Cravenroad7

Secondo voi Enna su Dylan è migliorato negli ultimi anni, oppure è la pochezza che c'è in giro sulla testata che lo esalta?
Ultimamente non ne sbaglia una (ancora non ho letto la storia, spero di non essere prontamente smentito) e anche quando scrive storie così così, sono comunque piacevoli e rimane l'autore più avvicinabile al Dylan originale, quello in cui rivedo di più le caratteristiche che amo del personaggio.
Mi ricordo che quando iniziai a leggere Dylan da ragazzo, era il periodo in cui scrivevano assiduamente lui, Barbato, Medda e Chiaverotti (oltre agli indigesti Ruju, Mignacco, Marzano, ...) e lo consideravo diciamo il "peggiore" di quelli che mi piacevano.
Ora per dire preferisco mille volte una storia sua a una della Barbato.

Allo stato attuale, Enna è oggettivamente l'autore più affidabile e "compiuto" nell'organico dei collaboratori continui, con corposo curriculum. Difficilmente sgarra una storia, la sua qualità media dà la polvere a tutti i novellini, e spesso surclassa anche alcune penne storiche un po' logore ormai (v. Barbato).

A conti fatti è quello che comprende più Dylan nella sua totalità e non gigioneggia in alzate di capo. Meno individualista/estroso/inconcludente di Bilotta o Ambrosini, senza dubbio avrei affidato a lui la supervisione delle testate nel post-RR, e non alla Baraldi... considerando che Medda si è smarcato da tempo

A me Enna è sempre piaciuto, lo adoravo anche prima di Dylan in PK, dove aveva scritto Mekkano che era uno degli episodi più belli della saga... va detto che avrei potuto dire lo stesso di Faraci, ma sicuramente l'adattamento su Dylan per i due è stato ben diverso, e le sue storia erano sempre state valide.
Sicuramente non è mai stato troppo prolifico, per cui è un autore meno rappresentativo rispetto ad altri che hanno avuto maggiori chance di lasciare la loro impronta nella serie, ma credo sia partito fin da subito col piede giusto... forse è più il livello attorno al lui che è calato, anche se non leggendo regolarmente non sono più in grado di dirlo.

A occhi chiusi.
Albo nel complesso discreto, sicuramente la setta poteva essere rappresentata in modo più approfondito, ma anche così regge bene. Il finale "mostroso" a me non dispiace affatto. Nella mia concezione di Dylan Dog i mostri ci devono essere e anche i combattimenti con i medesimi.

I ragazzi selvaggi.
Albo talmente folle da avermi divertito, anche solo per Groucho in un universo alla Mad Max; perfino il finale meta - fumettistico non mi ha disturbato (caso unico).

Voto: 7 a entrambi