Immagino pensasse di riuscire ad avere successo rilanciando Dylan in "quella maniera", tramite riassestamenti, eliminazioni di vecchi comprimari, inserimenti di nuovi comprimari, reset/reboot vari...
Non aveva calcolato - ma non è difficile - che finito l'effetto "novità", se non ci sono buone storie a fungere da struttura portante, tutto il castello di carte cade rovinosamente.
E infatti, immagino - ma è una mia visione - che molti, date le suddette novità, si siano rotti le scatole e abbiano mollato il Titanic prima del suo totale inabissamento. Quando si è capito che vi è un sacco di fumo e ben poco arrosto in molti avranno lasciato perdere.
Peggio si è fatto con il "ciclo" (ehm) chiaverottiano, messo in campo subito per accalappiare vecchi polli (il nome Chiaverotti ha ancora un suo peso tra i vecchi dylaniati) e fermare un'eventuale emorragia.
Il prodotto sembra essere stato contestato da diversi fruitori, sortendo un effetto differente da quello previsto (molti di coloro che hanno letto hanno percepito che la testata sembra essere alla frutta. O al gustoso caffè da sorseggiarsi mentre si guarda il Titanic affondare). E anche molti di quei vecchi polli non hanno avuto "pane per i loro denti".
La credibilità della testata è di molto scesa e nessun Sommo gioco di prestigio sembra essere servito.
Chiaro che poi, chi di dovere, preferisce toccare il meno possibile l'argomento