Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 10:30 am 
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Io sono abbastanza convinto che Sclavi, pur senza essersi mai messo a tavolino a codificare la/le storyline di Dylan Dog, probabilmente un po' perche` non faceva parte del suo modo di fare, un po' perche` all'epoca tutti se ne sbattevano le palle, abbia all'inizio avuto abbastanza chiaro che c'erano diversi universi paralleli/alternativi.

Se rimaniamo sulla serie regolare, tralasciando speciali e fuori serie, applicando appunto alla lettera i concetti di 'regolare' e 'speciale', la situazione e` rimasta a lungo sotto controllo come segue (con a lungo intendo fino almeno fino al numero 150, vedere sotto per specifiche).
La linea narrativa Xabaras/Morgana, per esempio, non si incrocia mai con quelle di Botolo, Hamlin, il Direttore degli inferni o Cagliostro, per fare degli esempi. E neppure con quella di Wells, se non consideriamo lo svarione di citare Xabaras nel numero 5 (solo citare, neanche far apparire). Neanche sto a citare le storyline piu` brevi come Bree Daniels, Mana Cerace, Pink Rabbit, Killex...

Ci sono ovviamente dei personaggi al di sopra di queste logiche narrative. Personaggi che esistono a prescindere come Groucho, Bloch e Jenkins. A mio parere anche Madame Trelkovski e la Morte sono ascrivibili a questo meccanismo. La prima per il suo essere deus ex machina, la seconda per la sua tendenza a fare comparsate piu` che avere un ruolo narrativo (salvo eccezioni).

Insomma, in regime di normalita`, il sistema narrativo della serie regolare prevedeva una ambientazione e dei personaggi standard, sempre e comunque esistenti a prescindere dalla loro apparizione, declinati in una lunghissima serie di universi alternativi, alcuni lunghi un albo, alcuni con un prosieguo, non necessariamente in stretta continuity, ma comunque identificabile (per cui, Maelstrom viene dopo l'Occhio del gatto, anche se non succede nulla a leggerle nell'ordine inverso).

Okay, tutto questo regge per un po'. E` vero che negli speciali e nei fuoriserie e` tutto un po' piu` fluido, ma il carattere speciale di queste uscite, specialmente nel primo decennio di Dylan Dog, e` particolarmente spiccato.

Il lago nel cielo inizia a cambiare le cose, nel senso che mette insieme le storyline di Lillie, Johnny (quindi Botolo) e Marina, fino ad allora scisse l'una dall'altra. E` un cambio di rotta rispetto a quanto visto fino a quel momento, nel senso che per la prima volta sulla regolare c'e` un Dylan Dog personaggio che mescola nel suo passato eventi che erano a tenuta stagna in singoli universi narrativi.

Da li` in avanti, che ve lo dico a fare?, comincia una discesa nel delirio che mi fa seriamente pensare che nessuno si sia realmente reso conto che i diversi Dylan Dog non erano necessariamente sempre compatibili l'uno con l'altro.
Come tutti sappiamo, il numero 200 inserisce Hamlin nella linea temporale Xabaras, mentre il ventennale sbraca malissimo e ci fa finire dentro pure Cagliostro e Wells, dragando le acque del disagio con una setaccio a maglia fine.
Ne esce miracolosamente incolume il Direttore degli inferni, fino a che di Gregorio non se ne esce con Saluti da Moonlight che, a conti fatti, mettele la pietra tombale sulla teoria dei multiversi, unendo il satirico-dissacrante con lo struggente-sentimentale.

Non ho proseguito la disamina oltre al numero 300 perche` poi con la gestione Recchioni arrivano nuovi personaggi, nuove dinamiche, nuovi casini, e gia` avevo i travasi di bile con di Gregorio e Ruju :mrgreen:

Spoiler!
:r:

:3

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 12:01 pm 
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Che tuffo nella continuity! Anzi, che spanciata. :3

Io, francamente, penso che Sclavi se ne fregasse, e che il suo punto di vista fosse quello che emerge dal meraviglioso albo La zona del crepuscolo (splendidamente teorico): succeda quel che succeda, al mattino dopo tutto ricomincia daccapo, e, tolti alcuni punti fermi (che potremmo definire le impalcature della testata: luoghi, personaggi principali, funzioni narrative ecc.), sul passato si dà un bel colpo di spugna. La serialità bonelliana intesa in senso duro e puro, quindi: una serialità in cui le storie non avvengono una dopo l'altra, ma contemporaneamente.

Pensateci: come fanno Tex, Zagor, Mister No e compagnia bella, che vivono in un eterno presente, ad aver vissuto centinaia di avventure, per le quali non basterebbero dieci vite? Semplice: le vivono... nello stesso momento. :P

Ogni albo, quindi, rappresenta un proprio mondo, una propria realtà. Inserire tutti gli albi dei personaggi bonelliani classici all'interno di una continuity unica e coerente è, secondo il mio modestissimo parere, follia. :x:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 12:17 pm 
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rimatt ha scritto:
Ogni albo, quindi, rappresenta un proprio mondo, una propria realtà. Inserire tutti gli albi dei personaggi bonelliani classici all'interno di una continuity unica e coerente è, secondo il mio modestissimo parere, follia. :x:

Concordo Rimatt! :x:

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 2:11 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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rimatt ha scritto:
Io, francamente, penso che Sclavi se ne fregasse, e che il suo punto di vista fosse quello che emerge dal meraviglioso albo La zona del crepuscolo (splendidamente teorico): succeda quel che succeda, al mattino dopo tutto ricomincia daccapo, e, tolti alcuni punti fermi (che potremmo definire le impalcature della testata: luoghi, personaggi principali, funzioni narrative ecc.), sul passato si dà un bel colpo di spugna. La serialità bonelliana intesa in senso duro e puro, quindi: una serialità in cui le storie non avvengono una dopo l'altra, ma contemporaneamente.

assolutamente d'accordo, a Sclavi della continuity non è mai fregato niente, così come non gli è mai fregato niente che gli eventi passati non andassero in constrasto fra loro. Direi che il caso dei fratelli Hicks che sono fratelli semplicemente perchè Sclavi non si ricordava di aver già usato questo nome, è sintomatico di quanto fosse interessato a queste questioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 2:30 pm 
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Non travisatemi! Non ho parlato di continuity in Dylan Dog! La continuity, all'epoca, era quella di Ken Parker.

Ho dato un'interpretazione delle varie linee temporali che, secondo me non casualmente, sono molto ben definite finche` Sclavi rimane in forma, salvo poi venir mescolate in maniera sconsiderata.

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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 3:10 pm 
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Iscritto il: lun ott 17, 2022 9:56 am
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D'accordissimo con Rimatt, ho sempre trovato molto poetica l'idea che le storie dei personaggi seriali succedano contemporaneamente.
Nel caso di Tex trovo anche esilarante il fatto che probabilmente il periodo storico del western comincia a essere troppo corto per il numero di avventure vissute dai quattro pard. https://xkcd.com/2152/ conoscete?

Rialzo la posta: nel caso di Dylan, nella maggior parte dei casi l'avventura del mese dovrebbe essere la quarta o quinta in totale vissuta da Dylan. Ne ha già vista qualcuna, di roba da pazzi, ma non abbastanza da farsi un faldone con le caratteristiche tecniche dei nemici ricorrenti, o da aver fatto lo stomaco all'orrore. Dylan dev'essere un dilettante, fortunato, intuitivo e con un lato "medium" di cui è solo parzialmente a conoscenza. O si rischia il quinto senso e mezzo di ragno.
Qualche storia è la terza avventura di Dylan, e lì è più scettico e inesperto, qualcuna è la decima ed è più rodato ("ne ho viste abbastanza per permettermi lo scetticismo", La casa degli uomini perduti!).

In quest'ottica Addio Groucho è ancora più interessante, perché fotografa il momento in cui si manifesta il lato usurante del mestiere. Dylan commette una svista e Groucho ci rimane in mezzo.

Ah, Dopo un lungo silenzio non ha senso in nessuna ottica. Il che mi fa anche dire che Sclavi se ne catafotta pure di quello che ho scritto io. Che però è assolutamente valida come home rule, per quanto mi riguarda :D .

@Leone, ti sei dimenticato di quell'aborto de La donna che uccide il passato! Che brutto periodo, quello dall'85 al 107, quasi due anni desolanti...


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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 4:10 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Ragazzi è il terzo post simile :lol: :lol:
Già l'argomento è incasinato, non mettiamoci pure noi!
Comunque rimetto sotto spoiler il mio punto di vista:

Spoiler!
Credo che ci siano talmente tanti finali differenti, con mood e lunghezze d'onda così distanti tra loro (quello tragico, quello surreale, quello parodistico, quello farsesco, ...) che cercare di trovarci una coerenza sarebbe assurdo (e infatti qualcuno ci ha provato, fallendo miseramente).
L'unica teoria che ha senso formulare è quella sulla struttura dell'universo dylaniano e sul come incastrare il tutto, sempre che come detto abbia senso.

La mia idea è che esista uno scheletro, che è quello della continuity che tutti conosciamo, che è costante e consistente in tutti gli episodi.
Ci sono poi gli episodi autoconclusivi che non spostano di niente la macrotrama, e che si sostengono su di essa senza intaccarla.
Ci sono infine gli episodi che avanzano la trama verso un binario morto, e che teoricamente porterebbero alla fine della serie. Queste diramazioni partono dallo stesso "universo" narrativo e ne vanno a creare uno nuovo, o meglio portano ognuno ad una diversa conclusione quella continuity comune ad ogni episodio, esattamente come un libro game ha tantissime conclusioni diverse.
Per quanto mi riguarda, il numero 100 è solo uno dei tanti finali, e non ha nulla di ufficiale e canonico. È chiaro che il numero 100 intacca retroattivamente la macrotrama, ufficializzando xabaras come padre biologico di dylan, visto poi come prosegue il numero 241. Anche quello però può elegantemente essere visto come uno dei tanti binari paralleli.
Stessa cosa si può dire del Pianeta dei Morti, per quanto mi riguarda caninico tanto quanto gli altri finali.

In definitiva, tolti alcuni punti saldi e intoccabili (quelli che tornano invariati in molti numeri) la continuity di Dylan è un albero con un tronco solido e moltissimi rami, tutti validi quanto gli altri. Io la vedo così.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 4:33 pm 
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Metacarpa ha scritto:
Rialzo la posta: nel caso di Dylan, nella maggior parte dei casi l'avventura del mese dovrebbe essere la quarta o quinta in totale vissuta da Dylan. Ne ha già vista qualcuna, di roba da pazzi, ma non abbastanza da farsi un faldone con le caratteristiche tecniche dei nemici ricorrenti, o da aver fatto lo stomaco all'orrore. Dylan dev'essere un dilettante, fortunato, intuitivo e con un lato "medium" di cui è solo parzialmente a conoscenza. O si rischia il quinto senso e mezzo di ragno.
Qualche storia è la terza avventura di Dylan, e lì è più scettico e inesperto, qualcuna è la decima ed è più rodato ("ne ho viste abbastanza per permettermi lo scetticismo", La casa degli uomini perduti!).


Super! Appoggio la teoria, spiegherebbe molte delle castronerie dylaniane.

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Storyline, multiversi e altroquandi
MessaggioInviato: mer ott 04, 2023 7:20 pm 
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Iscritto il: ven ago 18, 2023 9:49 pm
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Ci siamo incrociati più volte su questo argomento lasciandolo sempre aperto... potremmo essere assunti alla Bonelli. Per quanto riguarda la continuità secondo me la soluzione c'è: prendere in esame ogni singolo episodio decidendo se considerarlo canonico o meno chiudendo tutte le testate tranne la regolare, facendola uscire ogni due settimane.
P.s. Faccio un esempio: ho letto in questi giorni i numeri 400, 435, 436 e 437... il mio giudizio non è positivo ma se sapessi che sono programmaticamente "non canonici" troverei tutto molto più comprensibile e tutto sommato divertente.


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