Cravenroad7

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#443 - Gli indifferenti
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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 11:45 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Keanu Coen ha scritto:
a un certo punto Dylan dice: "Potrei ambire a una cattedra onoraria, forse non a Oxford, ma alla fottutissima università della vita"


Madonnina. :cry:

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 1:02 pm 
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Ma davvero vi fa così orrore? Io ho storto un pochino il naso naturalmente, perché uno che di norma dice "Bloody hell" come massima espressione dell'indispettimento, non se ne esce con "fottutissima" così, out of the blue.
Però mi è sembrata 1) una citazione 2) una di quelle esclamazioni colorite che si riservano ai momenti di massima incaXXatura 3) una concessione delle ragazze ad un lessico più ad effetto badass.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 1:57 pm 
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Sinceramente a queste storie stile Dylan-desperado in afflizione labirintica (v. ...e cenere tornerai), parlando di roba recente, preferisco di gran lunga, pur con tutti i loro difetti, il fanta-vintage di La Rosa sul bis o la Barbato cervellotica del mese scorso.

Quindi per me un 6+ come voto e non oltre, anche per proprietà equativa rispetto agli albi sopra citati. Dalle P&M mi sembrava lecito aspettarsi qualcosa in più, ma dopo questo albo, abbiamo la riprova che sulla storia singola da inedito, fuori dalla saga di Cora, pure loro galleggiano a fatica sempre su livelli poco più che accettabili. E questo apologo underground pro-resilienza rimane nel medio anonimo della rapida dimenticabilità, a mio parere .


S ⓤ P ⓤ O ⓤ I ⓤ L ⓤ E ⓤ R




Copertina ottima, finalmente azzeccata rispetto alla storia, e l'effetto vorticoso ingrana :3 .

Disegni eccessivamente sovraccarichi per i miei gusti. Intendiamoci, la qualità di Armitano è elevatissima e tanto di cappello (con visiera, dato il caldo), ma dopo un po' l'eccesso di mezzetinte a muzzo ed effetto "macchia/pennarello" mi risulta stucchevole. Meglio quando si asciuga e interviene di retino, con campiture nette e cariche di "nero" di china, anche se digitale.
Buone le scene di movimento/linee cinetiche della metro, in piena azione.... come l'espressività di Dylan, ora torva ora sconfortata. Malino lo splatter (si fatica a capire cosa succeda al volto del tizio contro il muro di p.33 o alla gambe della tizia a p.38). Sembrano delle bozze le pagine da 69 a 71 :| .



Non ho capito sinceramente il collegamento del titolo col romanzo di Moravia, ma forse basandosi tutto (a livello IPERGENERALIZZATO, per sommi capi, de sarsizza arkilo :dito: ) tutto sulla passività/incapacità di reazione alcune cose tornano. Ma questo varrebbe per diverse forme di depressione anche, tanto per dire...

In linea di massima comunque dialoghi accettabili e Dylan abbastanza in character, senza eccessi o sbavature. Buona la storia del calabrone e della bufala made in Groucho :g:
Mi è piaciuta la parte iniziale del Dylan deep-into the quest per trovare George, e lo scetticismo asciutto di Bloch, per un trend indagatorio più da Chi l'ha visto? che da incubo. La Sciarelli abbozza, senza sparire mai dagli schermi, lei. Virgil (guida infernale per Dylalighieri?) anche lui inizialmente mi intrigava parecchio con quell'aplomb enigmaticamente cool, ma alla fine non sapremo nulla su/da lui, a parte certi frasi fatte :o .

Poi nel cuore dall'albo, mentre sfreccia il treno, la solita galleria (da p.30, con sirena per lo switch di vagone) di degradati senza speranza di rivincita/reazione, con smanie di autolesionismo ammorbate dalla rassegnazione più annebbiata, e Dylan che prova a scuoterli dal tunnel sul binario morto unico, senza esito ovviamente. Perché le parole d'ordine sono "affliggersi & capitolare" appunto.

Il discorso della "fame/caccia"
secondo me non c'entra una mazza col resto dell'impianto narrativo e le sue metafore, perché la sopravvivenza è un concetto relativo nel treno e durante la sua marcia senza destinazione (basti vedere come affogano per inerzia voluta i vecchiarelli malati o la neo-mamma si sfrascia le gambe dissanguandosi, p. 38). Per questo tutto il parapiglia concettuale pre/post sorcio mi sembra alquanto superfluo, nell'intervallo di sosta del convoglio. Utile solo per fare un po' di scena nella prima tavola, ed avvicinarsi ad un concetto di degrado che ha un altro senso nella storia :roll: .

Coincidenza risbuca proprio George, si elabora un mezzo (distorto) "piano di reazione", assaltando la cabina di comando... e COME SEMPRE da anni a questa parte, l'originalissima risoluzione finale per uscirsene da un cul de sac consiste nello spaccare tutto. Ingegnoso, no? Come un culatello insaccato dal verso sbagliato. Bastava la nonna della portinaja di Mignacco per un escamotage simile, e forse si sarebbe spremuta di più :cry: .
L'unico a liberarsi dall'inerzia alla fine sarà (assieme a Dylan) proprio George, trovando quello che cercava. E ora chi pulisce?
Last stop death :tc: .

Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 3:19 pm 
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SPOILER
SPOILER
SPOILER


Considerando il tema, e un po' anche i disegni, questo albo mi sembra più parente di "Jenny", vale a dire una parata un po' facilotta di miserie umane più o meno condivisibili (e a dire la verità variamente intercambiabili o continuabili ad libitum) dietro le quali è veramente dura trovare traccia del meraviglioso cinismo delle due sceneggiatrici. Mi sembra un albo molto poco personale, attraversato da quel qualunquismo che Sclavi mi ha fatto amare, e che i suoi epigoni mi fanno invece odiare (quante altre volte dovremo subire l'equazione "lavoro da ufficio=vita miserabile"?).
Però, dico, considerando la tipologia di storia in questione, il risultato è anche positivo, ma si dimentica in otto minuti, e non è la modalità di racconto che a me sconfinfera (sono anche allergico alle voci over, specialmente se non le si sa usare!).

Mi associo a Wolk nello sconforto di fronte all'ennesimo Dylan luddista che sfascia a manate le cose, ma lo sconforto maggiore mi deriva da questo Dylan che forse per farsi perdonare le ottanta pagine di paranoie precedenti, un po' à la Cassandra Crossing, deve correre sopra i treni, trascinarsi fuori dai treni, digitare codici pin, fare battutella battutella in situazioni di pericolo estremo...

Io sarà che sono fatto così, ma io non ci credo che certe soluzioni di quest'albo siano farina del sacco delle due autrici. Le rispetto troppo per credere che possano aver partorito una scena action così banale.

Ma ripeto, l'albo per me funziona, solo che non è assolutamente il mio genere di albo.
L'unico tocco degno delle due autrici è la madre disperata che non riesce a capire cosa voglia la figlia neonata. Senza nulla togliere al vecchietto o al travet disperato, ma almeno quella figura di madre è in un certo modo inedita, almeno per me, ed è quello per me il pugno nello stomaco dell'albo, l'unica traccia di vitalità di P&M.

I disegni di Armitano grondano talmente tanto digitale che dopo tre tavole ho avuto la nausea. Alcune soluzioni grafiche eccezionali, alcune ai limiti della leggibilità, ma in ogni caso tutte, senza eccezioni, fasulle e spersonalizzanti. Un albo del genere, per me, doveva trasudare inchiostro. Così è venuto troppo gelido. Oltre al fatto che la Bonelli ormai stampa col toner scaduto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 4:05 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
SPOILER
SPOILER
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... lo sconforto maggiore mi deriva da questo Dylan che forse per farsi perdonare le ottanta pagine di paranoie precedenti, un po' à la Cassandra Crossing, deve correre sopra i treni, trascinarsi fuori dai treni, digitare codici pin, fare battutella battutella in situazioni di pericolo estremo...

Io sarà che sono fatto così, ma io non ci credo che certe soluzioni di quest'albo siano farina del sacco delle due autrici


Non so se sia siano fatte insaccaRre dal salame di (ex) turno in fase di revisione...
... ma questa è l'unica cosa in pratica che non condivido della tua analisi :)

Alla fine senza quella svolta action l'albo era destinato a rimaner appeso/infognato così. La scelta di Dylan di re-agire (finalmente) è la soluzioni concettuale alla stagnazione rassegnata degli altri passeggeri. L'iniziativa consapevole e definitiva , che è mancata anche a George dal momento del suo allontanamento dalla famiglia.

Certo, poi hanno esagerato in acrobazie per Dylan stuntman chemmanco Mission Impossibile, ma l'equilibrio credibile non è qualcosa che pertiene gli autori di questa generazione :(

...
...
...

Sul resto d'accordissimo, specie sulla stucchevolezza posticcia degli effettacci in mezzatinta insistiti da Armitano (manco si trattasse di un writer di murales in digitale)... e sul qualunquismo del solito j'accuse contro gli impiegatucoli di risulta, le lungaggini burocratesche dei centralini telefonici, etc :?

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: ven ago 04, 2023 5:42 pm 
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Ma quella cosa della metropolitana con la sedia è vera?


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 10:14 am 
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Mah.
Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto dopo i commenti positivi.
A differenza di molti di voi, alcunji disegni li ho trovati caotici.
La trama... mah.
Non amo dare voti ma, se proprio dovessi, darei un accettabile solo per l'umiltà della Baraldi che si contrappone alla fastidiosa boriosità del vecchio


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 6:29 pm 
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Iscritto il: dom lug 30, 2023 12:41 pm
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Keanu Coen ha scritto:
I disegni di Armitano grondano talmente tanto digitale che dopo tre tavole ho avuto la nausea. Alcune soluzioni grafiche eccezionali, alcune ai limiti della leggibilità, ma in ogni caso tutte, senza eccezioni, fasulle e spersonalizzanti. Un albo del genere, per me, doveva trasudare inchiostro. Così è venuto troppo gelido. Oltre al fatto che la Bonelli ormai stampa col toner scaduto.


Sono d'accordo, come molti hanno già detto, sul fatto che alcune tavole risultino poco leggibili, in effetti a pagina 46 non ho proprio capito la dinamica della scena (l'anziano si oppone a Dylan? boh), ma a parte questa sequenza, ho amato i disegni di questo albo.
Per tutta la lettura ho avuto la sensazione di essere catapultato in questo mondo cupo e viscerale, merito soprattutto delle soluzioni grafiche permesse dall'utilizzo del digitale; non riesco a vederci la freddezza e falsità di cui parli, ma sarei felice se volessi elaborare visto che la tua è una opinione comune che non riesco a decifrare :oops:

Spoiler!
La trama mi ha lasciato alquanto confuso alla prima lettura: ma questi "dannati" persi sul treno, sono indifferenti nei confronti della vita, o sono vittima dell'indifferenza altrui?
Dopo averlo riletto sono giunto alla conclusione che potrebbero essere vittime di una società che è a loro indifferente... e sono a loro volta indifferenti al proprio destino(?)

Insomma secondo me non è molto chiaro il fil rouge che lega i poveri passeggeri, ma leggendo la storia attraverso la mia interpretazione, seppur incerta, sono giunto ad apprezzarla molto (anche perché una volta tanto sono stato costretto ad accendere il cervello :g: ). Non l'ho trovata affatto banale, come altri hanno invece fatto, e la lettura ha persino acceso in me la voglia di vivere più proattivamente, piuttosto che per inerzia (o indifferenza :wink: ).

*P.S. Copertina eccezionale: dinamica, colorata, accattivante e, dettaglio a mio avviso non trascurabile, pertinente ai contenuti dell'albo!

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E lasciatemi divertire!


Ultima modifica di Il Palombaro il sab ago 05, 2023 6:37 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 6:32 pm 
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bertuccia ha scritto:
Ma quella cosa della metropolitana con la sedia è vera?

Uno stunt pubblicitario, ovviamente né il sindaco di Londra né l'ente per la metro di Londra hanno avuto nulla a che fare con la sua realizzazione.

_________________
E lasciatemi divertire!


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 7:28 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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È agghiacciante e chi lo ha proposto (non Wolkoff ovviamente) dovrebbe riflettere sul proprio cinismo.

Palombaro io vedo la trama come

SPOILER
Un viaggio in quei meandri vischiosi della malattia, del dolore sordo della depressione, nelle fauci di quel male di vivere che spesso viene ignorato da chi ci sta vicino.
Un abisso tentacolare e invisibile, che attanaglia le persone, somemergendole con un malessere che non solo le estrenea dalla società, ma impedisce loro di tornare in superficie.


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MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 8:03 pm 
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bertuccia ha scritto:
È agghiacciante e chi lo ha proposto (non Wolkoff ovviamente) dovrebbe riflettere sul proprio cinismo.


Beh, non esageriamo col perbenismo oscurantista.

Era una forma di humour nerissimo (che Monty Python a confronto sembrano dei Gabibbi) per disincentivare i suicidi sotto la metro londinese... con tutti i disagi che il proprio gesto egoisticamente comporta a migliaia di altri malcapitati passeggeri e loro malcapitate giornate di pendolanza là sotto. :mrgreen: :tc: :mrgreen:

Era anche un'occasione per de-magonizzare la lacrimuccia facile cercata ad arte nell'ultima paginetta di questo albo...

SPOILER

... il cui senso secondo me, come già ho scritto in precedenza, è da tracciarsi nel titolo del romanzo di Moravia in parte... e gli indifferenti ALLA vita, a partire dalla propria, senza capacità di reagire anche a quello in cui potrebbero influire gli altri (magari pure loro indifferenti). Non dissimili dagli ignavi di Dante, visto che c'è pure Virgil di mezzo.

La parabola di tutto è nell'iter di George, che si perde nella non-decisione stagnante , finché... anche grazie a Dylan acrobata Cruise, non acquisisce coscienza di come smuoversi dallo stallo e cambia direzione.
Anche senza tirare in ballo Deridda, George ad un certo punto mette in atto la "differenza" (al posto del l'indifferenza) e fa scattare con l'azione una decisione e consapevole/sostanziale/direzionalmente inversiva che prima aveva rimandato addd fino a perdersi su un binario morto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 8:18 pm 
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Non credo che sia perbenismo, è la reazione umana al cinismo ripugnante di quella pubblicità.
È un invito a impiccarsi a casa, per non creare disagio alla metropolitana.
Fa schifo e chi l'ha ideata dovrebbe vergognarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 8:22 pm 
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è una cosa ironica e provocatoria, non uno spot pubblicitario pro-slogan o utilità sociae... mica va presa sul serio, e di certo non l'hanno affissa nella metro o nelle strade di Londra per ottenere un effetto reale.

Certe volte penso che Daniele Luttazzi andrebbe imposto a scuola già dalle medie :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 11:06 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Non ho mai capito perché una cosa ironica e provocatoria dovrebbe avere licenze o salvacondotti differenti, viaggiare su binari diversi rispetto al buon gusto e alla decenza.
Siccome ironizza, siccome è humor nero, siccome è satira o quant'altro, può permettersi di oltrepassare il segno.

Forse perché quell'ignobile essere che lo ha ideato, non ha mai provato cosa significhi volerci salire su quella sedia o averci trovato qualcuno appeso sopra.


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 Oggetto del messaggio: Re: #443 - Gli indifferenti
MessaggioInviato: sab ago 05, 2023 11:41 pm 
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L'ironia non è tenuta ad "esser al suo posto".
Può esser iper-scorretta, sgradevole, di pessimo gusto.
Ma a differenza del sarcasmo gioca più sui paradossi (magari in eccesso) che contro qualcuno/qualcosa di specifico. Se è poi di rottura e non consolatoria, serve anche a masticare meglio quei paradossi.

Per cui farne una questione personalizzata per offendersi
di propopsito o indignarsi ad arte (sport social-nazionale dei nostri giorni) è pretestuoso se non strumentale.

Anche un semi-innocuo video gag di Paperissima su un tizio che cade mentre abbozza parcour goffamente, allora non dovrebbe andare in onda considerando quanti genitori ci hanno rimesso i figli per simili bravate.

Cmq direi che siamo off topic e torno alla mia Delirium Tremens dalla metro di Bruxelles dove sono ora 8-)

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