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#440 - E poi non rimase nessuno
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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 9:08 am 
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Capiamoci, sono perfettamente d'accordo con le posizioni sul diritto di critica espresse negli ultimi post.
Solo che non si può nemmeno mettere tutto sullo stesso piano. Tutti hanno diritto di esprimersi, ma al tempo stesso ci si deve anche render conto che un'argomentata critica di 2500 battute espressa con stile elegante e piene argomentazioni ha un impatto diverso di un "fa cagare" pronunciato a caso. E in generale, vedere il proprio lavoro liquidato con sufficienza non piace a nessuno. Chi scrive sui forum si deve anche render conto che a volte certe critiche sono semplicemente ingenerose (come per esempio, a parer mio, tutte quelle rivolte ai copertinisti Bonelli per le cover con il personaggio a tutta tavola e lo sfondo con il cerchio: viste le impostazioni, hanno fatto quel che potevano, e mi rimangio anch'io quel che ho scritto a proposito della cover di Montanari per l'OB – peraltro, prima di sapere che l'impostazione della stessa era predefinita).

Il fatto che registi, romanzieri ecc. facciano il callo alle stroncature è un falso storico, però. Ci sono fiori di aneddoti che raccontano di contrasti e litigi, anche accesi, tra critici e artisti; si pensi solo ai numerosi battibecchi con la temutissima Pauline Kael, oppure, per rimanere ai tempi recenti, fra Gianni Amelio e un critico il cui nome non ricordo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 9:34 am 
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rimatt ha scritto:
Capiamoci, sono perfettamente d'accordo con le posizioni sul diritto di critica espresse negli ultimi post.
Solo che non si può nemmeno mettere tutto sullo stesso piano. Tutti hanno diritto di esprimersi, ma al tempo stesso ci si deve anche render conto che un'argomentata critica di 2500 battute espressa con stile elegante e piene argomentazioni ha un impatto diverso di un "fa cagare" pronunciato a caso. E in generale, vedere il proprio lavoro liquidato con sufficienza non piace a nessuno. Chi scrive sui forum si deve anche render conto che a volte certe critiche sono semplicemente ingenerose (come per esempio, a parer mio, tutte quelle rivolte ai copertinisti Bonelli per le cover con il personaggio a tutta tavola e lo sfondo con il cerchio: viste le impostazioni, hanno fatto quel che potevano, e mi rimangio anch'io quel che ho scritto a proposito della cover di Montanari per l'OB – peraltro, prima di sapere che l'impostazione della stessa era predefinita).

Il fatto che registi, romanzieri ecc. facciano il callo alle stroncature è un falso storico, però. Ci sono fiori di aneddoti che raccontano di contrasti e litigi, anche accesi, tra critici e artisti; si pensi solo ai numerosi battibecchi con la temutissima Pauline Kael, oppure, per rimanere ai tempi recenti, fra Gianni Amelio e un critico il cui nome non ricordo.


Ma infatti "fa cagare" è una critica inutile perchè non argomenta niente, non contribuisce alla discussione, e l'autore farebbe bene a ignorarla. Stesso discorso vale però per i "capolavoro!!!"(Eppure quelli te li porti a casa volentieri).
Una critica del tipo "fa cagare perché questo questo e quest'altro", invece, può essere pure maleducata, ma può anche essere interessante.
D'altronde se m'ha fatto cagare (non è questo il caso, non ho letto il numero del mese) perchè non dovrei dirlo? Per paura di offendere l'autore? Non credo siano angellini indifesi sinceramente, nè dilettanti con tanta passione dentro, sono gente pagata che campa col fare fumetti.
Insomma, se un film m'ha fatto cagare lo dico tranquillamente, un libro lo stesso, un videogioco neanche a parlarne... un fumetto Bonelli no, chissà mai che un autore ci legge e se la prende... non lo so, non funziona così...
Il rischio, come detto prima, è che il settore rimanga in un limbo di ingenuità e dilettantismo.
Infine dai, di storie che hanno fatto cagare ultimamente ne abbiamo lette tutti a palate, eppure vi siete sempre tenuti tutti molto sobri. Secondo me è quello che viene dopo il "fa cagare" che infastidisce, non la volgarità in sè. Perchè gli autori non sono abituati a mettersi (e soprattutto a essere messi) in discussione.

Edit: io ho un ristorante di famiglia, e mi rode un casino leggere certe recensioni ingenerose o sentire certe opinioni della classica gente che esce a mangiare fuori una volta l'anno e pretende di essere trattato come se ci fosse solo lui e non un mucchio di altre persone a sedere. Però fa parte del gioco, come ci sono questi qua, ci sono tantissimi altri che fanno critiche costruttive o che addirittura esagerano in positivo. Non posso offendermi se a qualcuno non è piaciuto mangiare da me. Nè vorrei che tutti mi dicessero che sto facendo un ottimo lavoro, se invece non è così. Questo perchè nel mio settore si è sempre in discussione. Nell'arte dovrebbe essere lo stesso, per quanto mi riguarda.

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"Di ciò di cui non si può argomentare, si deve narrare" (semicit. di semicit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 10:40 am 
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Brutto tentativo di omaggiare il giallo alla Christie da “Dieci piccoli indiani” ad “Assassinio sull’Orient Express”. Ma la grande scrittrice si rivolterebbe nella tomba se sapesse della scislba “E poi non rimase nessuno” di Luca Vanzella. Si salva la copertina, che non ha niente a che vedere col brutto albo, dove si salva la battuta di Groucho sui soldi. Dylan orrendo in giacca e cravatta, non aiutato da tavole mediocri. Pontrelli sbaglia le scene d’azione disegnandole male e il suoi omaggi agli attori dei film tratti dai libri della Christie suonano ridicoli, oltre che fatti male. Ethel alias Judi Dench è anziana anche da giovane, zio Arcibald alias Kenneth Branagh in versione Poirot fa ridere. Altri sono disegnati davvero male e ho fatto fatica a riconoscerli: Maribel sarebbe Maggie Smith? Il dottore più che Telly Savalas sembra il compagno Marco Rizzo! Meno male che Pontrelli non ha sporcato il capolavoro di Sidney Lumet “Assassinio sull’Orient Express”. Poi ci sono errori come Daisy che da papà dal chiamare Maribel prima zia e poi nonna (quindi figlia della figlia sottratta che avrebbe dovuto essere la finta madre di Frances????).
Storia ridicola, davvero tra le peggiori di sempre.


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 1:22 pm 
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Cavaletto, tanto per fare un esempio virtuoso, ai tempi dell'uscita del "Momento blu", nonostante le critiche siano arrivate, e pure forti, si è presentato qui, e ha chiacchierato dell'albo come se niente fosse. Quando è uscito ora ora l'oldboy con la sua storia, ha risposto iper gentilmente a una mia curiosità anche se avevo appena scritto che la sua storia era completamente priva di sugo.
Ci sono autori capaci di sopportare le critiche, e autori che non sono capaci.
E infatti Cavaletto ha tutta la mia stima.
Si potrebbe anche essere più gentili e moderati, quello è sicuro, ma si può anche - incredibile a dirsi - scrivere e pubblicare storie degne di essere lette, una o due tantum!

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 2:29 pm 
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baubau ha scritto:
Ma infatti "fa cagare" è una critica inutile perchè non argomenta niente, non contribuisce alla discussione, e l'autore farebbe bene a ignorarla. Stesso discorso vale però per i "capolavoro!!!"(Eppure quelli te li porti a casa volentieri).
Una critica del tipo "fa cagare perché questo questo e quest'altro", invece, può essere pure maleducata, ma può anche essere interessante.
D'altronde se m'ha fatto cagare (non è questo il caso, non ho letto il numero del mese) perchè non dovrei dirlo? Per paura di offendere l'autore? Non credo siano angellini indifesi sinceramente, nè dilettanti con tanta passione dentro, sono gente pagata che campa col fare fumetti.
Insomma, se un film m'ha fatto cagare lo dico tranquillamente, un libro lo stesso, un videogioco neanche a parlarne... un fumetto Bonelli no, chissà mai che un autore ci legge e se la prende... non lo so, non funziona così...
Il rischio, come detto prima, è che il settore rimanga in un limbo di ingenuità e dilettantismo.
Infine dai, di storie che hanno fatto cagare ultimamente ne abbiamo lette tutti a palate, eppure vi siete sempre tenuti tutti molto sobri. Secondo me è quello che viene dopo il "fa cagare" che infastidisce, non la volgarità in sè. Perchè gli autori non sono abituati a mettersi (e soprattutto a essere messi) in discussione.


Tutto giusto, però, se criticare è lecito... allora è lecito sempre. Quindi, l'autore si becca il suo bel "fa cagare" (o simili) dall'utente, l'utente si becca il suo "non capisci un c***o" dall'autore, e siamo tutti contenti. Chiaro che i due hanno ruoli diversi e non sono sullo stesso piano, ma mi sembra non si possa nemmeno pretendere che l'autore debba sempre starsene zitto e accettare tutto quel che gli si dice senza reagire in alcun modo. Il discorso vale per fumetti, film, videogiochi, quel che vuoi. Non ne faccio una questione di medium. Gli autori di fumetti non sono abituati a essere messi in discussione? Come dicevo prima, è da sempre, in ogni campo, che alcuni autori se la prendono per le critiche ricevute, di certo i fumettisti non sono i primi e non saranno gli ultimi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 3:31 pm 
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rimatt ha scritto:
Il fatto che registi, romanzieri ecc. facciano il callo alle stroncature è un falso storico.


Forse non ci siamo intesi :roll: .
Non ho mai detto che siano passivi in modo rassegnato alla critica.
Si potrebbero riempire colossei di faldoni di schermaglie tra autori/artisti Vs critici...

Ho scritto che sono (maturamente?) CONSAPEVOLI dell'inevitabile approccio critico a cui andranno incontro, spesso difforme e non compiacente. Farà parte della loro carriera in modo inevitabile, it's the showbiz baby, chaimessolafirma, e chi intraprende certe professioni sistematicamente ne prende atto già in partenza, essendo (stato) lui/lei stesso in genere un critico, anche se amatoriale, dei lavori di altri suoi colleghi del settore per reversibilità implicita dei ruoli, possedendone "la materia".


I fumettisti no, specie quelli tricolori :? .

Fanno cartello (immaturamente?) per garantirsi una specie d'immunità auto-indotta, perché non si capacitano che il lettore sia un semplice consumatore/utente e non un loro dovuto aficionados. E buttano l'eventuale dissenso sempre sul personale, nella rissa, anche perché non aiutati a "crescere" laddove il consenso critico spesso è alimentato da circuiti di amici-degli-amici in cerca di visibilità, non dico compiacente, ma quantomeno "interessata" nel non farsi troppi nemici nel ramo per camparne.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 4:41 pm 
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wolkoff ha scritto:
I fumettisti no, specie quelli tricolori :?


Credo che questo sia legato anche al fatto che la critica fumettistica è una disciplina (chiamiamola così) piuttosto recente, non ancora "storicizzata", e si svolge soprattutto (se non esclusivamente) in rete, vale a dire in un luogo ampiamente frequentato dai fumettisti stessi, e in cui replicare è oltremodo semplice. Insomma, è proprio cambiato il mezzo, oltre che il modo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 4:52 pm 
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rimatt ha scritto:
Credo che questo sia legato anche al fatto che la critica fumettistica è una disciplina (chiamiamola così) piuttosto recente... e si svolge soprattutto (se non esclusivamente) in rete.

Insomma, è proprio cambiato il mezzo, oltre che il modo


Perfettamente d'accordo. La rete mmmouderna ha allargato se non pandemoniato diversi modi di interagire, fino a far perder determinate certezze (e spesso il polso della situazione).

Trovo comunque interessante che, a differenza di scrittori/attori/pittori... etc, quasi nessun fumettista italiano ha MAI IL CORAGGIO di parlar non-bene del lavoro di un suo collega. Più cartello di così... quasi un trust da cosca.
Anche se potremmo raccontare qualche aneddoto interno la forum, di non molto tempo fa, dove un autore sotto nick-farlocco non le mandava a dire alle storie della Barbato che non erano di suo gradimento :oops: .


[...]

Ah, e giusto per riprendere una delle mie argomentazioni di qualche post fa: se vai (e so che lo frequenti) sul forum di Comicus, proprio in queste ore l'esimio Sommo alla prima critica anti-endorsment verso la letterina da lui scritta per il suo congedo da DD, subito ha bollato l'utente del forum come "hater" per un parere non a sua conformità. Una che tra l'altro ha detto di amare molto Orfani.

Non cresceranno mai... :(

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 5:54 pm 
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Iscritto il: lun ott 17, 2022 9:56 am
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rimatt ha scritto:
Sul teschio "mignoliano" io e un utente avevamo anche scambiato qualche battuta, presumibilmente nel topic delle anteprime.


Ah! Ecco che ci si approfitta della mia latitanza per segnare un punto! Il teschio "Guydavisiano", vorrai dire :mrgreen:
(scherzo, anche a me sembra mignolesco ora. Mignoliano? Mignolico? In maiolica?)

L'intervento RaulCestariano (RaulCestaresco?) tira fuori un sacco di robba interessante comunque. Leggendo l'intervento di Baubau sul ristorante familiare (famigliare?) realizzo come io mi aspetti, in effetti, uno stoicismo ben superiore da un ristoratore, rispetto allo sfogo di Cestaro: il tizio che commenta piccato sotto alle recensioni negative di google maps sul suo ristorante mi viene da compatirlo, altro che.

Vero che il formato forum, o facebook, intavola il discorso a un livello di parità che rende il tutto più simmetrico, per cui il commento dell'utente R.Cestaro mi pare legittimissimo. Ma, appunto, in quanto intervento dell'utente, poiché temo che i commenti ingenerosi a un'opera facciano parte del gioco; per quanto poi capiti anche a me di leggerli e di alzare gli occhi al cielo, a volte, anche questo è parte del gioco. Anche nel mio lavoro ci sono persone (in linea di massima anonime!) che in alcuni momenti valutano il mio operato, l'ultima volta che ho dovuto affrontare una di queste ordalie c'ho poi messo una settimana a recuperare: il lavoro di mesi era stato liquidato con una paginetta di commenti, il cui tenore era "questo simbolo è in grassetto, ma doveva essere in corsivo". L'etichetta prevede che io non abbia possibilità di replica a questo tipo di valutazioni, per cui ho assimilato la cosa bevendoci su con gente che capiva i dolori del giovane Metacarpa. Il lavoro di R.Cestaro è effettivamente più esposto, penso serenamente che io non avrei le spalle abbastanza larghe per sopportare il carico! Però va anche detto che io quei commenti me li devo leggere per forza, i Cestaros mica sono obbligati per contratto.

Nello specifico su questa copertina, che a me piace molto (un po' meno la faccia :x: ), sono assolutamente d'accordo con Wolkoff che io lettore non sia tenuto a sapere del processo decisionale dietro alla copertina, per poter esprimere un giudizio. Ci mettiamo d'accordo che, quando scriviamo un "questa idea dei Cestaros non mi convince", quel che stiamo dicendo è "questa idea dell'idra bonelliano, il cui braccio armato di inchiostro sono i Cestaros, non mi convince"? :D

Al di là di tutto e a lato del discorso, Cestaros, io vi adoro! I vostri disegni su Tex mi piacciono moltissimo e sono molto contento che abbiate trovato una quadra con il nuovo stile di copertine Dylaniate - sono tra quelli a cui le prime parevano fatte col pongo. :3

Mi sa che non siamo partiti col piede giusto, ma mi piacerebbe moltissimo che ci raccontaste una volta il processo dietro una copertina, magari in zona "Autori" del forum - ma proprio anche a livello tecnico, per quanto mi riguarda. Anzi guardate, ora vi commento la copertina del 441 in Anteprime, così imparate! :P


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 6:07 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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rimatt ha scritto:
baubau ha scritto:
Ma infatti "fa cagare" è una critica inutile perchè non argomenta niente, non contribuisce alla discussione, e l'autore farebbe bene a ignorarla. Stesso discorso vale però per i "capolavoro!!!"(Eppure quelli te li porti a casa volentieri).
Una critica del tipo "fa cagare perché questo questo e quest'altro", invece, può essere pure maleducata, ma può anche essere interessante.
D'altronde se m'ha fatto cagare (non è questo il caso, non ho letto il numero del mese) perchè non dovrei dirlo? Per paura di offendere l'autore? Non credo siano angellini indifesi sinceramente, nè dilettanti con tanta passione dentro, sono gente pagata che campa col fare fumetti.
Insomma, se un film m'ha fatto cagare lo dico tranquillamente, un libro lo stesso, un videogioco neanche a parlarne... un fumetto Bonelli no, chissà mai che un autore ci legge e se la prende... non lo so, non funziona così...
Il rischio, come detto prima, è che il settore rimanga in un limbo di ingenuità e dilettantismo.
Infine dai, di storie che hanno fatto cagare ultimamente ne abbiamo lette tutti a palate, eppure vi siete sempre tenuti tutti molto sobri. Secondo me è quello che viene dopo il "fa cagare" che infastidisce, non la volgarità in sè. Perchè gli autori non sono abituati a mettersi (e soprattutto a essere messi) in discussione.


Tutto giusto, però, se criticare è lecito... allora è lecito sempre. Quindi, l'autore si becca il suo bel "fa cagare" (o simili) dall'utente, l'utente si becca il suo "non capisci un c***o" dall'autore, e siamo tutti contenti. Chiaro che i due hanno ruoli diversi e non sono sullo stesso piano, ma mi sembra non si possa nemmeno pretendere che l'autore debba sempre starsene zitto e accettare tutto quel che gli si dice senza reagire in alcun modo. Il discorso vale per fumetti, film, videogiochi, quel che vuoi. Non ne faccio una questione di medium. Gli autori di fumetti non sono abituati a essere messi in discussione? Come dicevo prima, è da sempre, in ogni campo, che alcuni autori se la prendono per le critiche ricevute, di certo i fumettisti non sono i primi e non saranno gli ultimi.


Eeeehhhhh io non sono d'accordo, perchè il "fa cagare" sarà una critica stupida e incostruttiva, ma resta pur sempre una critica all'opera.
"Non capisci niente" o peggio ancora (come livello di maturità) "sei un hater" è un attacco gratuito alla persona. Per me sono livelli differenti.
Poi ripeto, se questo forum, che ha sempre tenuto un atteggiameto molto educato in termini di offese, riservando però allo stesso tempo stroncature belle dure alle storie e agli autori (artisticamente parlando) che lo meritavano, viene additato come "covo di hater", il sospetto che il problema non sia la maleducazione, quanto le critiche negative in sè, mi viene.
E questo ripeto, in gran parte secondo me è perchè chi lavora in bonelli si sente su un cuscino di ovatta e non è abituato ad essere messo in discussione. Non tutti ovviamente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 6:29 pm 
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Metacarpa ha scritto:
.

Nello specifico su questa copertina, che a me piace molto (un po' meno la faccia :x: ), sono assolutamente d'accordo con Wolkoff che io lettore non sia tenuto a sapere del processo decisionale dietro alla copertina, per poter esprimere un giudizio. Ci mettiamo d'accordo che, quando scriviamo un "questa idea dei Cestaros non mi convince", quel che stiamo dicendo è "questa idea dell'idra bonelliano, il cui braccio armato di inchiostro sono i Cestaros, non mi convince"? :D

Al di là di tutto e a lato del discorso, Cestaros, io vi adoro! I vostri disegni su Tex mi piacciono moltissimo e sono molto contento che abbiate trovato una quadra con il nuovo stile di copertine Dylaniate - sono tra quelli a cui le prime parevano fatte col pongo. :3


Ma infatti questo caso delle copertine dei cestaro è emblematico. Siamo più o meno tutti d'accordo che sono disegnatori formidabili, per come la vedo io tra i migliori attualmente in bonelli.
Eppure secondo molti nelle copertine vecchio stile, pur non essendo affatto brutte, non si esprimevano al meglio. C'è chi l'ha detto argomentando, chi sparando a zero, chi addolcendo, chi invece era soddisfatto...
Ora, che abbiano ascoltato le critiche (dubito) o che sia stato un ordine arbitrario dall'alto (della serie "guardate Villa"), fatto sta che si è smosso un po' le acque, si è cambiato stile e si è arrivati ad una soluzione per i miei gusti molto più potente e d'impatto.
Se un autore, per quanto bravo, rimanesse ingabbiato alle sue convinzioni senza mettersi mai in discussione, sarebbe la fine.
Per me è uno dei problemi di Dylan.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 6:44 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Ah, ci tengo a sottolineare che queste mie considerazioni sono del tutto generali e non si riferiscono al post di risposta di R.Cestaro, che invece è stato superpacato e che magari intervenisse più spesso.
Era un pensiero sul diverso approccio alla critica che spesso si tiene nei confronti del fumetto bonelli. In particolare versante sceneggiatori (visto che dei disegni, almeno su Dylan, c'è davvero poco da lamentarsi)

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 7:41 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Cavaletto, tanto per fare un esempio virtuoso, ai tempi dell'uscita del "Momento blu", nonostante le critiche siano arrivate, e pure forti, si è presentato qui, e ha chiacchierato dell'albo come se niente fosse. Quando è uscito ora ora l'oldboy con la sua storia, ha risposto iper gentilmente a una mia curiosità


Ma sai che sono un po' geloso di 'sta cosa? :oops:
Perché poco dopo la tua disamina - beh, 10 giorni dopo a dire il vero - pure io ho scritto una mezza recensione sulla storia dell'OB ma Cavaletto non ha rilasciato nessun responso. E gli ho dato pure un voto più alto - avendola apprezzata parecchio - rispetto al sopracitato Momento Blu, dove invece l'autore molto schiettamente venne a scambiare qualche opinione/curiosità col sottoscritto, con un tono davvero encomiabile per metterci reciprocamente a nostro agio, anche su quei tasti un po' dolenti della storia su cui avevo fatto emergere alcune riserve.

Avercene... :roll:

Spoiler!
Adesso, non lo dico per piaggeria da marketta, ma andatevi a recuperare anche l'OB#8 con Gli Orrori di Dunwich dello stesso Cavaletto che è una delle storie più efficaci (e disturbanti) pubblicate su quella testata. Una botta DD 100% 8-)

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MessaggioInviato: mer mag 10, 2023 9:58 pm 
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Concordo con tutto quanto, Wolk. Il momento blu aveva avuto la sfortuna di essere stato al cento per cento manomesso in post produzione, sia nel comparto testi, sia nel comparto grafico, sul quale soprattutto si concentravano le mie critiche (erano tempi di vacche grassissime, quelli, per le critiche), ma la storia di base era un pugno nello stomaco. Per quanto riguarda gli orrori di Dunwich, sicuramente lo dissi anche all'epoca, rarissimamente ho avuto una sintonia tale con le idee di un autore. Finora mi era capitato solo con Ambrosini.

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MessaggioInviato: gio mag 11, 2023 8:48 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Spoiler!
Pure Colin quando è ferito a morte a un certo punto il suo fantasma esce dal suo corpo. I fantasmi diventano tutti visibili dai vivi, quindi pure lo stesso Colin, ma Dylan ne parla come se fosse ancora vivo. E perché il fantasma del dottore inizialmente si schiera contro l’uccisione degli altri colpevoli, mentre alla fine è lui a bloccare Frances e fa sì che venga uccisa, come mai?

Senza contare dettagli inutili o inseriti nella sceneggiatura senza apparente motivo, come il lampadario caduto sulla tavola (forse un poltergeist?) o i dettagli dei tatuaggi dei protagonisti.


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