Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: ven mag 12, 2023 12:19 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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sono assolutamente d'accordo, tant'è che Recchioni ha dimostrato di essere un buonissimo sceneggiatore e un mediocre curatore.
Per il resto, per aver "scavalcato" così tante persone che potevano essere in lista prima di lei, vista la relativa giovane presenza sulla testata, o gli altri hanno gentilmente declinato visto l'attuale andazzo della baracca e a quel punto si, si può parlare di coraggio (e di una sana incoscienza), o ci sono altre dinamiche che non conosciamo.
Di certo, aver tirato dentro il Lanzoni continua ad essere una mossa che non mi piace, ma può essere che, come ipotizzava qualcuno, lei e il marito abbiano sempre lavorato in duo, anche se fino ad oggi hanno messo solo il nome di lei.

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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: sab mag 13, 2023 10:06 am 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
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Ma quindi questa invece, è una che lo sa che il capitalismo è brutto?


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 11:34 am 
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Ho appena sentito un'intervista alla Baraldi, che credo riassuma tutto quello che penso di lei, nel bene e nel male.

Dice che vuole che i lettori si sentano di nuovo a casa, e che vuole creare spazio per il confronto con i lettori, che sono invitati a interagire con lei. E tutto questo mi va benissimo, e da lei non mi aspettavo niente di diverso.

Dopodichè dice che una delle frasi che ha scritto sopra il letto è "La caverna che ti fa più paura è quella che custodisce il tesoro che stai cercando", e allora mi viene voglia piuttosto di iniziare a leggere "Corna vissute".

Ecco, io, sarà sicuramente un mio limite, ho il TERRORE delle persone che vanno in giro con la faccia seria a declamare frasi come questa e che nella vita si fanno GUIDARE da frasi come questa, e che per giunta assurgono pure a posizioni di responsabilità.
Ma, ripeto, sicuramente è un mio limite.

Se siete in grado di sopportare il giornalismo d'assalto e le domande al vetriolo di Luca Deejay, qui c'è il video con l'intervista


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"You should be ashamed of yourself".
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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 4:51 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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ho capito i buoni propositi ,
il tentativo di recuperare lo spirito originale , ma avendo i tempi odierni , ed è giusto.

io credo però che dylan dog abbia stancato per il ripetersi delle dinamiche , anche quelle vicine all’originale.

per cui gli avrei chiesto possiamo aspettarci degli stravolgimenti o cambiamenti ?

poi penso che dylan dog debba recuperare i giovani ,
non so in che modo , magari introducendo personaggi giovani o comunque meno datati.
non lo so,
ma se si pensa di riottenere successo utilizzando il vecchio , credo sarà dura.


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 6:27 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Goblin ha scritto:
ho capito i buoni propositi ,
il tentativo di recuperare lo spirito originale , ma avendo i tempi odierni , ed è giusto.

io credo però che dylan dog abbia stancato per il ripetersi delle dinamiche , anche quelle vicine all’originale.

per cui gli avrei chiesto possiamo aspettarci degli stravolgimenti o cambiamenti ?

poi penso che dylan dog debba recuperare i giovani ,
non so in che modo , magari introducendo personaggi giovani o comunque meno datati.
non lo so,
ma se si pensa di riottenere successo utilizzando il vecchio , credo sarà dura.


Posso fare una considerazione personale? Per me è proprio questo modo di vedere le cose fortemente "risultatista", che cerca sempre la carta vincente per il successo -spesso copiando trand già consolidati e quindi inutili da copiare- e che nel caso di insuccesso trova sempre una motivazione fondamentale per la quale le cose siano andate storte, modo di approcciarsi alle questioni tipicamente italiano se mai uno ce ne fosse, è stato proprio la rovina della gestione recchioni.
Dylan ho perso lettori per un motivo semplicissimo e banale: il calo costante di qualità delle storie. Infatti nella prima parte della gestione recchioni, che io reputo molto felice, ne aveva recuperati.
Quando poi si è scelto di inimicarsi tutto lo zoccolo duro della serie, provocando e andando sempre controcorrente, e affidando la maggior parte delle storie ad autori inadatti, è stata la fine.
Secondo me Dylan ha tantissimi vantaggi competitivi rispetto a altre serie:
- la sua fama, magari di seconda mano ma comunque grandissima anche tra le generazioni più giovani
- il personaggio e l'ambientazione, che funzionano benissimo e che sono in grado di piacere sia ai giovani che agli adulti
- il genere, che varia dall'orrore al thriller al fantastico più puro, permettendogli di toccare mille corde più disparate.
Se vuole recuperare lettori, non deve inventarsi nessun fuoco d'artificio; deve soltanto dare la testata in mano a chi sa gestire tutti gli elementi tipici della stessa.
E soprattutto deve tornare a trasmettere emozione, creatività, coinvolgimento, passione, tutte qualità che io oggi in Bonelli, a parte nei fumetti di Bilotta e di pochi altri autori, non trovo.
E che invece trovo tantissimo nei manga.
In dylan trovo solo stanchezza, e pure i cambiamenti e gli stravolgimenti dell'era recchioni sono stati stanchi, farlocchi, già visti. Anche basta.

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Oggettivo è ciò che richiede dimostrazioni.
Soggettivo è ciò che richiede argomentazioni.

"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 6:34 pm 
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L'unico cambiamento possibile è tornare allo spirito originario della testata, ma farlo con sceneggiatori migliori. Altrimenti è tutto inutile.
Le formule vincenti non si cambiano, si cambiano gli autori spompati.

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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 9:20 pm 
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Triss ha scritto:
L'unico cambiamento possibile è tornare allo spirito originario della testata, ma farlo con sceneggiatori migliori. Altrimenti è tutto inutile.
Le formule vincenti non si cambiano, si cambiano gli autori spompati.


secondo me non basta ,
devono introdurre delle novità, ma non farlocche come quelle della precedente gestione.


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 9:33 pm 
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Goblin ha scritto:
Triss ha scritto:
L'unico cambiamento possibile è tornare allo spirito originario della testata, ma farlo con sceneggiatori migliori. Altrimenti è tutto inutile.
Le formule vincenti non si cambiano, si cambiano gli autori spompati.


secondo me non basta ,
devono introdurre delle novità, ma non farlocche come quelle della precedente gestione.

Che tipo di novità? Dopo tutte le cazzate che hanno fatto, ancora novità?
L'unica novità sarebbe chiamare scrittori capaci.
Se vuoi cambiare il personaggio, fai prima a cambiare testata.

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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: dom mag 14, 2023 10:16 pm 
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Triss ha scritto:
Che tipo di novità? Dopo tutte le cazzate che hanno fatto, ancora novità?
L'unica novità sarebbe chiamare scrittori capaci.
Se vuoi cambiare il personaggio, fai prima a cambiare testata.


delle novità che cambino lo status , non quelle finte novità che di fatto non avevano cambiato nulla.
ma so che dopo la gestione precedente difficilmente si scosteranno dal classico, la mia è una richiesta vana.


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 8:33 am 
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Località: Verona
Triss ha scritto:
Che tipo di novità? Dopo tutte le cazzate che hanno fatto, ancora novità?
L'unica novità sarebbe chiamare scrittori capaci.
Se vuoi cambiare il personaggio, fai prima a cambiare testata.


Vai, Triss, così ti voglio! :g:

(Ovviamente sono d'accordo.)

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 12:10 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11090
rimatt ha scritto:
Triss ha scritto:
Che tipo di novità? Dopo tutte le cazzate che hanno fatto, ancora novità?
L'unica novità sarebbe chiamare scrittori capaci.
Se vuoi cambiare il personaggio, fai prima a cambiare testata.


Vai, Triss, così ti voglio! :g:

(Ovviamente sono d'accordo.)

Forza, Rimatt! :g:

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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 1:25 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
Non posso che essere d'accordo con gli esimi colleghi Triss e Rimatt.

La verità, e forse dovremmo smettere di nasconderci dietro a un dito, è che scrivere Dylan Dog è difficilissimo. Non basta essere degli ottimi teorici del personaggio (Gualdoni), come invece paradossalmente basta per Tex, dove Boselli è semplicemente sublime nel creare storie sempre nuove così uguali a se stesse. Non basta essere degli innovatori folli (Recchioni), come ci sta abituando la cultura di massa di questo decennio, a suon di serie TV e film di puro sensazionalismo.

Quello che ci vuole è sensibiltà, che è purtroppo una dote che non si compra al supermercato e che, salvo casi eccezionali, non si può neanche sviluppare oltre un certo limite. E, anche quando si ha una sensibilità puramente dylaniata, si intercetta solo una fetta più o meno ampia di pubblico. Tutti gli onestissimi mestieranti che sono stato progressivamente chiamati a colmare buchi nel periodo post-Sclaviano hanno fatto fiasco (Ruju, Gualdoni, Marzano, Faraci, De Nardo, Di Gregorio, Mignacco giusto per citare gli storici e non infierire sui moderni) con la sola eccezione della Barbato, unica che, per congiuntura astrale favorevole e probabilmente per peculiare vicinanza emotiva col personaggio, ha avuto una stagione felice.

E non è un caso che gli autori saltuari più apprezzati su Dylan (Ambrosini, Medda, Bilotta) siano in linea di massima apprezzati dai lettori del Nostro anche per le loro opere non Dylaniate (vedi Valter Buio, Napoleone, Nathan Never). Perché leggere Dylan e leggere Napoleone non è certamente la stessa cosa, ma quante volte leggendo Napoleone ci siamo detti "cazzo quanto sarebbe stata bella questa storia ambientata a Londra, un po' più pulp e con un paio di uscite di Groucho"?

Il Dylan che piace a noi non è un fumetto capace di produrre storie di qualità in un contesto seriale, almeno nel XXI secolo quando non si riesce a tenere il prezzo dell'albo a meno di cinque euro, fattore che genera aspettative esagerate.


Oramai mi sento un disco rotto, ho passato i trenta e sono diventato di una noia mortale :mrgreen:

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 5:42 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Letti i vostri post aggiungo altri pensieri sparsi:

È vero che, come dice Keanu, utilizzare frasi motivazionali per carburare la propria esistenza, è un atteggiamento piuttosto infantile e foriero di preoccupazioni.
Sembra essere proprio quel tipo di persona li.
Ma a volte, solo a volte, ci si conforta così e si fa propria una stupidaggine che, in quel momento, rassicura (e noi sappiamo che di rassicurazioni ne avrà bisogno, eccome se ne avrà bisogno, forse anche di un santino).

Sposo anche l'idea che non ci sia bisogno di "stravolgimenti", ma di gente che sa scrivere.
Prendo a esempio l'ultimo Dampyr, La foresta dei suicidi. Una storia che poteva avere come protagonista Harlan o Dylan Dog. Storia splendida, fosse uscita su Dylan Dog avrei gridato al miracolo e cantato peana.

Recchioni ha sfornato un certo numero di buoni numeri, discreti numeri, scialbissimi numeri. I primi probabilmente contenevano le sue idee, gli ultimi citati (quelli scialbissimi) vecchie storie, con le quali la Bonelli aveva riempito la cantina.

Poi chiaramente ci ha messo il carico da novanta, mettendosi a insultare tutti e da lì si è scavato un grande fosso.


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 7:26 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
leonearmato ha scritto:
Tutti gli onestissimi mestieranti che sono stato progressivamente chiamati a colmare buchi nel periodo post-Sclaviano hanno fatto fiasco (Ruju, Gualdoni, Marzano, Faraci, De Nardo, Di Gregorio, Mignacco giusto per citare gli storici e non infierire sui moderni) con la sola eccezione della Barbato, unica che, per congiuntura astrale favorevole e probabilmente per peculiare vicinanza emotiva col personaggio, ha avuto una stagione felice.


D'accordo, ma :r: di storie più che buone ne ha sfornate, da far paura alla media degli altri da te citati. Non sarà un ggggegno della pirotecnia dylaniata, ma le sue cartucce oltre la media se l'è sparate, quando era ancora in vena creativa, fino a naturale esaurimento.

La Barbato va oltre le congiunture astrali o altre casualità: è proprio una "penna" terrenamente superiore. Solo che non va spremuta troppo, lasciata sulle sue tempistiche, ed ora non ha più grandi stimoli all'interno di DD, ispirazione compresa.

Cita:
E non è un caso che gli autori saltuari più apprezzati su Dylan (Ambrosini, Medda, Bilotta) siano in linea di massima apprezzati dai lettori del Nostro anche per le loro opere non Dylaniate (vedi Valter Buio, Napoleone, Nathan Never). Perché leggere Dylan e leggere Napoleone non è certamente la stessa cosa, ma quante volte leggendo Napoleone ci siamo detti "cazzo quanto sarebbe stata bella questa storia ambientata a Londra, un po' più pulp e con un paio di uscite di Groucho"?


Quel trittico non solo rappresenta un vertice indiscutibile a livello creativo, nella piramide degli autori dylaniati, ma anche un pool più che professionalmente qualificato per DIRIGERE una testata, dopo le esperienze con altri personaggi di loro fattura, alcuni decennali... cadenzando uscite, team di disegnatori, programmazione marketing, etc.

Vedere la parvenu Baraldi al loro posto, solo per farsi belli delle armocromie à la Schlein, sembra una mossa modajola di facciata, per nascondere una certa mancanza d'idee finto-restauratrice oltre che di collaboratori pronti a metterci la faccia, perché magari hanno presentito puzza di bruciato, nel baraccone pericolante - e infatti penso che alcuni di quelli, assieme forse ad Enna, Chiaverotti, e la Barbato stessa abbiano gentilmente declinato dall'incarico del post-RR. :roll:

bertuccia ha scritto:
Sposo anche l'idea che non ci sia bisogno di "stravolgimenti", ma di gente che sa scrivere.
Prendo a esempio l'ultimo Dampyr, La foresta dei suicidi. Una storia che poteva avere come protagonista Harlan o Dylan Dog. Storia splendida, fosse uscita su Dylan Dog avrei gridato al miracolo e cantato peana.


Se è consentita la poligamia d'idee, mi coniugo pure io a questo concetto, ma la sala nuziale la paghi tu :g:

Uno dei talloni achillei di questa gestione, è che in 10 anni circa non sono riusciti a fare scouting degno di questo nome. I giovani talenti non crescono sugli alberi ma insistere su Simeoni (mica tanto giovincello), Contu, Eccher, Secchi, ed altri amicidegliamici ha solo comportato affossamento della qualità media, senza contare la Baraldi che addirittura ha fatto il salto di poltrona, con 2-3 storie decenti al massimo, su una dozzina abbondante.
Mi sembra di scommettere su dei cavalli perdenti quando sai che si presenteranno in pista già azzoppati.

Se gli autori storici (v. sopra) sono esauriti, ripetitivi o presi da altro/fuggiaschi, bisogna prevedere in modo quadrato un loro ricambio, prima che quello dei lettori.

Ed io, ALLA FACCIA DEL DISFATTISMO di convenienza, che tende ad auto-assumere l'alibi evergreen del "non è più possibile scrivere Dylan come una volta" ... rilancio che a me non interessa QUELLA VOLTA, inteso come passato da restaurare, ma che siamo aperti anche a nuove generazioni, con nuove idee, nuovi percorsi, ma sempre partendo come priorità DALLA QUALITA' del prodotto, col rispetto del lettore (ormai ultra30enne più che scafato) in primo piano. Come già stradetto anche da altri non muore un personaggio, ma chi lo sa scrivere. Sarebbe ora di equilibrare i decessi con qualche natalità da festeggiare, per il demo-sviluppo di DD.

Nessuno pretende 24 storie top all'anno.
Ma il tracollo osceno degli ultimi 3-4 anni grazie al Sommo non è l'unica via possibile a cui rassegnarsi, epigoni compresi.

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: La nuova curatrice di Dyd
MessaggioInviato: mer mag 17, 2023 8:43 pm 
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Quello che dice Leone sulla sensibilità è verissimo. Recchioni per esempio non ha mai nascosto di avere una sensibilità praticamente opposta a quella di Dylan, e questa cosa nei suoi numeri, ma in generale nella direzione che ha dato al personaggio, è venuta fuori pesantemente: non sapendo gestire il carattere altruista, generoso e insofferente all'ingiustizia del personaggio, l'ha sostituito con il buonismo e con l'idealismo; non sapendo gestire l'ironia sottile e british del personaggio, l'ha sostituita con la spacconaggine; non sapendo gestire l'introspezione e il senso di inquietudine interiore del personaggio, l'ha sostituito con la depressione. E così via...
Tutte incomprensioni dovute al fatto che la sensibilità di recchioni è incompatibile rispetto a quella di dylan. E recchioni è uno che sa scrivere, figurarsi a metterci uno che non è capace.
Scrivere dylan è difficile. Motivo in più per fare scouting.

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