Vi lascio un commento scritto anni fa, in epoca Recchioni. Forse ha ancora qualche spunto di discussione:
Gli scult di Dylan.
Ogni tanto, mi diverto a comprare qualche albo "famigerato".
Letti non "in diretta" (grazie all'accoppiata revisionismo storico - normalizzazione del giudizio) e con l'occhio trash preparato, possono anche divertire ed essere godibili. Alcuni, addirittura, si scoprono nemmeno così illeggibili. "Un mondo sconosciuto", ad esempio, é così trash e fuori contesto da arrivare a piacermi. "La strage dei Graham", invece, é qualcosa di più "ordinario".
Dirò, l'idea di base é senza infamia e senza lode, ma può anche essere efficace con una buona sceneggiatura. E invece abbiamo troppi personaggi (che sembrano sempre gli stessi per come sono disegnati), montaggio pessimo, noia. Un racconto di Dylan con un voluto abbassamento di target rispetto al solito, una minimaglia risibile al confronto del passato.
Eppure, io di cose peggiori ne ho lette, sia in questo fumetto che soprattutto fuori. Siamo sicuri che questa sia davvero robaccia al 100%? Ho letto numeri recenti dove, oltre ad una qualità simile a questa, si sommava la mancanza di un'"atmosfera alla Dyd" che almeno qui c'é.
Che per risolvere un problema se ne sia aggiunto un altro?
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