anatomia dell'animae dopo il doppio rrobe, baraldi fa di nuovo centro nel suo lodevole tentativo di riportare una certa qualità sulla serie regolare
potrebbe essere ma non è una sorpresa per il sottoscritto, in quanto recentemente russo è tornato con il botto anche su zagor
con due storie veramente buone come il color zagor n.15 "acque rosse" e lo zagor plus numero 8 "la maschera del diavolo"
con "anatomia dell'anima" sforna addirittura una delle migliori storie degli ultimi 3/4 lustri sulla serie regolare di dylan dog
vabbè, ponzi ponzi po po po, i modelli sono altissimi: "lama di rasoio", "memorie dall'invisibile", "il sorriso dell'oscura signora"
aggiungerei "l'assassino della porta accanto" (anche lì c'era il bravo gerasi) e "anima d'acciaio", in effetti l'atmosfera è enniana
storia che più classica di così si muore, dove la contemporaneità (il lavoro precario, i cellulari) è ben giocata in un contesto
tipicamente dylaniano, malinconico, romantico (gli ultracorpi), dove persino le cose più banali non stonano, come ad esempio
i litri di tè ingurgitati dai protagonisti (siamo a livelli da guinness) con relativa battutella, a colmare un vuoto esistenziale....
dulcis in fundo, un doppio finale, amaro e vanamente speranzoso per dylan, poetico per il sicario liquidato dai mandanti
buona copertina
voto 8+