Eccomi. Ho letto questo numero in biblioteca. Speravo fosse arrivato già anche il seguito, in modo da leggerli tutti assieme. Ma non l'ho trovato e così, visto che ero lì, mi sono letto questo. Le mie impressioni a caldo: I temi principali mi sembrano poggiare sulla perversione sessuale e sui mondi alieni. la storia si presenta inizialmente molto comune, quasi a dire una come le tante. I disegni di Roi mi rimandano indietro nel tempo e mi fanno quell'effetto nostalgia che, complice il silenzio della biblioteca e l'odore dei libri, mi ha fatto sentire bene e per un attimo ho dimenticato tutti gli orrori - quelli veri - a cui questa società occidentale mi sta da diversi anni abituando. Dirò adesso cosa mi ha ricordato questa prima parte della storia, che non brilla certo in quanto ad originalità. Inizialmente mi ha riportato alla mente (non chiudo sotto spoiler perché penso che voi ormai l'abbiate letta e straletta) HELLRAISER, certo con un pizzico di cthulhiano contorno, un po' troppo caro all'autore ma spesso senza un vero e proprio senso. La parte finale invece, che è anche quella che mi ha incuriosito di più, mi ha fatto pensare ad una STORIA INFINITA stile horror, con tanto di viaggio sullo pterodattilop degli orrori piuttosto che sul fortunadrago.
In conclusione: Beh, se devo dire che mi ha incuriosito, non posso. Il setting in cui ero immerso, sì, mi ha cullato dolcemente in una lettura che, penso, in altre situazioni avrei trovato monotona, noiosa. Ebbene, attendo la seconda parte senza aspettarmi niente, ché il nostro fin troppe volte mi ha deluso e lasciato con un amaro in bocca che non se ne va più. Quello che manca al Dylan odierno, non mancherò di scriverlo, è proprio la costruzione delle storie, il colpo di scena finale, forse il costrutto più logico per una trama che non vada sempre a scadere in quelle 100 pagine alla fine delle quali ti chiedi E ora? cosa mi è rimasto? Nulla, alla fine non ti rimane nulla. Mentre i vecchi Dylan ti lasciavano perplesso, ti costringevano a pensare a ciò che avevi letto (ricordo, tanto perr citarne uno, i conigli rosa uccidono ma anche lo straordinario horror paradise, per non dire il Male, i Vampiri, ecc) Non che un tempo tutte le storie fossero eccellenti ma almeno ti lasciavano qualcosa, uno spunto seppur minimo di riflessione. Beh, sarà che l'autore dell'albo poco lo sopporto, ma questa storia non mi lascia nulla, nemmeno una riflessione sulla perversione sessuale, che ormai possiamo trovare facilmente in molti argomenti nella rete. Un voto? Mah, penso che il mio giudizio, sul quale mi sono anche troppo dilungato, sia più che eloquente.
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