skeletor ha scritto:
16:9 comprende più formati video.
il più comune è 2:35:1 (quello con pià bande nere sopra e sotto cioè il più panoramico) ed è quello "utilizzato nella storia"
ci sono altri formati che sono sempre 16:9 come 1:85:1.
il 4:3 (quello quadrato dei vecchi televisori) non è 16:9.
quindi nessun errore.
Non credo funzioni così. Ci sono vari tipi di formati di schermo, ognuno che si utilizza per particolari tipi di effetti che si vogliono raggiungere. Non è che 16:9 è iperonimo di 1.85:1 o di 2.35:1. Sono tutti formati differenti, via via più ampi.
16:9 significa che se tu prendi la base dello schermo e la dividi per l'altezza, deve dare 1.77 sempre, qualsiasi sia la grandezza dello schermo. Tant'è che infatti 16:9 si può scrivere anche come 1.77:1.
Il solo fatto che un formato si chiami 2.35:1, oppure 1.85:1, fa capire che non è rispettato il rapporto di 1.77, così come non viene rispettato facendo il rapporto 4:3 (aka 1.33:1) (e che 4:3 e 16:9 siano diversi, dubbi non ce ne sono).
Se si proietta un film in 2.35:1 su uno schermo in 16:9, per non perdere parte dell'immagine, devono comparire sopra e sotto le famose bande nere.
Se facciamo questo rapporto con le vignette di questo albo (13,8x6,7 ca.) viene fuori più o meno il formato 2:1 (2.00:1), che è un altro formato ancora diverso.
Insomma, non ho visto (ancora) da nessuna parte la possibilità che il 16:9 sia una macrocategoria in cui raccogliere altri formati più o meno analoghi per ampiezza. Casomai, credo, sono tutti diversi tipi di widescreen, non diversi tipi di 16:9. Per me la domanda rimane. Perché l'albo si chiama così, se chiaramente non è in 16:9? Perché fa figo? E anche un'altra domanda, mutuata da Dearboy: perché 16:9 è figo?