V.M. ha scritto:
Per il resto, questa Enciclopedia ha un prezzo più alto (€ 8.90 contro € 8.50 del Magazine), meno pagine complessive (160 contro 176) e meno pagine di fumetti (96 contro 126).
... tutta colpa del caro benzina, delle derrate di grano ucraino, del mancato rinnovo di Lukaku... e di questi albi (che come dice sempre la SBE) costano comunque meno di una pizza
Non entro nelle tasche degli altri, però sinceramente il prezzo comincia ad esser un po' sproporzionato rispetto al prodotto... anche perché la qualità della carta non è di certo quella degli Almanacchi di 20 anni fa, e le rubriche stentano sempre più ad avere un senso. Secondo me dovrebbero più approfondire le uscite dell'anno a tutto tondo (perché di film, fumetti, libri e videogiochi ce ne sono eccome, non necessariamente tradotti/doppiati)... e lasciar perdere - in tempi di Wiki poi
- i mini-dossier tanto gli argomenti ormai sono esauriti (v. ritorno sui fantasmi, dopo la bellissima guida ai cacciatori di spettri nell'Almanacco 1992, etc).
Quanto alla storie, direi abbastanza gradevoli in linea di massima, a parte la terza che vale molto più del resto:
__S__P__O__I__L__E__R__Testi
6Disegni
8Siniscalchi al bacio melò: Ilia ricorda tante attrici varie ed eventuali, il marito Riccardo Garrone.
Russo allunga una diatriba inter-familiare con la storia di un fantasma che vuole rimanere tale... per fare la gatta ari-morta smanceriosa e svenevolmente evanescente col latin lover Dylan. Si poteva fare di meglio, diciamo, soprattutto nella colluttazione finale abbastanza penosa.
Testi
6 1/2 Disegni
7 Più snella ed stimolante delle precedente, anche se non molto meglio alla fine dei conti.
Mari fa il suo dovere o poco più, mentre la Simeoni abbozza temi femmino-revanchisti senza farli pesare, al margine del mito. Anche qua la colluttazione finale è goffamente ridicola, con la Gorgone da settimane(mesi?) prigioniera, che riesce a spezzare la corda dai polsi proprio quando Dylan si trova un pajo di coltellate nella panza...
Testi
8 - Disegni
9 Roi sugli scudi, quasi da livello
UT; un gran bel vedere, nel gestire le ombre, gli interni, la pioggia, ed il fascino di Ophelia-alias-Mina (o Patti Pravo?
)
Dylan scazzoso ed insidioso, non urta ma colpisce nel segno con quella certa indisponenza da sbirro saccente. I suoi scambi
à la Polanski con la tizia, immersi in quella atmosfera tra seduzione ed avversione, sono il nocciolo pulsante della storia. Il tema dei gastronomi filosofi mi aveva fatto pensare ad un
parallelo con questo film (
che consiglio, nel bene&male ) ... per quanto in realtà sembra solo lo spunto iniziale, perché tutto poi prende una piega più delicata sui rapporti umani di una rampolla incompresa ed il mito di se stessa che vorrebbe costruire, con carisma aggiunto magicamente di boccone in boccone.
Ecco, il mito: Sicchio, dopo la Gorgone della Simeoni, qua ci propone oltre alle sirene pure Orione sulla cui mitografia esistono dozzine di versioni discordanti... ma nessuna che io sappia parla del fatto che potesse esaudire dei desideri o trasformare la gente. Muah
Unica nota stonata, unico boccone insipido? Una porzione di filetto di "unicorno" (p.142) la suggerirei a chi ha dato un titolo così piatto e banale ad una storia che meritava ben altro impiattamento.