Cravenroad7

ananga!
se togliamo il lunghissimo prologo, la telefonata di martin mystere, il fax di mister no, i vari sogni, qualche flashback, cosa resta di questa doppia storia?
il problema è lo stesso della manfrediana aracne, un albo è di troppo (il secondo), qui c'è l'alibi del crossover multiplo inedito
sembra "il sogno della tigre" (guarda caso di mignacco) ma più in grande, qualche omicidio in meno e molte più acrobazie ed effetti speciali
è un giovanni freghieri show, disegnatore come pochi ce ne sono in grado di saperti raccontare una storia, da solo, anche se la storia non c'è
la sua juma sombraluz, sorta di catwoman leopardata, non si scorda più...
l'originale è su un altro pianeta proprio... però questa ananga in minore spicca comunque tra i dylan dog di questo gramo periodo
chi cerca il vecchio mondo di dylan qui lo trova
ottime le due copertine

voto 8+

Ho ripreso, dopo parecchio tempo, la lettura di questa ottima "doppietta". Ieri sera mi sono gustato Ananga, oggi, nei momenti liberi, sarà il turno de "L'Urlo".
E, ancora una volta, come nella maggior parte degli albi di un'epoca passata, sono stato deliziato da qualcosa che oggi sulla testata manca.
La voglia di raccontare qualcosa. La fantasia.
Non è tanto il fatto che qui ci sia Sclavi: in tempi remoti una storia di Dylan Dog narrava comunque qualcosa. E poteva piacere o non piacere, ma un minimo di fantasia era di certo indispensabile.
Purtroppo, negli ultimi tempi, sembra che mi diverta a fare il tiro al bersaglio con certe nuove storie, ma in realtà non mi diverto affatto.
Sfortunatamente non può mai mancare da parte mia un paragone tra ciò che pubblicavano "prima" e ciò che pubblicano "ora".
Perché una buona storia è una buona storia. Tutto quel che uno va cercando.
La volontà di rimettere in campo quel minimo di fantasia, di varietà, di capacità narrativa, evitando di affossare un albo concentrandosi sulle fisime di un protagonista che sembra aver perso totalmente la bussola.
I lettori storici non sono mai invecchiati, se non per qualche ruga in più e magari qualche capello in meno.
Hanno ancora in mente quali fossero le "buone storie", perché sono cresciuti leggendole.
Dylan Dog è invecchiato, e ci ammonisce, roteando il suo bastone da passeggio e succhiandosi la dentiera, che siamo tutti demodé.
Noi, lettori-dinosauri, e lui, matusa rimbambito a cui hanno fatto una plastica per farlo passare per ragazzino, e che stanno conservando sotto formaldeide, per evitare che faccia i vermi.


Lo so, non ho detto praticamente niente di Ananga, ma poco male: magari dopo aver finito (di nuovo) L'Urlo Del Giaguaro, spenderò qualche parola.
Forse. Ma non è detto. Tanto queste storie le conosciamo a memoria, e commento più, commento meno...

Vero grande idea molto alla Chiaverotti. Qui Sclavi riesce in un colpo di scena magistrale.

Questa doppia storia ha tutto: avventura, mistero, Bloch con la sua indagine, Dylan che indaga nell'incubo (e ne trova uno reale come la violenza carnale a una ragazzina), Groucho divertente 8specie nel giochino sugli elefanti grigi in Danimarca, una bellissima donna e un finale commovente.

Freghieri in uno dei suoi lavori migliori, come anche Stano, soprattutto nella copertina del secondo albo "L'urlo del Giaguaro".

I cameo di Mister No e Martin Mystere sono la ciliegina sulla torta. Mitico "Ananga".

Storia non particolarmente complessa, ma molto avvincente. Regge benissimo la lunghezza di 200 pagine ed è sempre gradevole la lettura.

8

riletta ieri, non è male ma la trovo una mattonata tale e quale a come la ricordavo 25 anni fa, mi annoia terribilmente, manca degli ingredienti sclaviani tipici quali inquietudine, follia e ironia. Il tutto si salva comunque per un Freghieri in forma smagliante.

Voto: 6 1/2

Molto interessante la prima parte, particolarmente noiosa la seconda, che diventa sempre più pesante man mano che si va avanti, o almeno questa è stata la mia impressione. Ho letto "Ananga" in 40 minuti e poi ci ho messo un giorno e mezzo per finire "L'Urlo del Giaguaro", dedicandogli non più di qualche minuto alla volta, portandomelo dietro anche in bagno per approfittarne...
Bella la rivelazione dell'assassino anche se sono abbastanza sicuro che il "giaguaro" fosse stato disegnato con un accenno di tette fino alla scena prima