Murray che non si vede da trent'anni, patate.

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: lun gen 08, 2024 4:34 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Posso aggiungere, proprio per essere pedante, che la Murray citata non si è beccata manco un grassetto?

Spoiler!
Beh, si sono accontentati di uno stuzzicante asterisco. Detto in un albo dove già alla seconda pagina troneggia sul block notes il cognome Deckard bello calcato, giusto per non spoilerare nulla, tzè... :roll:



baubau ha scritto:
Quindi gente, mi tocca prenderlo o no?

Come si comporta il buon Russo in questo numero [...] Dialoghi un po' più maturi e incisivi, come in "Il Diavolo in Paradiso"? Oppure siamo dalle parti della cazzatona, come in "Uomini o Mostri"?


Premessa la parzialità dei gusti, gli spoiler da evitare, ed il personale budget fumettistico da devolvere mensilmente...
... io non mi prendo nessuna responsabilità, però posso dirti - in linea con Rimatt ed altri, non tanto per il voto in sé (come vedi mi sono tenuto sul 6) ma per la leggibilità dell'albo - che di sicuro parlando del trittico sulle IA, non è una ciofeca dichiarata come il #446, né un pretenzioso mezzo pasticcio stravisto come il #447. Difettoso ma con qualche punto a favore, e comunque sopra la media attuale dell'inedito, il che non guasta.

Parlando del solo Russo invece, in una ideale classifica delle sue storie per me si piazza nella sezione bronzea del podio, che vuol dire penultimo posto :| .

    1_Il Diavolo in Paradiso
    2_Facce e Maschere
    3_Anatomia dell'Anima
    4_ Uomini o Mostri?

Non è un bucolico romance-horror rude e delicato come la prima con Bacilieri, né un buon meta-thriller sul mondo dei fumetti come la seconda. Per fortuna non ripiega farsescamente su oziosi personaggi come l'insopportabile jazzista di Uomini o Mostri?... ma si avvicina più a qualcosa che vorrebbe imitare (v. redazionali) certe movenze da coltellacci del genere Fulci-Argento fine anni'70s, ma poi vira (complice anche Gerasi) verso standard più Bilottiani da commediola imborghesita "di situazione amorosa" (v. ultimo speciale o quello su Waldo)... senza raggiungere quei picchi, of course.

Libero di scegliere quindi, ma se non sai/provi con mano di cosa si tratta in concreto, che scelta è?
Meglio quindi provare a prescindere, anche solo per curiosità, chemalenonfa... :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: mer gen 10, 2024 5:06 pm 
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Intanto, questa è la sinossi dell'albo sul sito Bonelli:

"C’è Harry, che sembra vivere al di fuori del tempo; c’è un sicario dall’inaudita ferocia, che miete vittime per le strade di Londra; c’è Lila, che è convinta di essere la sua prossima vittima...".

Qualcuno di voi ha trovato tracce di questo "Harry"? Io ho letto l'albo dodici volte (non è malvagissimo, tutto sommato), ma non ho trovato questo nome da nessuna parte, men che meno riferito al personaggio di cui si parla nella sinossi... Qualcuno di voi è stato più fortunato di me?

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: mer gen 10, 2024 5:35 pm 
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Ma il sicario? :o


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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: mer gen 10, 2024 6:37 pm 
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bertuccia ha scritto:
Ma il sicario? :o


Ma buh?!?!?

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: gio gen 11, 2024 9:35 am 
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bertuccia ha scritto:
Ma il sicario? :o


Almeno in questo caso è chiaro a chi ci si riferisce, a differenza di Harry (pioggia di sangue? Citazione mancata?). :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: gio gen 11, 2024 10:55 am 
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Qualsiasi cosa sia successo, come al solito in redazione ci sono uffici a tenuta stagna che non si parlano tra loro. Un buon segno di continuità con la gestione precedente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: lun gen 15, 2024 12:56 pm 
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Buona storia con un Gerasi di routine a suo agio tra sgozzamenti e teste mozzate. Questo Alessandro Russo scrive bene e i vari personaggi di contorno sono ben tratteggiati (buone le situazioni di coppia con diverse personalità e insicurezze).

Dylan indaga nel mondo del precariato con la faccia tosta del libero professionista.

Interessante il nostalgico degli anni 80/90 l’epoca in cui Dylan Dog era all’apice delle vendite come fumetto.

Copertina “Argentiana” azzeccata.

Spoiler!
Il ritorno delle Vita e di sua sorella Morte. Ma perché Vita si spaccia per un anziano riparatore di vecchi elettrodomestici? E perché eliminare il “sicario” alla fine?


Se c’era un tentativo di mostrare come il mondo del lavoro spersonalizzi gli esseri umani l’appr è rimandato, anche se il personaggio di Lila funziona.

Anche il richiamo a Lama di Rasoio si perde nel vuoto. Ma nonostante queste imprecisioni (anche la questione pesci rossi buttata lì) e delle tavole a volte sbrigative, “Anatomia dell’Anima” è un discreto albo che mostra il buon andamento della cura Baraldi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: lun gen 15, 2024 1:40 pm 
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ilMaLe ha scritto:

Spoiler!
Il ritorno delle Vita e di sua sorella Morte. Ma perché Vita si spaccia per un anziano riparatore di vecchi elettrodomestici? E perché eliminare il “sicario” alla fine?


Perché
Spoiler!
alla fine si rifiuta di fare altri lavori per i suoi committenti, e quindi potrebbe diventare pericoloso
.

La presenza della Vita e della Morte in questa storia secondo è stata aggiunta a posteriori. Non c'entra veramente nulla con tutto il resto, e serve solo a creare un collegamento con il primo albo della trilogia. D'altra parte, pensare che questo sia un albo incentrato sull'Intelligenza Artificiale, ci vuole una bella immaginazione!

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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: mar gen 16, 2024 9:43 pm 
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Si torna al Dylan formato nostalgia.
Un albo lodevole nell'impianto strutturale, un giallo quasi noir ben congeniato. Il protagonista, nel tentativo di essere guascone come nei primi numeri, ne esce un po' ebete, ma senza risultare eccessivamente fuori personaggio. Poi è svampita anche la ragazza del mese, quindi c'è un bell'adeguamento alla minima comune tenerezza a cui siamo poco abituati :3
Comunque non riesco a dare un giudizio troppo alto. È sufficiente, forse anche qualcosa di più. Ma spero non leggere troppa roba di questo genere. Sennò famo un secondo ciclo gualdoniano, che suona come "fate tre passi indietro, con tanti auguri".

Meglio dei due numeri precedenti.
Gerasi ottimo.

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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MessaggioInviato: dom gen 21, 2024 12:53 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
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Potrei riassumere tutto in una sola parola: Bellissimo!
Finalmente si respira aria di attualità pur restando "fedeli alla linea" (anche quando non c'è, l'imperatore è malato, dubbioso o perplesso!). Finalmente citazioni che sono fini a loro stesse (do you remember "Il calvario"? Che pure mi era piaciuta, ma non ho mai capito cosa cribbio c'azzeccasse la creatura di Hicks e Volkmann in una storia in cui appariva Johnny Freak)... che si sia raggiunto quell'equilibrio tra attualità e vintage?

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Qui non entrate, ipocriti bigotti,
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(F. Rabelais)


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MessaggioInviato: lun gen 22, 2024 10:52 am 
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Iscritto il: mer gen 02, 2013 12:47 am
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leonearmato ha scritto:
Si torna al Dylan formato nostalgia.
Un albo lodevole nell'impianto strutturale, un giallo quasi noir ben congeniato. Il protagonista, nel tentativo di essere guascone come nei primi numeri, ne esce un po' ebete, ma senza risultare eccessivamente fuori personaggio. Poi è svampita anche la ragazza del mese, quindi c'è un bell'adeguamento alla minima comune tenerezza a cui siamo poco abituati :3
Comunque non riesco a dare un giudizio troppo alto. È sufficiente, forse anche qualcosa di più. Ma spero non leggere troppa roba di questo genere. Sennò famo un secondo ciclo gualdoniano, che suona come "fate tre passi indietro, con tanti auguri".

Meglio dei due numeri precedenti.
Gerasi ottimo.

Io sarei anche d'accordo, però dovremmo prima capire in cosa consiste la differenza del "passo indietro" di Baraldi rispetto a quello di Gualdoni. Perchè il medioevo gualdoniano era all'insegna del bacchettonismo visivo, della pedanteria moralista, della deriva esoterico-parapsicologica e del facile ricorso a demoni infernali e mostroni assortiti. Lo ha preceduto la fine della gestione Marcheselli che era tutta un onirismo a briglia sciolta e necessitava di essere riportata all'ordine di una realtà terrena fatta di minacce tangibili. Esito disastroso, tolta quella sparuta manciata di risapute eccezioni. Nel caso di Baraldi è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni a meno che non si vogliano prendere come esempio i suoi trascorsi in qualità di sceneggiatrice, storicamente poco indicativi della condotta nel ruolo di curatore (vedi Burattini con Zagor o Barbieri su Dragonero). Un deciso passo indietro che guarda al passato più tradizionalista, dopo la gestione Recchioni, è forse il minimo necessario a ritrovare l'identità narrativa non solo del personaggio ma soprattutto di tutto ciò che ci ha fatto amare le sue storie. Probabilmente saranno sufficienti poche uscite per capire l'efficacia del nuovo corso.


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MessaggioInviato: lun gen 22, 2024 8:06 pm 
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Iscritto il: sab nov 01, 2014 8:44 pm
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Buonasera a tutti.

Ho letto il numero in questione, e mi aspettavo qualcosa in più, ma la storia è comunque godibile.

Più precisamente:
1) la trama non è assolutamente niente di nuovo, in quanto si rivela un affinamento di blade runner, attualizzato con alcune tematiche odierne
2) probabilmente come qualcuno ha detto è il più bilanciato dei tre albi sulla IA, ma è anche quello che forse enfatizza meno la tematica, sebbene questo albo poteva essere scritto senza necessariamente fare parte di questo trittico
3) vi sono alcune riflessioni forzose della serie "sono io che sbaglio, ancora una serata così" che, sebbene innocue di per sè, non apportano nulla di originale alla trama (e mi direte, dopo 448 numeri ci può anche stare). in un altro paio di dialoghi (soprattutto fra dylan e lila, es a pag. 26) mi è sembrato che l'autore volesse fare ridere a tutti i costi.
4) la storia dei pesci rossi è soltanto a mio avviso un pretesto narrativo; può piacere o meno, a me ha lasciato abbastanza indifferente.
5) finale onesto, tutto sommato coerente con le tematiche dell'albo; per fortuna viene largamente evitato il solito spiegone, anche se qualcosa di simile è diluito nelle pagine immediatamente precedenti.
6) dylan pare più coinvolto negli eventi e non un semplice passeggero/spettatore, ma si può fare di più.

In sintesi, l'albo un 6 e mezzo li vale, magari anche 7, per il periodo in cui siamo. Ma non di più. Devo dire che rispetto agli ultimi 2 anni questi ultimi 2/3 albi sono quelli che mi han più colpito.

Tutto ciò da lettore che normalmente non si sofferma a rileggere più volte lo stesso albo.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: #448 - Anatomia dell'anima
MessaggioInviato: mar gen 23, 2024 11:13 am 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Dies ha scritto:
leonearmato ha scritto:
Si torna al Dylan formato nostalgia.
Un albo lodevole nell'impianto strutturale, un giallo quasi noir ben congeniato. Il protagonista, nel tentativo di essere guascone come nei primi numeri, ne esce un po' ebete, ma senza risultare eccessivamente fuori personaggio. Poi è svampita anche la ragazza del mese, quindi c'è un bell'adeguamento alla minima comune tenerezza a cui siamo poco abituati :3
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Io sarei anche d'accordo, però dovremmo prima capire in cosa consiste la differenza del "passo indietro" di Baraldi rispetto a quello di Gualdoni. Perchè il medioevo gualdoniano era all'insegna del bacchettonismo visivo, della pedanteria moralista, della deriva esoterico-parapsicologica e del facile ricorso a demoni infernali e mostroni assortiti. Lo ha preceduto la fine della gestione Marcheselli che era tutta un onirismo a briglia sciolta e necessitava di essere riportata all'ordine di una realtà terrena fatta di minacce tangibili. Esito disastroso, tolta quella sparuta manciata di risapute eccezioni. Nel caso di Baraldi è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni a meno che non si vogliano prendere come esempio i suoi trascorsi in qualità di sceneggiatrice, storicamente poco indicativi della condotta nel ruolo di curatore (vedi Burattini con Zagor o Barbieri su Dragonero). Un deciso passo indietro che guarda al passato più tradizionalista, dopo la gestione Recchioni, è forse il minimo necessario a ritrovare l'identità narrativa non solo del personaggio ma soprattutto di tutto ciò che ci ha fatto amare le sue storie. Probabilmente saranno sufficienti poche uscite per capire l'efficacia del nuovo corso.

Chiaro, discorso che condivido in toto. Infatti spero di sbagliarmi, mi auguro sempre che i cambiamenti vadano verso un miglioramento della mia esperienza di lettore.

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