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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven nov 03, 2023 10:20 am 
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Sono sostanzialmente d'accordo con rimatt su Death Note. Godibile la prima parte, del tutto insignificante la seconda, ma complessivamente un'opera che ha prosperato sugli allori di un clamore mediatico inusitato e derivante principalmente dall'anime, che per l'epoca era una cosa abbastanza nuova e certamente intrigante per gli adolescenti. Quando, dieci anni dopo, lessi il manga, mi annoio` non poco. Se sei perplesso dopo un volume, fai altro.
Piu` godibile Liar Game, anche secondo me, anche se a un certo punto la tira eccessivamente per le lunghe. Mentre invece As God Wills, per diana, neanche lo conoscevo! Recuperero`.


Posto qui sotto un commento a Death Note risalente al 2018, quando lessi il mango.
Spoiler!
PARTE UNO

Allora. Il pallino di leggere Death Note ("DN" da qui in avanti) ce l'ho da quasi una decina d'anni, ossia da quando vidi la serie animata, nell'estate 2009. Della serie animata ricordo uno spiccato simbolismo cristiano, le sigle di apertura metal (andava abbastanza il genere tra gli adolescenti, in quel periodo) e una generale impressione positiva.

Questo preambolo serve a specificare che mi sono avvicinato al manga, in questi giorni, totalmente fiducioso e con spirito quasi nostalgico. La prima parte del commento seguente copre la prima metà di DN, precisamente dal capitolo #1 al capitolo #58 (facente parte del volume #7). La seconda parte, da li` alla fine, con spoiler sul finale.

DN è un corso avanzato di marketing su come avere successo e fare una barca di soldi con una singola idea geniale.
Se di corso si trattasse, il sottotitolo sarebbe una cosa del tipo "impara a mettere i colpi di scena al momento giusto e la trama potrà anche fare acqua da tutte le parti".
Sono cattivo perché sono uscito dall'età per cui DN è stato pensato. La verità è che a un quindicenne non serve una vicenda plausibile, basta che i protagonisti ribattano colpo su colpo a suon di monologhi fondati sulla consequenzialità logica. E, in questo, DN è favoloso; tutto viene spiegato nei minimi dettagli, tutto ha un suo perché.
Se non ci fosse un "però", saremmo davanti al giallo perfetto. Il "però" in questione è il fatto che una buona metà delle deduzioni dei protagonisti sono impossibili, in una situazione realistica, l'altra metà sono improbabili.
E grazie al ciuffolo, direte voi, stiamo parlando di un manga in cui appaiono gli dei della morte. Eh, sì, c'avete anche ragione.
E infatti, facendo largo uso della sospensione dell'incredulità, DN è una lettura piacevole e che tiene il lettore sempre sul filo del rasoio.

PARTE DUE
Dove eravamo rimasti? Light vince il primo round, passano degli anni, intanto gli autori si accorgono che hanno fatto crepare il personaggio preferito dei lettori e ne piazzano la brutta copia nel tentativo di farsi perdonare dalle focose quindicenni pronte a farsi ingravidare da Elle. Ma Near, oltre ad essere un bambino canuto vestito con la camicia da notte di Watari, ostenta un tale disinteresse nei confronti della normalità che sono abbastanza sicuro sia riuscito a non risultare simpatico nemmeno ai redattori di Jump.
Come inizio, niente male.
I redattori di Jump però non sono sempre stupidi e sospetto che ad un certo punto si siano accorti che non si andava da nessuna parte. Nella fattispecie, ad un certo punto si saranno certamente detti "ma se non ce l'ha fatta Elle, con che coraggio ce la facciamo fare a Near?".
Allora il manga cambia marcia. Se nella prima parte eravamo davanti a una sfida fra ventenni prodigio, nella seconda si marcia a passo spedito verso il thriller internazionale.
Sto esagerando volutamente, ché a dare del thriller internazionale a Death Note sento già che mi suona alla porta la neurodeliri. Se con Elle la sfida era partita in grande, per poi ridursi al confronto personale, con Near si parte da un confronto personale, che viene però man mano messo in secondo piano dal proliferare di personaggi e di indagini, di menzogne e di spionaggio. Anche i rapporti personali finiscono in secondo piano; Misa ad esempio diventa un'inutile macchietta. I personaggi si rapportano solo sul filo della tensione, sempre sospettosi nei confronti l'uno dell'altro.
Near contro Kira, Mello contro Near, tutti contro tutti.
Nel volume finale il ritmo cambia, i tempi scenici sono gestiti, a mio avviso, molto bene e incollano il lettore alla pagina. Cosa non facile, viste le solenni minchiate che stanno sparando i personaggi!
E qui casca l'asino. Perché Kira e Near portano avanti la faccenda a suon di illazioni e di dialoghi fiume che celano dietro a tante spiegazioni una serie infinita di forzature.
Insomma, la storia in sé tracima, ma ci si mette una pezza cambiando impostazione narrativa.
Il finale non è male. So di andare contro al pensiero generale che Death Note abbia subito un tracollo negli ultimi volumi, ma a me è parso un finale onesto e, come detto sopra, ben orchestrato. A posteriori, impossibile pensare che non vincesse il bene, visto che siamo su Jump. Gli autori giocano molto sul significato del concetto di "bene", specialmente nelle parole di Matsuda. In questo senso, viene lasciata sempre aperta una finestra di speranza che Light ce la faccia.

Non commento il capitolo finale perché è una delle robe peggiori mai lette in vita mia. Dovrebbero vietare categoricamente agli autori di fare capitoli finali "un anno dopo" et similia. Avrei seriamente preferito un capitolo finale intitolato "dopo sei gin tonic" in cui Elle si sveglia nel letto di Misa Misa con Watari addormentato dietro una telecamera e fa uno spiegone sul trip mentale che si è fatto la sera prima.

Sono stato troppo buono con questa seconda parte e troppo cattivo con la prima. Ma è sempre così, quando una roba è scadente, cerco di trovarne gli aspetti positivi, quando è godibile, quelli negativi.

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven dic 22, 2023 2:38 pm 
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Letto Evol 4: sto mutando giudizio in positivo -con dei ma...-.
La serie è proprio carina, niente da dire. Il retroscena biografico concesso fin'ora ai tre protagonisti è stato molto interessante e toccante. La trama coinvolgente quanto basta, benchè più va avanti più ci si rende conto che è letteralmente il "the boys" (serie tv) per i giapponesi che non hanno visto "the boys". Insomma, l'autore fa lo gnorri ma i debiti sono enormi.
Detto ciò, mi sembra che, per quanto mi stia piacendo e non poco, non riesca mai ad andare a fondo e a colpire davvero duro, nè con la sua anima di
Spoiler!
violenta e paurosa caricatura supereroistica
nè con quella più intima (dal paragone con un matsumoto ne esce con le ossa rotte).
Vorrei vedere l'autore premere un po' più sull'acceleratore, per ora mi sembra andare in terza senza prendersi grandi rischi.

Sto leggendo anche Chainsaw Man, arrivato al volume 14: la lettura si conferma leggera, divertente e accattivante. Purtroppo ha il problema di essere molto dinamica (rispetto per esempio a Evol che ha una narrazione lenta e lineare), con continui cambi di personaggi, situazioni, avversari, plot twist, rivelazioni e quant'altro. La cosa, ottima di per sè, costituisce un problema soltanto dal momento che leggendola di mese in mese quando va bene, non mi ricordo mai niente di quello che è successo prima :D
Consiglio fruizione non periodica ma sequenziale.
In ogni caso i personaggi introdotti in questa nuova "stagione" sono molto carini, caratterizzati in maniera stramba e indecifrabile come tipico della serie. Ottimo intrattenimento, detto da uno che tendenzialmente non sopporta i battle shonen.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab dic 23, 2023 11:15 am 
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Kaneko mi piace molto, ma non ho ancora iniziato a leggere Evol. Credo comunque che Wet Moon e Soil siano eccellenti.

Su Chainsaw Man ho un'opinione abbastanza indefinita: Fujimoto è un autore geniale e lo dimostra anche qui, come già in Look Back e Goodbye Eri, ma questo manga è sempre sopra le righe, sgangherato, frenetico, e mi sembra mancare di coesione e unitarietà. Insomma, alla fine dopo 6/7 numeri l'ho mollato perché non è il tipo di narrazione che fa per me. Però in fumetteria ho adocchiato, nell'usato, i primi 14 numeri in blocco a poco più di 30 euro, quindi stavo meditando il recupero, perché effettivamente è un'opera che qualcosa da dire ce l'ha.

Ah, di recente ho iniziato a leggere anche lo sputtanatissimo Platinum End... e mi sta piacendo. :o

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab dic 23, 2023 1:17 pm 
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Di Soil ho letto il primo numero: intrigantissimo, ma purtroppo in questo preciso momento in cui ho poco tempo e la testa molto impegnata, non ho proprio voglia di smazzarmi un Mystery così contorto. Recupererò senza dubbio in futuro.

E mi riallaccio a chainsaw man: anche a me all'inizio questa sgangheratezza (che spesso sfocia nell'errore tecnico di storytelling! a volte è veramente difficile capire cosa sta succedendo!) aveva respinto, poi pian piano l'ho prima accettata e poi abbracciata. E' uno di quei manga da leggere in assoluta spensieratezza, che però allo stesso tempo incuriosiscono da matti, danno tantissimi stimoli (soprattutto visivi) e ti fanno affezionare a trama e personaggi. Per me che è difficilissimo trovare questo genere di roba, me lo tengo stretto.
L'anime inoltre è davvero ottimo e se anche perde qualcosa in umorismo e divertimento, è narrato MOLTO meglio del manga.

Platinum End temo che me ne terrò ben lontano...

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: sab dic 23, 2023 3:08 pm 
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baubau ha scritto:
Di Soil ho letto il primo numero: intrigantissimo, ma purtroppo in questo preciso momento in cui ho poco tempo e la testa molto impegnata, non ho proprio voglia di smazzarmi un Mystery così contorto. Recupererò senza dubbio in futuro.


Soil è indubbiamente una lettura impegnativa, oltre che molto compatta e coerente: ricordo che alcuni elementi accennati nel primo numero vengono ripresi più avanti, verso la fine del manga. Per apprezzarlo appieno dovetti smettere di leggere gli albi mano a mano che uscivano per riprenderli solo a serie ultimata, in modo da poter affrontare la storia in tempi brevi e da poterne così apprezzare l'unitarietà. Tecnica che poi ho adottato per tutti i fumetti con una stretta continuity interna (leggo troppe cose e troppo distrattamente per ricordarmi cos'è accaduto nel numero precedente).

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MessaggioInviato: dom dic 24, 2023 3:29 am 
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Esatto! Abituato da sempre a leggere o roba con zero continuity o giù di lì (dylan dog, ratman e bonelli in generale), o volumi autoconclusivi oppure al massimo saghe raccolte di più numeri nel caso dei comics, ora che con molti manga, ma anche con le serie recenti di bilotta, mi ritrovo a seguire numero dopo numero storie con una strettissima continuity tra un'uscita e l'altra, e con una distanza non indifferente tra un'uscita e l'altra, ammetto di essere in grossa difficoltà.
Un po' mi starò rincoglionendo pure io, ma un po' non è possibile ricordare le trame quando sono così intricate e ricche di dettagli e particolari. Specie se hai la testa imoegnata e se leggi anche libri nel frattempo.
Peccato che non riesco nemmeno a aspettare do avere la collezione completa, se la serie mi sta piacendo davvero.

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MessaggioInviato: gio gen 04, 2024 6:37 pm 
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Oggi stavo sfogliando roba in fumetteria, quando mi rendo conto che i disegni del manga che avevo in mano erano molto simili a quelli di chainsaw man... incuriosito, sfoglia che ti risfoglia, finisce che mi sono spoilerato il pezzo forte di Goodbye Eri. Comunque sembrava molto carino e bello crudele, misà che me lo accatto, spoiler o non spoiler.
Siccome ero là, visto che di Fujimoto si trattava, mi sono preso i primi due numeri di Fire Punch. Opinioni? similitudini o divergenze con Chainsaw Man?

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MessaggioInviato: ven mar 01, 2024 10:18 am 
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Blue Giant, di Shinichi Ishizuka

Dal mangaka di Gaku (per quel che si è letto finora) non mi aspettavo nulla di men che eccelso, e i cinque volumoni doppi di Blue Giant sono stati pienamente all'altezza delle mie aspettative. La macro-trama, senza spoilerare troppo, è relativamente ordinaria (un ragazzo con una grande passione e un altrettanto grande talento decide di darsi con tutto se stesso al jazz, partendo da zero e migliorando a grandi passi), ma ci sono alcuni elementi di rottura che rendono la storia relativamente originale: il primo è che il protagonista si muove in un ambiente di nicchia come quello del jazz, che non sposta grandi masse e grandi quantità di denaro (non è il rock di Beck, per intenderci), il secondo che, specie da un certo punto in avanti, il manga è pervaso da una sottile crudeltà di fondo (sottile, eh, nulla di troppo in primo piano) e il protagonista, alimentato da una passione/ossessione totalizzante che in modo diretto o indiretto finisce per consumare chi percorre un tratto di strada al suo fianco, si ritrova spesso solo, senza compagni in grado di affiancarlo nel proprio viaggio di crescita umana e artistica. Mi piacerebbe scriverne di più, ma sarebbe spoiler, quindi per ora mi astengo e la chiudo qui.

Il tutto, ça va sans dire, è raccontato con uno stile trasparente e coinvolgente, che ti spinge a girare le pagine una dopo l'altra e che ti fa appassionare alle vicende dei personaggi, tutti caratterizzati in modo sapiente e capaci di bucare la pagina, a prescindere dal loro peso nella narrazione. Alcuni sono stereotipati, altri sono originali, alcuni sono prevedibili, altri sorprendenti, ma alla fine gli si vuol sempre bene. I disegni sono buoni e leggibili, ma non è certo su di loro che si costruisce la narrazione. Li definirei pienamente funzionali.

In tutto questo, la serie è una sorta di "stagione 1": racconta una precisa fase della vita del protagonista, per cui ha una propria autonomia, ma il finale è apertissimo e rimanda direttamente alla "stagione 2", Blue Giant Supreme, di cui J-Pop ha finora pubblicato tre numeri (su cinque) e, a quanto pare, ugualmente bella. Per la cronaca, esistono anche una "stagione 3", Blue Giant Explorer, conclusa da poco in Giappone, e una "stagione 4", Blue Giant Momentum, ancora in fase di pubblicazione in patria (siamo agli inizi). Non vedo l'ora di leggerle.

Se non si fosse capito, un manga consigliatissimo.

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MessaggioInviato: ven mar 01, 2024 1:34 pm 
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Confermo! Molto bello e coinvolgente, anche se ho letto solo la prima "stagione".
Leggo pochissimi manga ormai, ma quando ne becco uno come Blue Giant sono sempre estremamente felice.

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MessaggioInviato: sab mar 02, 2024 1:37 pm 
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Io sto comprando anche la seconda, ma la leggerò solo quando sarà completa. Così me la godrò molto di più.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: dom mar 10, 2024 10:53 am 
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E' morto Akira Toriyama !

Dr.Slump mi ha fatta morire dal ridere da piccola, ma anche oggi quando lo rileggo ! Dragonball con Goku bambino un altro capolavoro ! sayonara sensei!

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. . . e vissero sempre infelici e scontenti. Così, per non ingannare il suo bambino, termina le favole. (E.Flaiano)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio mar 14, 2024 2:53 pm 
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Credo che a Toriyama siamo tutti affezionati, e che, per un motivo o per l'altro, tutti gli dobbiamo molto. Riposa in pace, sensei.

Colgo l'occasione per segnalare un manga per me molto valido che sta venendo pubblicato in questi mesi da Coconino: Maiwai, di cui sono finora usciti 4 volumi su 10 (se non ricordo male). Un fumetto svagato, giocoso e leggero, vagamente surreale eppure, al tempo stesso, infuso di un autentico spirito avventuroso e "di scoperta" (non saprei come altro definirlo) che lo rende a tratti emozionante, direi quasi palpitante. È un titolo particolare, zeppo di fan service e con dei protagonisti strambi, ma uno più simpatico dell'altro; il tutto è narrato con uno stile stranamente garbato, caratterizzato da un umorismo svagato e consapevole che, per quanto mi riguarda, trovo molto azzeccato. Insomma, per me è un gioiellino di manga.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven mar 15, 2024 12:52 pm 
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Favoloso Maiwai!
Prima che la Coconino lo annunciasse, ne avevo fatto le scanlation in italiano come progetto finale della mia "carriera" di scanlator. Quindi molto felice che sia stato portato in Italia e decisamente consigliato, da parte mia. Anche come contraltare "gioioso" di Dragon Head, con cui può essere messo in parallelo.
Non in tutti riscuote grande successo, ho letto commenti di lettori che sono rimasti un po' annoiati dalla sua semplicità, ma io condivido pienamente il commento di rimatt e lo consiglio a mani bassissime. E' una goduria!

Mochizuki autore feticcio totale :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: ven mar 15, 2024 9:05 pm 
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Lieto che Maiwai piaccia anche a te. :dito: Del resto, fra intenditori... :D

leonearmato ha scritto:
Mochizuki autore feticcio totale :mrgreen:


Ma davvero! Dagli esordi horror alla svolta slice of life, è sempre stato un autore con qualcosa da dire.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: lun mar 18, 2024 2:10 pm 
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Hai letto questo suo volume unico degli esordi? https://www.mangaupdates.com/series.html?id=4928
Ne abbiam fatto le scan italiane un po' di tempo fa, se vuoi te le passo.

Una Mochizukata TOTALE. Secondo me nessuno lo porterà mai in Italia a meno che Maiwai non faccia bene in termine di vendite, anche perché oggettivamente non è significativo, specialmente alla luce della produzione recente del sensei, di qualità a tratti sopraffina (Tokyo Kaido <3)


Visto che siamo in ballo, ti preallerto che vorrò sentire il tuo commento su Tracce di sangue quando l'avrai finito.
E ti chiedo se stai seguendo Amane Gymnasium. Io, complice il mio allontanamento dall'Italia, non compro quasi più niente e di sicuro non inizio nuove serie. Però Urawasa ha sempre il mio interesse e vorrei recuperarlo.

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