Discreta storia di Ruju, anche se un po' derivativa. Non mi riferisco certo alla strizzatina d'occhio al capolavoro polanskiano "Rosemary's Baby", ma all'idea del bambino "speciale" braccato da loschi figuri influenti animati da pessime intenzioni che nella saga dylaniata avevano già allora almeno 2 illustri predecessori; il primo è il giovane virgulto nato dall'amplesso alieno di "Alfa e Omega" all'opera nel DD&MM2 La fine del mondo, l'altro o meglio l'altra esce addirittura dalla stessa penna di Ruju (e sempre dalle matite di Roi), ovvero la piccola esper di "Scanner". Si paga quindi lo scotto di una sceneggiatura a larghi tratti prevedibile che Ruju cerca di variare con l'inserimento di un avulso (sebbene carismatico) personaggio quale il Reverendo Blacklaw. Cospirazione e finale lasciano aperto lo spazio per un sequel come d'obbligo in questi casi.
Su Roi, concordo con Kramer, anche se "peggiore" è un aggettivo che non riesco ad affibbiargli in questo caso; definirei meglio il suo lavoro su quest'albo come "meno brillante". Da segnalare, a detrimento, che il Reverendo in primo piano a pag. 50 è praticamente identico a Killex!
Accettabile.